Fatevi due calcoli 🤗 #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
Oggi è la festività di Lag Ba'Omer. I bambini di Israele hanno atteso così a lungo i falò di Lag Ba'Omer, i campeggi e il piacere della natura di notte. Sfortunatamente, quest'anno, molti di loro non potranno celebrare tutto questo a causa delle minacce provenienti da sud e da nord. State con loro. State con Israele. Per donare 👉 link in bio Oppure invia un bonifico alle seguenti coordinate: IBAN: IT31E0306909606100000194944 Causale: campagna di emergenza Contributo detraibile ai sensi dell’Art.83 del D.Lgs n.117 del 03/07/2017- Per la ricevuta detraibile inviare il vostro C.F. a [email protected] #kerenhayesod #kerenhayesoduia @kerenhayesod_uia @kerenhayesod @kerenhayesod_spa @kerenhayesod_port @keren_hayesod_ @keren_hayesod_de #israelunderattack #supportisrael #amisraelhai #amisraelchai #israele #emergency
Oggi consigliamo “J’accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’apartheid in Palestina e la guerra”, di Francesca Albanese con Christian Elia (ed. Fuori Scena) Il giornalista nonché co-autore Christian Elia @chrelia ci spiega com’è nato questo "J’Accuse", che raccoglie la testimonianza di Francesca Albanese, Relatrice speciale Onu sui territori palestinesi occupati da Israele dal 1967: “Fin dall'inizio del nostro progetto di collaborazione, iniziato molto prima dei tragici eventi del 7 ottobre, sentivamo il bisogno come giurista e come giornalista di rimettere al centro di un dibattito estremamente polarizzato i fatti. E ad oggi, dopo tutti questi anni, i fatti sono quelli del diritto internazionale. Chiamare le cose con il loro nome, verificare se delle fattispecie di reato ci siano o meno, aiuta a leggere quel che accade senza ideologie. E sempre più la Palestina è un paradigma di quel che resta dei diritti umani e di come immaginiamo di dover preservare quelle regole che emersero dalle macerie della Seconda Guerra mondiale. A volte non funziona, è vero, ma senza il diritto internazionale il mondo è un posto molto meno sicuro per tutte e tutti noi". Questo libro non nasce quindi come un instant book. Prima degli attacchi del 7 ottobre 2023, "J’Accuse" voleva essere anzitutto uno strumento per comunicare ai lettori l’urgenza di un tema che non poteva essere ignorato. Attraverso il prezioso lavoro svolto da Francesca Albanese e confluito in tre Rapporti internazionali era possibile documentare in maniera incontestabile l’affermarsi di una condizione di apartheid e di un’occupazione neocoloniale con migliaia di vittime. Questo fatto doveva essere portato all’attenzione del grande pubblico. Dopo il brutale e intollerabile attacco di Hamas, e dopo la guerra conseguente su Gaza, l’attenzione mediatica su Israele e Palestina è diventata massima, eppure resta impantanata in contrapposizioni fuorvianti che impediscono la comprensione di una storia che non comincia il 7 ottobre. Questo ed altri titoli sulla pagina del nostro sito dedicata ai libri. #libridaleggere #booklovers #gaza #israele #palestina #terrorismo
Da al-Quss al-'Arabi, pagina 4 del 24 maggio 2024 Traduzione di @marcellabottan #Gaza #Palestina #palestine🇵🇸 #Israele #conflitto #conflittoisraelopalestinese #aggressione #Occupazione #Resistenza #giornalismo #alqudsalarabi #alquds_alarabi #blog #ognimattinaagaza
GUERRA. MANDATO DI ARRESTO A NETANYAHU - POSIZIONI La grafica pubblicata su “La Stampa”, ci mostra le posizioni dei vari paesi dopo la pronuncia del tribunale internazionale dell’Aia, sul mandato di arresto a Netanyahu. Commenta, salva e condividi il post nelle storie o inviandolo agli amici, per supportare la pagina. Grazie! #news #notizie #giornale #informazione #notiziedelgiorno #rassegnastampa #quotidiano #israele #aia #crimini #guerra #gaza #genocidio #criminale #tribunaleinternazionale #tribunale #perte #neiperte #foryou #fyp
#siqppc #quadri #dialetto #ciociaro #dialettociociaro #ciociari #ciociaria #meme #memes #Ucraina #Russia #NATO #Donbass #Moldavia #Transnistria #Estonia #Finlandia #Lettonia #lituania #Georgia #Yemen #ArabiaSaudita #Israele #Palestina #Gaza #Iran #Iraq #politica #geopolitica #politicaestera
Non c'è bisogno ce lo dica Renzi, ogni persona di buonsenso ci arriverebbe 😉 #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
La situazione di Israele è unica, essendo uno stato piccolo circondato da nazioni che in passato hanno espresso ostilità e minacce esistenziali. La reazione di Israele agli attacchi subiti è quindi una questione di sopravvivenza. Un parallelo che potrebbe essere appropriato, a mio avviso, è con le reazioni degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le città della Germania, Italia e Giappone furono bombardate in risposta alle minacce esistenziali poste dalle potenze dell’Asse. La questione dell’accettazione di uno stato palestinese contiguo a Israele è estremamente complessa. Io personalmente, se vivessi in Israele, non voterei mai un governo che accettasse la soluzione dei due Stati contigui. La realtà che pochi vogliono ammettere è che uno Stato palestinese contiguo a Israele sarebbe una minaccia esistenziale continua per Israele e il popolo ebraico, pertanto non è, e non sarà mai, accettabile. Nessun governo responsabile può accettare una minaccia esistenziale, tanto più Israele, vista la sua storia e quella del popolo ebraico. A chi va chiedendo: “Cosa posso rispondere alla bambina palestinese a Gaza sotto le bombe di Israele?” La risposta a questa domanda è stata data da una grande prima ministra israeliana, Golda Meir: “La pace arriverà quando gli arabi ameranno i propri figli più di quanto odino noi”. #Israele #Gaza #Genocidio #FromTheRiverToTheSea #israel
La situazione di Israele è unica, essendo uno stato piccolo circondato da nazioni che in passato hanno espresso ostilità e minacce esistenziali. La reazione di Israele agli attacchi subiti è quindi una questione di sopravvivenza. Un parallelo che potrebbe essere appropriato, a mio avviso, è con le reazioni degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le città della Germania, Italia e Giappone furono bombardate in risposta alle minacce esistenziali poste dalle potenze dell’Asse. La questione dell’accettazione di uno stato palestinese contiguo a Israele è estremamente complessa. Io personalmente, se vivessi in Israele, non voterei mai un governo che accettasse la soluzione dei due Stati contigui. La realtà che pochi vogliono ammettere è che uno Stato palestinese contiguo a Israele sarebbe una minaccia esistenziale continua per Israele e il popolo ebraico, pertanto non è, e non sarà mai, accettabile. Nessun governo responsabile può accettare una minaccia esistenziale, tanto più Israele, vista la sua storia e quella del popolo ebraico. A chi va chiedendo: “Cosa posso rispondere alla bambina palestinese a Gaza sotto le bombe di Israele?” La risposta a questa domanda è stata data da una grande prima ministra israeliana, Golda Meir: “La pace arriverà quando gli arabi ameranno i propri figli più di quanto odino noi”. #Israele #Gaza #Genocidio #FromTheRiverToTheSea
