102. LYNNE RAMSAY (Glasgow, 1969) 🇬🇧
Autrice interessata al racconto dell’adolescenza, affascinata da temi come il dolore, il senso di colpa e la morte, preferisce le immagini ai dialoghi, il lavoro sul suono ai passaggi didascalici. Dopo una serie di acclamati e pluripremiati cortometraggi, debutta nel lungo con RATCATCHER (1999), ambientato nella misera periferia di Glasgow degli anni Settanta, in cui un ragazzino vive con il padre ubriaco, vede un amico che gli annega di fronte, passa il tempo con una coetanea che vorrebbe offrirsi e sogna una casa normale. Esordio folgorante che le vale molti premi e seguito da MORVERN CALLAR (2002), che sulle note di Stereolab, Aphex Twin e Velvet Underground racconta come una giovane scozzese affronta il suicidio del compagno. Con WE NEED TO TALK ABOUT KEVIN (2011), dal romanzo di Lionel Shriver, realizza un puzzle psicologico ai confini dell’horror che si concentra su una madre (Tilda Swinton) alle prese con le conseguenze di un massacro scolastico commesso dal figlio (Ezra Miller). In YOU WERE NEVER REALLY HERE (2017) dirige Joaquin Phoenix in una claustrofobia urbana. Cineasta inflessibile, è nota per i film rifiutati o abbandonati in corsa, dagli adattamenti di The Lovely Bones, Moby Dick e The Girl Who Loved Tom Gordon fino a Jane Have Got A Gun.
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