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📚 "Hikari no Ryobun - Il dominio della luce", di Tsushima Yuko, traduzione di Maria Teresa Orsi, Safarà. Delicato, enigmatico, sofferto. In questo romanzo Tsushima Yuko racconta la vita di una donna e della sua bambina, in dodici capitoli, ognuno un quadro di vita quotidiana di città, dove alla realtà semplice e concreta si mescolano sogni pieni di simboli e che rielaborano l'intimo della protagonista, e momenti di incanto. La donna, dal cui punto di vista seguiamo la storia, si è appena trasferita al terzo piano di un complesso per lo più ad uso commerciale. In una casa dal pavimento rosso, piena di luce. Il marito ha appena lasciato la famiglia per seguire egoisticamente progetti piuttosto vaghi. L'uomo non vuole però divorziare, e mette in chiaro che non potrà in alcun modo aiutare - soprattutto economicamente - la moglie e la figlia, che andrebbe a trovare solo nei fine settimana, per non influenzare troppo la propria vita con la loro presenza e le loro necessità. Per la protagonista si snodano le fasi dolorose del dover predisporre la propria vita senza più contare sul supporto di un compagno, il chiedere ed insistere per un divorzio così da mettere le cose in chiaro, i timori nel concedere al marito di vedere la figlia, la paura che possa esserle sottratta per l' incapacità di gestire la propria vita e i bisogni della figlia come dovrebbe. Il tutto unito alla fatica di crescere da sola la piccola di tre anni, con un'indagine dolcissima e reale di tutti i pensieri inconfessabili e contradditori che attraversano chi si trova smarrito, stanco e arrabbiato, lacerato nel rapporto con un figlio tra amore, ira, tenerezza, impotenza e senso di colpa. Un ritratto di donna imperfetta, testarda nel non voler apparire fragile, ferita, in preda a desideri contraddittori e alla propria sensualità, dubbi e paure. Una donna che pur arrancando e sbagliando cerca di continuare a camminare, insieme alla sua bambina. #Giappone #Japan #books #bookstagram #letture #letteraturagiapponese #stanzegiapponesi #safaraeditore

5/5/2024, 9:19:40 PM

📚 "Le libraie di Kichijoji", di Aono Kei, traduzione di Bruno Forzan, Einaudi. Riko e Aki lavorano nella stessa libreria, nel quartiere di Kichijoji, a Tokyo. Amano il proprio lavoro eppure non potrebbero essere più diverse. Riko, la vicedirettrice, è una quarantenne single, estremamente seria e concreta, sebbene talvolta si lasci prendere dall'emotività, e vive con il padre anziano. Aki ha ventisette anni, si è appena sposata, è bella, diretta e testarda, pare la classica principessa fortunata e privilegiata. Tra le due donne sorgono scontri dovuti soprattutto a pregiudizi legati ad età e modo di porsi sul lavoro e con gli altri. Ma ci sarà ben presto un obiettivo comune a far loro comprendere equivoci e riconoscere errori: salvare la libreria, in un grande gioco di squadra con tutti i dipendenti. Un romanzo, scritto nel 2012, che è un' interessante immersione nel mondo delle librerie e dell'editoria, in quanto di tutti gli aspetti di questi contesti si racconta in modo concreto, ben lontano dalla visione romantica o semplificata che ultimamente va per la maggiore. Si parla di vendite, di strategie, di tendenze e intuizioni, del lavoro e dei rapporti tra colleghi, di scelte aziendali e compromessi. È un romanzo che tratta anche dei temi legati alla vita privata e lavorativa delle donne, delle questioni che ancora vengono fatte pesare a donne che vogliono lavorare e avere una famiglia, o a donne che ricoprono certe posizioni, o che hanno una certa età e non sono sposate, denunciando l'assurdità dei soliti ruoli o etichette che la società persiste nel voler assegnare a tutte, a prescindere dalle scelte e dal modo di essere. E lo fa mostrando le vite e i punti di vista di protagoniste molto diverse tra loro, che si alternano di capitolo in capitolo. Traspare inoltre l'amore per i libri e per i fumetti (la libreria vende anche manga e alcuni personaggi legati alle protagoniste lavorano in una casa editrice di fumetti), viene sottolineato il ruolo che rivestono nella vita delle persone. E il ruolo delle librerie, luoghi fondamentali nella vita dei lettori. Scorrevole, appassionante, interessante e reale. #bookstagram #einaudi #letture #Giappone #stanzegiapponesi