Parlare dei due Stati è un modo per tacere la vera questione: «Un sistema di dominazione sui palestinesi che dura da oltre 50 anni» e che potrebbe finire se si minacciasse seriamente Israele di isolamento, dice il premio Pulitzer per la saggistica 2024, Nathan Thrall, autore di Un giorno nella vita di Abed Salama, edito in Italia da Neri Pozza. Thrall è un ebreo americano che vive in Israele dal 2011, dove ha moglie e tre figlie. L’Europa cosa dovrebbe fare? «Il minimo sarebbe non armare. Invece sta mandando armi. L’Europa dovrebbe da una parte cessare la sua complicità e dall’altra offrire a Israele un incentivo per uscire da questo sistema. Come? Dicendo a Tel Aviv: sei isolata, non avrai il nostro sostegno. E non come minaccia futura, ma immediata. Non avrai il nostro sostegno finché questo sistema di dominazione rimarrà in atto. E come può finire? In due modi: dando ai palestinesi la cittadinanza con uguali diritti o dando loro la sovranità, con un proprio Stato». L’intervista integrale di Uski Audino è su La Stampa #gaza #israele #nathanthrall
I ragazzi che protestano pro #Palestina e contro #Israele dovrebbero andare a vedere @novaexhibition - 35 Wall Street, New York, fino al 16 giugno - e guardare le facce dei #ragazzi massacrati da #Hamas il 7 ottobre scorso. E capire che il festival non era un evento religioso ebraico o politico siniosta. Era un evento che promuoveva valori come la #pace, l’ #amore, l’ #unità, l’ #amicizia, il rispetto per la #vita, per gli altri, per l’ #ambiente. I sopravvissuti che raccontano che cosa è successo sono di tutti i tipi, ebrei, arabi, druidi e venivano da tutto il mondo: non dicono una parola di odio o vendetta, parlano solo di #speranza e #ripresa. Ripetono tutti: “Balleremo ancora!”. Che differenza con il culto della morte dei terroristi che, nei loro video, mentre stanno sparando e uccidendo i giovani del festival, gridano “Allah è grande. Andremo in paradiso!”. Chi nega i crimini commessi dai terroristi di Hamas, compresi gli stupri e le mutilazioni delle donne, è come i negazionisti dell’ #Olocausto e dell’attacco #terrorista di 9/11
al-Zahra stop war #mustafahassouna #worldpressphoto #stopwar #papafrancesco #palazzodelleesposizioni #palestina🇵🇸 #israele #givepeaceachance☮️
In linea temporale l’ultima novità sulla guerra tra Israele e Palestina è il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia che verrà ratificato ufficialmente il 28 Maggio. Il nostro pensiero parte proprio da qui, cioè da quello che accadrà il 28 Maggio. Secondo noi riconoscere lo stato della Palestina significa fare un primo passo verso la pace, cercare di ridare diritti ad un popolo che ormai da troppi anni si vede fagocitato sempre di più da un vicino ingombrante. Un vicino che per anni si è nascosto dietro la scusa dell’antisemitismo, ma è sempre bene ricordare che condannare i comportamenti dello stato israeliano non significa essere antisemiti, significa essere dalla parte di un popolo che si sta vedendo privato di ogni tipo di diritto. Con la gentile connivenza dei governi occidentali che stanno attuando un doppiopesismo in base a chi è l’aggressore. Se l’aggressore è Putin allora è brutto e cattivo, se l’aggressore è Israele allora sono i palestinesi ad essere brutti e cattivi. Incredibili e sconcertanti sono la dichiarazioni di Biden dopo il mandato di arresto internazionale per Netanyahu, lo stesso presidente USA sempre in prima linea nel condannare le aggressioni di Putin contro l’Ucraina ma pronto a difendere le ripetute aggressioni che da anni il governo israeliano attua contro il popolo palestinese. Il Ministro degli Esteri israeliano ha rivolto contro la Spagna una serie di minacce, promettendo di mettere in pericolo la sicurezza dello Stato iberico qualora dovesse riconoscere lo stato palestinese. Minacce che sanno di spalle al muro. Il nostro sito condanna fortemente ogni tipo di violenza, per questo ci auguriamo che il passo compiuto da Irlanda, Norvegia e Spagna sia solamente uno dei tanti passi per la pace e che servi a togliere l’ipocrisia dai governi occidentali #Attualità #Storie2 #Israele #palestine
Chi protesta contro Israele crede forse di sostenere il popolo palestinese, in verità sta promuovendo la causa terroristica di Hamas e del fondamentalismo islamico, abboccando a una propaganda carica di antisemitismo come non se ne vedeva dalla fine della seconda guerra mondiale. Chi appoggia il terrorismo islamista più o meno inconsapevolmente favorisce le condizioni che tali soggetti mai nascondono di voler applicare al mondo intero a partire dall'Occidente liberale, democratico e del diritto che vorrebbero fosse ridotto alle norme della sharia! #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
ISRAELE CONDANNATO DALLA CPI: SPACCATURA IN ‘OCCIDENTE’. La Corte penale internazionale (CPI) ha chiesto i mandati d’arresto per i leader di #hamás e per il primo ministro israeliano #netanyahu , fautore del più tragico genocidio ai danni del popolo palestinese degli ultimi 76 anni. A fronte di questa importante azione giuridica è doveroso osservare alcuni dettagli: considerando tale azione come qualcosa di mai accaduto nei confronti della più importante figura politica alleata degli #statiuniti , guardando a #Israele come avamposto per l’esportazione “democratica” della cultura occidentale in medio-oriente, la possibilità che si aprano scenari critici per gli Stati Uniti è molto ampia. Da notare è infatti il commento del presidente Biden che definisce oltraggiosi i mandati di arresto emanati dalla CPI. Non sono mancate addirittura le sanzioni contro l’istituto internazionale! L’Ostruzionismo degli stati uniti sulle indagini portate avanti dalla CPI è nota da tempo. Pur avendo firmato lo Statuto sotto la Presidenza Clinton, gli USA hanno, quasi immediatamente, iniziato una campagna volta a ostacolare l’esercizio di qualsivoglia indagine e azione penale per crimini compiuti da cittadini americani all’estero. La rete mainstream controllata da enti privati al servizio dell’interesse atlantista, cerca in ogni modo di giustificare gli interventi militari degli Stati Uniti e suoi alleati, utilizzando doppiopesismi dei quali la contraddittorietà è ormai evidente ad un infante. Osservato con l’occhiale statunitense, tale sistema opera in questo senso, inculca alle masse ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, modelli giusti e modelli sbagliati stabilendo una sola retorica, il dogma della democrazia occidentale. Un’ulteriore aspetto da tenere in considerazione è il calo della credibilità nei confronti dell’apparato militare statunitense. L’interesse pubblico nei confronti della guerra contro il popolo Palestinese è agli apici storici e ormai pochi paesi sono disposti a sopportare l’atteggiamento autoritario degli stati imperialisti. Diviene ora inevitabile chiedersi come potrà il governo statunitense giustificare le azioni compiute a livello internazionale.
Sì, #CateBlanchett ha indossato un abito coi colori della bandiera #palestinese (e non era la sola) #cannes #palestina #israele #cinema #mediooriente https://www.bufale.net/si-cate-blanchett-ha-indossato-un-abito-coi-colori-della-bandiera-palestinese-e-non-era-la-sola/
#lilianasegre #palestina #israele #gaza #guerra #genocidio
Andate a votare, andate a votare chi non vi truffa, votate i competenti, votate SUE! #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
📰 LA PRIMA PAGINA DI REPUBBLICA GOVERNO IN DIFFICOLTÀ #Toti, #Schlein attacca #Meloni “Il silenzio degli indecenti” Botta e risposta tra la segretaria #Pd e la premier su #riforme e #redditometro Il governatore ligure e le amnesie davanti ai pm: Spinelli ci pagava dal 2015 MEDIO ORIENTE L'Aja a #Israele: cessate subito la guerra a #Rafah L'ordine della Corte Internazionale di Giustizia #Onu “ #Hamas rilasci immediatamente tutti gli ostaggi” ➡️[LEGGI:www.repubblica.it] #Rep #edicola #primapagina #rassegnastampa #25maggio
📰 LA PRIMA PAGINA DE LA STAMPA A #Gaza ritrovati altri corpi di ostaggi rapiti da #Hamas. Gerusalemme ordina nuovi raid nella #Striscia #Rafah, L'Aja accusa #Israele I giudici della Corte internazionale: dalle bombe rischio annientamento. Ma #Netanyahu non si ferma ➡️[LEGGI:www.lastampa.it] #LaStampa #edicola #primapagina #rassegnastampa #25maggio
L' AIA ORDINA A ISRAELE DI FERMARSI, MA L'ESERCITO VA AVANTI Le istituzioni internazionali hanno intimato di non procedere al massacro, ma Israele ha deciso di ignorarle. È probabile che gli USA pongano nuovamente il veto per assicurarsi che le decisioni della corte si trasformino solo in un vago rimprovero: rimane comunque nelle parole del tribunale una condanna ferma e senza appello. Questa è la dimostrazione che i tentacoli dell'egemonia americana si stanno indebolendo. Basta pensare che in passato nessuna parola fu spesa per l'invasione in Iraq, ancor meno in Afghanistan L’azione promossa dal Sudafrica è servita a mostrare che tutti i Paesi sono interessati a prevenire un genocidio. Il Center for Constitutional Rights ha citato Biden di fronte a un tribunale in California per complicità e per aver violato gli obblighi di prevenzione. Le reazioni a catena possono avvenire in tutti i Paesi. È il momento di indicare i colpevoli, diretti e indiretti #israel #israele #aia #usa #us #politicainternazionale #guerra #Pace #criminidiguerra #criminicontrolumanità #aja #icj #mediooriente #diplomazia #stopguerra #StopArmi
Buongiorno ragazzi, è online il nostro nuovo episodio podcast. Nel podcast di oggi parliamo del caso di omofobia che ha visto protagonista @camara_mohamed6, giocatore del @asmonaco. Della possibilità di non estradizione per #assange e del riconoscimento dello stato della Palestina da parte di Irlanda, Norvegia e Spagna #Israele
Ogni mattina a Jenin, Susan Abulhawa, 2006 “La nostra rabbia è un furore che gli occidentali non possono capire. La nostra tristezza fa piangere le pietre.” Finalmente vi parlo di questo romanzo, un romanzo denso di sofferenza e forza allo stesso tempo. La voce narrante della storia è Amal, attraverso le sue parole viviamo l’abbandono della casa dei suoi antenati di ‘Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. La storia va dal 1941 fino al 2002, ci vengono raccontati ben sessant’anni di storia, la storia di un conflitto che ancora oggi sembra non avere una fine. Durante il racconto incontreremo tantissimi personaggi, a partire dai nonni della ragazza, fino a sua figlia. Attraverso la famiglia Abulheja ci addentreremo in un mondo a noi sconosciuto, in una cultura così diversa dalla nostra, che spesso faticheremo a comprendere. Amal ci racconta tutto: dalla fine della seconda guerra mondiale, passando per le prime razzie degli israeliani, fino ad arrivare alla devastazione più totale, alla sofferenza che tutti i palestines1 sono costretti a vivere da ormai tantissimi anni. I due fratelli di Amal saranno un punto centrale della storia: il primo è stato rapito da neonato e ora è una soldato israeliano, il secondo, al contrario, consacra la sua intera esistenza alla causa palest1nese. Questo però non è soltanto un romanzo di guerre e morti, anzi, è insieme un romanzo che parla di amori, di una giovinezza purtroppo spezzata a metà, di matrimoni, di amicizie che durano per tutta la vita. [continua nel commento fissato in alto]
Il coro dello sconcerto israeliano si alza immediato, compatto e sonoro, ma la settimana che si chiude, per lo Stato ebraico, è stata complicata. In pochi giorni due corti internazionali hanno accusato Israele e il suo governo, mentre tre Stati (Irlanda, Spagna e Norvegia) si sono aggiunti alla lista di chi riconosce lo Stato di Palestina. Da Tel Aviv a Gerusalemme si raccolgono commenti indignati nei confronti del mondo «che non capisce il nostro dramma», «che ci paragona a Hamas», «che si è dimenticato del 7 Ottobre e degli ostaggi». E tuttavia, un fatto è innegabile: «La legge — per dirla con le parole di Michael Sfard, giurista israeliano specializzato in diritto internazionale e attivista in organizzazioni pacifiste — è diventata un attore centrale sul teatro di guerra». L'articolo dal nostro inviato Fabio Tonacci su @larepubblica #israele #laia #mediooriente
Sentenza Aja: "Liberate Rafah" La Corte dell'Aja si è espressa, su richiesta del Sudafrica, ordinando il cessate il fuoco a Gaza e in particolare si è pronunciata per la sospensione dell'offensiva israeliana sulla città di Rafah. Quindici giudici hanno deliberato ciò. Inoltre è stata richiesta l'apertura del valico di frontiera di Rafah, al fine di garantire l'assistenza umanitaria necessaria, e l'accesso nella Striscia agli inquirenti. L'Aja ha chiesto a Hamas il “rilascio immediato e incondizionato” degli ostaggi israeliani. "Gaza ha bisogno di più carburante adesso e di corridoi sicuri per gli operatori umanitari", è l'appello che arriva dall'Unicef. Anche l'Organizzazione mondiale della sanità è tornata a denunciare la grave mancanza di carburante e medicinali in diversi ospedali della Striscia, a causa della chiusura del valico di Rafah. • • • #aja #sentenzaaja #strisciadigaza #hamas #unicef #guerra #Israele #Palestina #cortedellaja #25maggio #Ipsedixit