5/3/2024, 12:10:36 AM

📚 "Segreti di famiglia", di Numata Mahokaru, traduzione di Fabio Ciati, Atmosphere. "Yurigokoro", il titolo originale di questo romanzo, è una storpiatura del termine "yoridokoro", che significa appiglio, valvola di sfogo. In tale strano termine si imbatte, dapprima senza capirlo, il giovane Ryosuke, durante la lettura di alcuni quaderni trovati nell'armadio dello studio del padre, uomo malato che avendo rifiutato cure ormai inutili si avvia verso i suoi ultimi mesi. Una storia inquietante viene narrata in quelli che ben presto si rivelano dei diari e non una possibile storia di finzione, come suggerisce inizialmente il fratello minore di Ryo, messo al corrente dei quaderni nascosti dal padre, e che collabora con il fratello per permettergli di proseguire la lettura senza destare sospetti nel padre. A parlare di un enorme vuoto e della ricerca costante di uno "yurigokoro", che finisce per divenire l'uccidere è una donna misteriosa, che Ryosuke intuisce essere la sua vera madre. Ricordi di aver creduto, da piccino, che sua madre fosse stata "sostituita" da un'altra donna, approfittando di una lunga permanenza di lui bambino in ospedale, non fanno altro che convincerlo di tale teoria. Ma cos'è successo quindi a Misako, l'autrice di tali confessioni, assassina impossibilitata a vivere in modo normale, che forse ad un certo punto trova al di fuori dell'infliggere la morte quell'appiglio che possa darle senso e serenità, salvo poi perdere tutto? E suo padre quale accordo ha preso con i suoceri, tenendo i figli all'oscuro di tutto? Un romanzo inquietante nel mostrare la psiche dell'assassina attraverso i suoi scritti, attraverso una narrazione serrata dove si alternano storie e punti di vista. Si racconta di violenza, di impulsi e della necessità di trovare appunto un "appiglio" e modo di poter far scorrere via quanto ristagna nell'animo, quando si è immersi nelle oscurità più profonde. Di certezze che crollano e momenti di crollo. Ma anche un romanzo dove convivono, con le cose più cupe, perdono, espiazione e amore, con segreti svelati e un finale inaspettato. #Giappone #bookstagram #atmosphere #stanzegiapponesi #letture #books #letteraturagiapponese

4/28/2024, 6:38:09 PM

📚 "La croce buddista" di Jun'Ichiro Tanizaki, traduzione di Lydia Origlia, Guanda. Un romanzo di uno dei maestri della letteratura giapponese, dove in un lungo racconto-confessione Sonoko, giovane vedova benestante residente a Osaka, narra all'autore dell'amore travolgente e ossessivo per la bellissima Mitsuko, conosciuta durante dei corsi d'arte. La relazione tra le due donne dimostra presto i tratti più intensi e deleteri di una passione totalizzante, che alterna ricatti emotivi, prove e espedienti. Sonoko è disposta a tutto per poter stare con Mitsuko, persino a giungere allo scontro con il marito, uomo da lei considerato incapace di forti sentimenti, a cui finisce per mentire di continuo. Tuttavia, il sospetto e la gelosia, e le apparenti trame della splendida Mitsuko, invischiata in una strana relazione con l'ambiguo Watanuki, gettano Sonoko in un vortice di incertezza, rabbia e disperazione, dove unica certezza è l'inevitabile attrazione che la spinge a concedere, perdonare e voler credere. Sino a giungere all'inquietante e folle conclusione della vicenda, alla perdita della stessa volontà per obbedire al capriccio di possesso e desiderio di adorazione totale di chi forse ama soprattutto sé stessa. Una storia di intrecci psicologici, di narcisismo e ricerca di sensazioni autentiche che non badano ad equilibri e convenzioni, di crudeltà ed egoistiche dolcezze. Oltre la patina della società benestante che cova correnti sotterranee che cercano sfogo, si indagano le forme che l'amore può assumere, le differenze che una relazione quasi d'elezione tra persone dello stesso sesso potrebbe presentare rispetto a rapporti basati su presupposti diversi dai sentimenti autentici. Scorre e appassiona con i tratti quasi del thriller, dove a un certo punto non si riesce più a distinguere chi sia il manipolatore e chi la vittima, chi sia sincero e chi menta. Tutto è avvolto nella consapevolezza dell'ineluttabilità di una conclusione che si conosce sin dall'inizio del racconto di Sonoko. #Giappone #japan #books #bookstagram #letture #letteraturagiapponese #stanzegiapponesi #guanda #tanizakijunichiro