Guerra e intelligenza artificiale:quanto vale una vita? Il “caso Lavender” Anche la guerra, nel corso dei secoli, ha vissuto quella che da molti è stata definita come un’evoluzione. Ma siamo sicuri che si tratti davvero di evoluzione? Negli ultimi mesi le notizie in merito all’uso bellico dell’intelligenza artificiale hanno preso pian piano sempre più spazio, con costanti aggiornamenti. Il caso del sistema di intelligenza artificiale che prende il nome di “Lavender” ha destato terrore e preoccupazione, lasciando aperti molti punti interrogativi. Secondo quanto è emerso dai resoconti della rivista indipendente israelo-palestinese +972, Lavender è un database utilizzato per incrociare le informazioni relative a persone ritenute vicine alle milizie palestinesi. Secondo quanto riportato dalle fonti, non si tratterebbe di un elenco di miliziani confermati, tuttavia sembrerebbe essere stato utilizzato per decidere gli obiettivi da attaccare, con conseguenze anche sui civili, che diventerebbero, così, “vittime collaterali”. Ciò che fino a poco tempo fa appariva un futuro distopico, ancora molto distante da noi, sembra ormai essere diventato il presente. E in questo presente che sembra procedere sempre più rapidamente in ambito tecnologico e informatico, che ruolo gioca l'essere umano? Dobbiamo accettare che ci dobbiamo preparare all’uso bellico dell’intelligenza artificiale, o ci sono altre vie per contrastare questa corsa apparentemente inarrestabile? Quanto vale una vita, se considerata come “vittima collaterale”? #lumanitàdellerrore #intelligenzaartificiale #portalegiovanireggioemilia #documentario #israele #lavender #guerra
La guerra a #Gaza infiamma anche il fronte degli aiuti umanitari. Attivisti di destra attaccano i convogli, mentre i pacifisti israeliani li difendono. Cresce la violenza ai punti di attraversamento. #Israele #AiutiUmanitari
Fin dalla sua fondazione, Israele è stato un modello di democrazia securitaria forse senza eguali, basato sull’imperativo «sconfiggere il nemico o essere distrutti». Se l’olocausto ha mutato per sempre l’inconscio ebraico, traumatizzato da un antisemitismo eterno e ineluttabile, «come fosse scritto nell’ordine stesso del mondo», la costante minaccia esistenziale che incombe sulla popolazione ebraica ha portato alla ricorrente violazione della legge in nome della sopravvivenza biologica. # È così che Benjamin Netanyahu ha raggiunto l’impresa machiavellica di essere amato grazie alla paura che semina, mescolando il carattere biblico e teologico della storia ebraica con gli intrecci geopolitici del Paese. # Il libreria "Emozioni antidemocratiche. L’esempio di Israele" di Eva Illouz, insegnante di Sociologia all’Università Ebraica di Gerusalemme e all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Dal 2012 al 2015 è stata la prima presidente donna dell’Accademia Bezalel di Belle Arti e Design di Gerusalemme. Tra le massime sociologhe viventi, è stata definita una delle più importanti pensatrici del futuro da «Die Zeit».
Fascino criminale. #Meloni #Netanyahu #Europee24 #Gaza #Palestina #FreePalestine #GazaGenocide #Rafah #Israele #Netanyahu #Zelensky #Ucraina #Russia #Kiev #Putin #Stoltenbergn #Santoro #Schlein #Bersani #Conte #Salvini #Calenda #Azione #Parenzoi #Toti #Taiwan #Europee24 #propagandalive #MonacoGP
Daniela Weiss: “Prenderemo la Striscia e la divideremo in lotti e li distribuiremo ai soldati e alle loro famiglie. I palestinesi saranno profughi per il mondo. Gaza non è la loro terra.” CONTINUA A LEGGERE SU www.kulturjam.it #israele #danielaweiss #coloni #palestina #gaza #attualità #kulturjam
Quanti sguardi curiosi ieri sera - amici storici ritrovati dopo anni e nuovi incontri fatti attorno a un libro. Mi piace pensare fossero tutti lì per sentirsi raccontare una storia. Grazie di cuore a @tedeschi.massimo @edea_enricodamianieditore @associazioneartistibresciani @valeriabattaini_attrice #EDEA #EnricoDamianiEditore #AbuAvraham #ManuelBonomoMorzenti #romanzo #Israele #Palestina #medioriente #Palestine #Israel #Jerusalem #gaza #Islam #arabo #ebraismo
@ajplusespanol: La verità sulla guerra in Iraq è venuta alla luce. Gli Stati Uniti riconosceranno mai le loro menzogne sulla Palestina? 🎤: @helenasarda #usa #israele #palestina #hamas #gaza #disinformazione #fakenews #iraq #irak #guerrairaq #cnn #bbc #bush #biden #humor #basta #ajplusesp_reel
#Gaza, #Tajiani: l' #Italia riparte coi finanziamenti all' #Unrwa. Silvio #Berlusconi si starà rivoltando nella tomba. Decisioni vergognose su tutto con i suoi voti. #Israele #hamas #netanyahu #gerusalemme #telaviv #rafah #iran
Israele fuori e contro il resto del mondo Le “risposte” che arrivano da Israele chiariscono che i sionisti si ritengono al di sopra del resto dell’umanità. Intoccabili dalle leggi e dalle convenzioni che obbligano ogni essere umano che voglia vivere insieme agli altri. “Superuomini” che possono calpestare a proprio piacimento gli “untermenschen”. Discorsi già sentiti e pratiche già sconfitte. L’esito è prevedibile #Israele #Netanyahu #BenGvir #cortedigiustiziainternazionale #genocidio #Onu #suprematismo #sentenza
Massacrati 40.000 palestinesi e definito antisemite la Corte penale internazionale e la Corte internazionale di Giustizia, il governo di Israele BOMBARDA un fazzoletto di terra dove ha imprigionato 1 milione di persone. Quando i governi dell’Ue decidono sanzioni? #gaza #israele #ue #ilgiornale
L'antisemitismo esiste. Esiste anche oggi. Si nasconde talvolta tra chi dice di difendere la causa del popolo palestinese. Ma trovo disgustoso l'atteggiamento di chi taccia di antisemitismo chiunque osi criticare Isreale. Pochi paesi al mondo negli ultimi decenni hanno agito con la stessa disumanità dimostrata da Israele dopo l'attacco terroristico di ottobre. Oggi la Corte dell'Aia ha ordinato a Israele di fermare il suo attacco a Rafah. Ormai tutto il mondo, tutto, ha preso le distanze da Israele, dal governo Netanyahu. Dai massacri che sono stati compiuti dalle truppe di Tel Aviv. Israele è sola. Perfino gli amici l'hanno abbandonata. Possibile che tutto il mondo sia antisemita? Leggi l’articolo che ti consiglio oggi: https://www.repubblica.it/esteri/2024/05/24/diretta/guerra_israele_-_hamas_le_notizie_di_oggi-423094462/ #Israele #Gaza #Guerra #ListaSansa #ferrucciosansa
La Corte di giustizia internazionale ordina ad #Israele di interrompere "immediatamente" il massacro di #Rafah e il suo governo immediatamente moltiplica i bombardamenti. Un governo fuorilegge, in mano ad una banda di criminali da arrestare - come richiesto dalla Corte penale internazionale - ma coperto dalla complicità omertosa di gran parte di governi e media occidentali. A cominciare da quelli italiani
La vignetta di Natangelo. #biden #israele #gaza #ilfattoquotidiano
🔴🟢PACE: UNICA VIA Pace: una parola che è diventata un'eresia mentre l'opinione pubblica correva a mettere l'elmetto. Una parola proibita, quando in Europa è partita la corsa al riarmo. Un vocabolo che noi non abbiamo mai avuto paura a pronunciare, anche quando all'interno del Parlamento italiano eravamo i soli a dire che con i proiettili non si ricostruisce la pace, che la guerra non restaura diritti, ma ridefinisce poteri. Pace è la parola che abbiamo sempre invocato anche per una terra martoriata come la Palestina, anche prima dei tragici eventi dell'7 ottobre e dell'inaccettabile e criminale vendetta del governo Netanyahu. Perché questo dramma nasce molto tempo fa, con la Nakba del 1948 e la costante inosservanza della risoluzione Onu che prevede l'esistenza di due stati autonomi. Pace è una parola che vogliamo continuare a pronunciare, perché pensiamo sia l'unica via per costruire una realtà migliore. Per questo, è una delle priorità della nostra agenda politica, che vogliamo portare anche al Parlamento europeo. Per questo, vogliamo discuterne assieme ad Emanuel Oian, esperto in relazioni internazionali e giovane candidato per Alleanza Verdi-Sinistra. 🕊️ 📍 Info Caffè Prà del Moro, Feltre 🕕 18:00 🗓️ Venerdì 31 Maggio #alleanzaverdisinistra #Sinistraltaliana #ilcoraggiodiosare #provinciadibeluno #feltre #opposizione #pace #peace #paceinucraina #paceinpalestina #palestina #israele #ucraina #freepalestine #avs
L’antisemitismo esiste. Esiste anche oggi. Si nasconde talvolta tra chi dice di difendere la causa del popolo palestinese. Ma trovo disgustoso l’atteggiamento di chi taccia di antisemitismo chiunque osi criticare Isreale. Pochi paesi al mondo negli ultimi decenni hanno agito con la stessa disumanità dimostrata da Israele dopo l’attacco terroristico di ottobre. Oggi la Corte dell’Aia ha ordinato a Israele di fermare il suo attacco a Rafah. Ormai tutto il mondo, tutto, ha preso le distanze da Israele, dal governo Netanyahu. Dai massacri che sono stati compiuti dalle truppe di Tel Aviv. Israele è sola. Perfino gli amici l’hanno abbandonata. Possibile che tutto il mondo sia antisemita? Leggi l’articolo che ti consiglio oggi nelle stories ☕️ #Israele #Gaza #Guerra #ListaSansa
Il peggior PdC della storia non solo italiana! #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
🎙 Podcast 🛑 Annullata la #preghiera dell'Imam di #Torino al #Politecnico. Baya #replica: “È incostituzionale”. La decisione arrivata dopo una diffida da parte della Questura. Intanto è scoppiata la polemica. 🪖 Corte dell'Aia ordina a #Israele di fermare l'offensiva a #Rafah citando un "rischio immediato per il popolo palestinese". Dispone anche di riferire entro un mese sulle misure per proteggere i civili. Tel Aviv risponde con un raid su #Gaza. ⚽️ Stefano #Pioli lascia il #Milan: i 5 anni in rossonero tra #scudetto e record di derby persi. Il tecnico era arrivato nel 2019 per sostituire l'esonerato Marco #Giampaolo. Sotto la sua gestione il Diavolo è tornato protagonista in Europa, ma si è quasi sempre inchinato all'Inter. Ne parliamo nell’edizione odierna di Update, il nostro daily podcast disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto. #notizie #attualità #LaPresse #UpdatePodcast
Attenueranno il buonismo o il sevilismo. Rinunceranno anche alle litanie sui Viaggi della Speranza, e forse realizzeranno che per non perdere la Libertà a volte bisogna sacrificare un po’ di libertà. #Gaza #Cisgiordania #Israele
In risposta alla sentenza emessa oggi dalla Corte internazionale di giustizia, che ha ordinato a Israele di interrompere immediatamente le operazioni militari nel governatorato di Rafah, in seguito alla richiesta del Sudafrica di adottare ulteriori misure cautelari nell’ambito della sua accusa di genocidio, Heba Morayef, direttrice per il Medio Oriente e Africa del nord di Amnesty International, ha dichiarato: “Con questa ordinanza, la Corte internazionale di giustizia – il principale tribunale delle Nazioni Unite – ha reso estremamente chiaro che le autorità israeliane devono interrompere completamente le operazioni militari a Rafah, poiché qualsiasi azione militare in corso potrebbe sottintendere un atto di genocidio. Senza alcun dubbio, l’incursione via terra e il conseguente sfollamento di massa rappresentano un ulteriore rischio irreparabile per i diritti della popolazione palestinese, protetti dalla Convenzione sul Genocidio, nonché una minaccia per la sua sopravvivenza fisica, totale o parziale”. “Sono passati quasi quattro mesi da quando la Corte internazionale di giustizia ha indicato per la prima volta misure cautelari. Durante questi mesi, la situazione umanitaria per i palestinesi è peggiorata esponenzialmente: 35000 di loro sono stati uccisi, ci sono state ulteriori prove di attacchi illegali contro i civili e le Nazioni Unite hanno denunciato la carestia e una continua e grave carenza di aiuti umanitari”. “Nonostante tutto ciò, le autorità israeliane hanno portato avanti i loro piani per un’operazione via terra a Rafah, ignorando i ripetuti avvertimenti sull’impatto catastrofico che tale azione avrebbe avuto sulla popolazione civile palestinese, già ripetutamente sfollata con la forza, e per l’intero sistema di aiuti umanitari a Gaza. L’incursione via terra nella zona orientale di Rafah ha già portato allo sfollamento forzato di massa di oltre 800.000 palestinesi e alla chiusura del più grande ospedale del governatorato, Abu Yousef al-Najjar”. (L’articolo completo su Amnesty.it) #Israele #Rafah #Gaza #HumanRightsViolations