4/25/2024, 11:29:16 PM

Mentre ripenso a un giorno sul finire di dicembre, e alla salita verso il castello di Gifu. Lì dove ci aspettava una vista da sogno, sfumata in distanze che sapevano di infinito. #Giappone #Japan #japangram #instajapan #memories #stanzegiapponesi #gifu #gifucastle

4/24/2024, 9:14:02 PM

📚 "Ambos Mundos", di Natsuo Kirino, traduzione di Gianluca Coci, Neri Pozza. Una raccolta di racconti, risalente al 2005, di Natsuo Kirino (1951), una tra le mie scrittrici preferite e importante figura per la letteratura giapponese contemporanea. In quest'opera, composta di sette racconti indipendenti, senza alcun filo conduttore tra loro, leggiamo soprattutto di donne alle prese con i propri lati più oscuri e inaccettabili. Osserviamo le reazioni di queste protagoniste in brani che presentano ciascuno caratteristiche narrative diverse, a partire dalla tipologia di narratore e dal punto di vista. I temi trattati sono quelli tipici dell'autrice: la rabbia nel sentirsi costantemente inadeguate e sottoposte a una cronica posizione di svantaggio sociale per varie motivazioni, l'ipocrisia crudele della società e la ferocia inconfessabile che può travolgere nell'intimo, i tabù legati alla sessualità, gli egoismi e i rapporti di potere, le colpe celate o fatte proprie, le illusioni e il dolore nel rendersi conto della natura delle stesse. Non ci sono veri e propri finali, o comunque molto viene lasciato in sospeso, a creare domande o a lasciare scosso e inquietato il lettore. Sono racconti che si pongono come porzioni di storie in cui viene messo in gioco il proprio senso come individui, focus su dei momenti che portano ad un culmine, accompagnati da scorci di un passato che in parte spiega, in parte sorprende. Niente personaggi positivi, o lieti fine, non interessano a questa autrice, che dell'animo umano e della vita complessa delle donne mostra quello che spesso viene tenuto celato. Ci si muove piuttosto in quanto risulta non consono, disturbante, rivelatorio di realtà che magari si preferirebbe adeguare a un concetto più accettabile di normalità, concetto che appare a conti fatti impossibile da circoscrivere. #Giappone #japan #bookstagram #stanzegiapponesi #neripozza #natsuokirino