E ora vediamo se a Israele verrà consentito di schiacciare anche la Corte Internazionale, dopo aver sputato per anni sul diritto internazionale, sui diritti umani e sull’Onu. Si tratta di decisioni vincolanti: ora fermateli! Fermate il massacro. @michele.piras.165 #savegaza #freepalestine #savethechildren #ceasefire #rapportoonu #onu #dirittiumani #crimini #israele #gaza #gazaunderattack #strisciadigaza #stopthewar #stoptheoccupation #twopeopletwostates #hospital #gaza
🔵 POLITICA E ATTUALITA' . In questo articolo @anelli_maurizio ci parla delle reazioni internazionali alla decisione della Corte penale internazionale su Israele e Hamas. . La Corte penale internazionale chiede l'arresto dei tre leader di Hamas, del presidente israeliano Netanyahu e del ministro della Difesa, Gallant, per crimini di guerra e contro l'umanità. Per USA ed Europa, la richiesta di arresto per Hamas è legittima, mentre quella per i rappresentanti israeliani no. Per qualcuno, l’orrore ha gradazioni differenti a seconda di chi lo compie... . Vedi link in bio o vai sul sito www.ilmegafono.org e leggi l'articolo. . . #ilmegafonoorg #israele #palestina #politica #news #articoli #giornalismo #attualità #informazione #Gaza #stopgenocidioagaza @fondfranceschi @internazionale @giovanipalestinesi.it @anpiatm @articolo_ventuno @partitodemocratico @movimento5stelle
[..] L'esclusione di determinate persone dalle università europee in base alla loro identità etnica, religiosa o nazionale pareva un cupo residuo di un altro secolo, qualcosa che non sarebbe mai più stato possibile all’interno dell'Unione europea che promuove i valori della democrazia e della libertà di pensiero. E invece, soltanto questa settimana qualcuno ha inciso una stella di Davide e le parole "Achtung Juden" sulla porta della stanza di un docente dell’Università di Firenze. [...] Negli ultimi mesi, istituzioni europee come la Federico II (di Napoli), le università di Torino e Bari, e la Scuola Normale Superiore di fatto hanno interrotto la loro collaborazione con le università israeliane. Coloro che hanno approvato il boicottaggio delle università israeliane continuano a sostenere di non essere antisemiti. Quando su un appello a boicottare Israele ho letto il nome di un collega che consideravo mio amico, mi ha detto: "Non sto boicottando i singoli accademici israeliani, ma le università israeliane. In ogni caso, resterò tuo amico per sempre". [...] La distinzione tra "non boicottare i singoli accademici" e "boicottare le università" è fittizia, come ben sanno quanti tra noi hanno visto rovinate le università per le quali lavorano. A essere colpite sono le singole persone. Il fatto che ricercatori e studenti israeliani stiano sempre peggio rende forse più vicina la fine della guerra a Gaza? [...] Non posso fare a meno di vedere una tragica ironia nei trend dei tempi più recenti. Si ricorre all'interruzione dei rapporti con studiosi di "origini" differenti, che potrebbero avere concezioni del mondo diverse e tradizioni intellettuali diverse, per salvaguardare la purezza del pensiero in un'Europa che si presume essere illuminata e liberale. Link per la lettura nelle stories. Il commento di Tamar Herzig su @larepubblica #ebrei #Israele #università
La Corte internazionale di Giustizia: “Israele fermi immediatamente l’offensiva contro Rafah” (link in descrizione profilo)
La #Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja ha ordinato a #Israele di interrompere l'offensiva militare intrapresa a #Rafah, dove dovranno effettuare delle ispezioni degli inquirenti della Corte. Inoltre, sia per favorire il lavoro degli inquirenti sia per facilitare il passaggio di aiuti umanitari, Israele dovrà aprire il valico di Rafah. Il primo ministro israeliano, Benjamin #Netanyahu, ha convocato i propri ministri per valutare il da farsi. [Fonte: SkyTG24] #news #Informazione #NasceCresceInforma
Santissima Trinità 2024, il commento di Mons. Angelo Spinillo “La Santissima Trinità è la fonte da cui sgorga a tutto il fluire del nostro vivere, tutta la grazia che Dio ci dona di vivere con lui, figli obbedienti come Gesù e illuminati dallo Spirito Santo” GUARDA IL VIDEO INTEGRALE SU FACEBOOK E YOUTUBE "CHIESA DI AVERSA"! #chiesadiaversa #aversa #trinità #santissimatrinità #pasqua #pasqua2024 #commentoalvangelo #spinillo #angelospinillo #gesù #diocesidiaversa #vangelo #resurrezione #cristo #cristorisorto #ucs #ucsaversa #chiesa #quaresima #quaresima2024 #paceinucraina #Ucraina #Palestina #Israele
Stiamo abbandonando un popolo che lotta pure a nostro vantaggio e per la sicurezza globale, così come attacchiamo Israele incensando chi vorrebbe sterminare gli Ebrei: se questo non è il mondo al contrario.. #conte #giuseppeconte #contepresidente #giuseppiconte #hamasterrorists #m5s #movimentocinquestelle #movimento5stelle #cinquestelle #grillini #israele #fratelliditalia #giorgiameloni #meloni #legasalvinipremier #legasalvini #lega #salvini #partitodemocratico #pd #calenda #fattoquotidiano #ilfattoquotidiano #matteosalviniofficial #travaglio #marcotravaglio #matteosalvini #carlocalenda #ellyschlein #schlein
Il Sudafrica aveva chiesto il cessate il fuoco totale e immediato su tutta la Striscia di Gaza. Dall’Aja è arrivato l’ordine di fermare le operazioni a Rafah. La Corte internazionale di giustizia ha ordinato a Israele di arrestare l’offensiva militare nell’area nel sud dell’enclave palestinese, dove 1,5 milioni di sfollati hanno trovato rifugio in seguito all’operazione militare condotta dall’Israel Defense Force dopo gli attentati del 7 ottobre messi a segno da Hamas. Lo ha dichiarato il presidente della Corte, Nawaf Salam, che ha definito “disastrosa” la situazione umanitaria nell’area. Leggi l'articolo completo 👉 Link in bio #rafah #aja #palestina #israele #gaza #ilfattoquotidiano
La Corte internazionale di Giustizia ordina a Israele di fermare l'offensiva su Rafah https://lespresso.it/c/mondo/2024/5/24/la-corte-internazionale-di-giustizia-ordina-a-israele-di-fermare-loffensiva-su-rafah/51070 #cortepenaleinternazionale #cortedigiustiziainternazionale #netanyahu #israele #palestina #gaza #freegaza #cessateilfuoco #rafah #furundulla #satiraamara #satirapolitica #netanyahu_a_criminal_of_war #disegnibenignomoi #disegnisatirici
La Corte Internazionale di Giustizia ha emanato l’ordine per #Israele di interrompere immediatamente la sua operazione #militare nella città di #Rafah, nel sud di Gaza, perché la situazione umanitaria è “disastrosa” e potrebbe peggiorare ulteriormente. «La Corte - ha affermato il presidente del tribunale #NawafSalam - non è convinta che gli sforzi di evacuazione e le relative misure che Israele afferma di aver intrapreso per rafforzare la sicurezza dei civili nella Striscia di Gaza e in particolare di quelli recentemente sfollati dal governatorato di Rafah siano sufficienti ad alleviare l’immenso rischio che cui è esposta la popolazione #palestinese a causa dell’offensiva militare in quell’area». La #CIG, nota anche come Tribunale internazionale dell’ #Aia, è il principale organo giudiziario dell’ #Onu. Le sue decisioni, dirette verso gli Stati e non verso singoli individui, sono vincolanti anche se di effetto limitato dato che la corte non ha il potere di farle rispettare. Nel caso di una mancata risposta positiva da parte di Israele, però, potrebbero scattare della #sanzioni internazionali. #InMezzora
Il diritto dello Stato di Israele di difendersi va ricordando a tutti come (è iniziata questa guerra: con il brutale attacco di Hamas il 7 ottobre, stuprando, uccidendo e sequestrando persone innocenti. Il diritto di difendersi con i terroristi non si può parlare di democrazia e libertà ...gli studenti che oggi manifestazioni a favore del terrorismo nel loro cuore era nascosto l'odio nei confronti di ragazzi come loro Penso che le università e le scuole abbiano fallito il loro compito invece di unire stanno portando odio nei confronti di un popolo sia Israele che la palestina mi chiedo cosa serve la scuola cosa servono i professori se non riescono ad unire ad insegnare .....cosa serve ..manifestazioni solo contro israele mai contro il terrorismo l'orrore gente che urla messaggi di antisemitismo probabilmente vogliono la guerra anche in Europa.... #Fredic musai #7ottobre #israele #🇮🇱🇮🇱
🔴🔴🔴 IL #CAFFÈAMERICANO DI OGGI (LINK NELLE MIE “STORIE”) Morti 3 #ostaggi israeliani a #Gaza, #Cnn ne fa (anche giustamente) apertura totale e drammatica. Non si capisce bene però, in nome di ciò che resta del #giornalismo e non della propaganda, che cosa ne sarebbe invece dei quasi 36.000 civili #palestinesi già morti, spesso relegati sì e no a un trafiletto, a mera statistica e non a vite perdute. Un gigantesco “MAH”... #BIDEN #JoeBiden vs #TRUMP #DonaldTrump #Israele #Hamas #GUERRA #LucaMarfé #Byoblu #USA #USA2024
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), il più importante tribunale delle Nazioni Unite, ordina a Israele di fermare l’attacco a Rafah: Tel Aviv deve “fermare immediatamente la sua offensiva militare e qualsiasi altra azione nel Governatorato di Rafah, che possa infliggere ai palestinesi di Gaza condizioni di vita che potrebbero portare alla sua distruzione fisica totale o parziale”. Solo lunedì il Tribunale Penale Internazionale aveva chiesto l’imputazione per crimini di guerra e contro l’umanità per il primo ministro Benjamin Netanyahu. Come potrà ora la Casa Bianca nascondersi dopo aver a lungo fatto moral suasion contro l’offensiva su Rafah, culmine di una guerra che ha ucciso oltre 37mila civili, due terzi dei quali donne e bambini? Al Consiglio di Sicurezza potranno Francia e Regno Unito, Paesi membri permanenti, disconoscere il multilateralismo altrove lungamente promosso? E Russia e Cina, cosa faranno? Al di là di queste domande, una cosa è certa: se Israele non dovesse obbedire all’ordine dell’ICJ, sarebbe condannato ad essere un paria a livello internazionale. Leggi l'articolo di @orceanwall 👆 LINK IN BIO #corteinternazionale #israele #rafah
Quelle che stiamo vivendo sono giornate particolarmente cruciali per l'equilibrio dell'ordine mondiale. Mentre nei prossimi giorni alcuni Stati europei si apprestano a riconoscere ufficialmente lo Stato Palestinese, la Corte Penale Internazionale ha emanato un mandato d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e poche ore fa la Corte Internazionale di Giustizia ha ordinato ad Israele di porre fine all'assedio di Rafah. Ma Benjamin Netanyahu ha ignorato le accuse in quanto il proprio paese non riconosce la giurisdizione delle Corti Internazionali e poco fa ha persino bombardato il centro di Rafah. In tal senso, risultano particolarmente allarmanti anche le esternazioni di alcuni politici statunitensi, che hanno criticato la decisione della Corte Penale affermando che, qualora Israele dovesse essere chiamata ad assumersi le responsabilità dei propri crimini di guerra, la stessa sorte potrebbe toccare agli USA. Forse è proprio questo, il punto. Ciò che stiamo osservando è dunque l'aprirsi di una sempre più evidente spaccatura all'interno della comunità internazionale, ma anche dell'Occidente stesso: da un lato chi rispetta e promuove il ricorso al diritto e alla cooperazione internazionale come strumento per la risoluzione delle controversie. Dall'altro, chi sostiene invece la legge del più forte, la logica della violenza, dell'impunità e della sopraffazione. In quanto Unione Giovani di Sinistra, abbiamo sempre avuto chiaro da che parte stare: dalla parte di ogni popolo oppresso, per la pace, la giustizia e la libertà in Palestina. Dalla parte giusta della storia. #UGS #SinistraItaliana #AlleanzaVerdiSinistra #Netanyahu #Israele #Rafah #Pace
- Su istanza del Sud Africa, oggi la Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha emesso nuovi ordini rivolti a Israele a tutela della popolazione della Striscia di Gaza e intimato di fermare l'offensiva militare su Rafah. Da gennaio ad oggi siamo al terzo pronunciamento sulla questione da parte del tribunale degli Stati. Ne riferiamo dettagliatamente su Terrasanta.net #ICJ #Rafah #Gaza #Palestina #Israele #Aja #Onu
La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha ordinato a Israele di fermare l’offensiva militare a Rafah, la città più a sud della Striscia di Gaza dove sono stipati centinaia di migliaia di civili palestinese, e dove lo Stato ebraico ritiene siano nascosti molti leader di Hamas e decine di ostaggi. La decisione della Corte dell’Onu arriva in risposta a una richiesta urgente sottoposta dal Sudafrica nell’ambito della sua offensiva legale contro Israele. A fine gennaio la Corte si era espressa con un primo verdetto, ordinando a Israele di prendere una serie di misure «efficaci ed immediate» per prevenire a norma della relativa convenzione Onu un rischio di genocidio ai danni dei palestinesi di Gaza, pur astenendosi dal qualificare con tale termine l’offensiva israeliana in corso e dal prescriverne lo stop. A quattro mesi di distanza, con la pressione militare crescente attorno a Rafah, arriva ora la richiesta di fermare la macchina della guerra per lo meno in quell’area ad alta densità di popolazione, alla luce della situazione umanitaria “disastrosa”. «Nel rispetto della convenzione internazionale per la prevenzione del genocidio, Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva militare e ogni altra azione nel governatorato di Rafah, che potrebbe infliggere sulla popolazione palestinese di Gaza condizioni di vita tali da portare alla loro distruzione fisica, totale o parziale», ha detto esponendo la sentenza il presidente della Corte Nawaf Salam.…Seguici🔥 #palestina #politica #notizie #guerra #israele #attualità #cronaca
In una #sentenza storica, la Corte internazionale di Giustizia ha stabilito che Israele deve immediatamente fermare l’attacco di terra contro la città di Rafah, nel sud di Gaza, infliggendo un altro colpo alla leadership israeliana. 🔴 leggi su: https://www.radiobullets.com/rubriche/icj-ordina-lo-stop-delle-operazioni-a-rafah/ #RadioBullets #radio #mondo #esteri #notizie #dirittiumani #restainformato #Israele #Palestina #guerra #gaza #corteinternazionaledigiustizia #rafah
Le informazioni di questo post sono prese da @thecradlemedia #gaza #israele #palestina
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare di terra a Rafah, dove 1,5 milioni di sfollati palestinesi hanno trovato rifugio, e di aprire il valico tra l'Egitto e la Striscia di Gaza per permettere l'ingresso di aiuti umanitari e consentire agli investigatori di entrare nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato il presidente della Corte internazionale di giustizia dell'Aia Nawaf Salam, definendo ''disastrosa'' la situazione umanitaria a Rafah. "La Corte non è convinta che gli sforzi di evacuazione e le relative misure che Israele afferma di aver intrapreso per rafforzare la sicurezza dei civili nella Striscia di Gaza, e in particolare di quelli recentemente sfollati dal governatorato di Rafah, siano sufficienti ad alleviare l’immenso rischio che cui è esposta la popolazione palestinese a causa dell’offensiva militare a Rafah'', ha dichiarato Salam. ''Israele - ha aggiunto - deve adottare misure efficaci per garantire il libero accesso alla Striscia di Gaza a qualsiasi commissione d’inchiesta o organo investigativo incaricato dagli organi competenti delle Nazioni Unite di indagare sulle accuse di genocidio''. La Corte ha ordinato alle autorità israeliane di presentarsi entro un mese in tribunale per riferire sui progressi compiuti rispetto alle misure indicate oggi: una sentenza contro Israele aumenta la pressione legale internazionale, anche dopo che il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan ha dichiarato lunedì di voler richiedere mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Yoav Gallant oltre che per i leader di Hamas. "La risposta alla decisione del tribunale antisemita deve essere di occupare Rafah e aumentare la pressione militare su Hamas finché non saremo vincitori", ha dichiarato il ministro per la Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben Gvir, commentando l'ordine della Corte. #adnkronos #gaza #israele #24maggio #notiziedelgiorno
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La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove 1,5 milioni di sfollati palestinesi hanno trovato rifugio. Il presidente della Corte, Nawaf Salam, ha definito "disastrosa" la situazione umanitaria e ha ordinato a Israele di aprire il valico di frontiera per l'assistenza umanitaria e di garantire l'accesso agli inquirenti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione urgente con i ministri. Hamas ha accolto positivamente la decisione, ma ha chiesto la fine dell'offensiva in tutta Gaza. #israele #strisciadigaza #guerra
La Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha ordinato a Israele di fermare immediatamente l’offensiva militare a Rafah, deliberando a seguito della richiesta del Sudafrica. Israele, dunque, dovrà adottare misure per garantire agli inquirenti l’accesso alla Striscia di Gaza, presentando rapporto entro un mese. Inoltre, la Corte ha ordinato a Israele di aprire il valico di Rafah per permettere l’ingresso degli aiuti umanitari. Infine, è stata chiesta la “liberazione immediata e incondizionata” degli ostaggi israeliani tenuti a Gaza da Hamas. Appresa la notizia, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato nuovi attacchi aerei sul centro di Rafah. #usa #israele