4/20/2024, 5:47:34 PM

📚 "Goth", di Otsuichi, traduzione di Andrea Filippi, Atmosphere. Questo libro raccoglie sei racconti dello scrittore Otsuichi (pseudonimo di Adachi Hirotaka, nato nel 1978), tutti con protagonisti due adolescenti, compagni di scuola, attratti da tutto quello che riguarda la morte, i crimini violenti e coloro che li perpetrano. In ogni racconto i ragazzi hanno a che fare con un "caso" e un "mostro" diverso, casi che vengono studiati e seguiti, e colpevoli che vengono scoperti, con modalità molto simili a quelle dei classici racconti di deduzione, tramite indizi e indagini varie. Tuttavia, i nostri protagonisti appaiono insensibili all'efferatezza altrui e privi di un qualsiasi senso di giustizia. Anche di fronte a scenari di uno splatter esplicito, che caratterizzano i vari racconti, dimostrano più interesse e desiderio di immergersi nell'atmosfera di morte e disumanità, al posto di un normale orrore. Tale loro predisposizione verso una tenebra interiore, che rende noioso e insignificante tutto il resto, viene celata nella vita in cui occorre relazionarsi con gli altri o attraverso una normalità recitata o con l'isolamento volontario. Si tratta di una lettura ricchissima di colpi di scena e ribaltamenti di prospettiva, sebbene mantenga un ritmo sempre costante e pacato in ogni racconto. Spesso si alternano più voci e narratori, disorientando ma anche incuriosendo in tal modo il lettore. Abbondano le scene cruente, e i pensieri disturbanti. L"atteggiamento stesso dei protagonisti lascia inquietati e incerti, li si sente su un confine sottilissimo dal divenire altro. Importante leggere i postscriptum dell'autore (sono due perché in realtà l'edizione era stata divisa in due volumi), che mette sotto un'altra luce tutta l'opera e ne inquadra natura e ispirazioni. #Giappone #bookstagram #atmosphere #stanzegiapponesi #letture #books #letteraturagiapponese

4/11/2024, 9:47:08 PM

📚 "Come un fiore di ciliegio nel vento", di Etsu Inagaki Sugimoto, traduzione di Roberta Zuppet, Giunti. Quest'opera si pone come interessante e preziosa testimonianza dei cambiamenti di un'epoca e di un mondo, attraverso i ricordi dell'autrice (1874 - 1950), figlia di un importante samurai della città di Nagaoka, figura autorevole che dopo la Restaurazione ha perso il proprio ruolo ufficiale ma non i valori fondamentali che lo caratterizzano. Istruita anche in materie solitamente ritenute maschili, e ritenuta un po' troppo diretta ed inquieta, Etsu è al tempo stesso profondamente conscia e orgogliosa degli ideali dell'ambiente in cui è cresciuta, ma anche attirata verso un'apertura alla nuova e complessa modernità, che comprende diverse riflessioni sulla propria volontà e sull'espressione di sé stessi. Il destino del matrimonio con un amico del fratello che si è messo in affari in America la porterà negli Stati Uniti, dove nasceranno le sue figlie, e dove Etsu troverà in una donna del luogo la sua seconda madre. Il Giappone resterà comunque la terra di origine e meta di ritorni, con l'inevitabile confronto tra sistemi di valori, abitudini e tradizioni. Etsu riesce a comprendere e amare entrambe le culture che la vedono muovere i suoi passi, con un atteggiamento aperto e rispettoso dove non c'è alcuna opposizione o duro scontro, bensi un concentrare mente e cuore su quanto accomuna gli esseri umani. È importante tuttavia sottolineare che gli ambienti in cui vive l'autrice sono sempre del ceto medio-alto. C'è nel suo raccontare pacato e semplice una grande lezione su come la consapevolezza della tradizione e l'orgoglio per il mondo da cui si proviene possano coesistere con le proprie convinzioni e libertà, e con l'apprezzare altre culture, magari preferendone anche alcuni aspetti che più si addicono alle proprie inclinazioni. La figlia di samurai - per citare il titolo originale del libro - ricorda sempre da dove viene, mettendo in pratica quanto ha appreso per affrontare le variegate vicende della vita, ma ha occhi che sanno vedere oltre e un animo che accoglie e rielabora con intelligenza e cuore. #Giappone #Japan #bookstagram #stanzegiapponesi #giunti

4/7/2024, 8:52:29 PM

📚 "Onnazaka", di Fumiko Enchi, traduzione di Lydia Origlia, Safarà. Onnazaka, come viene spiegato nella postfazione di Daniela Moro a questo romanzo che adotta tale espressione come titolo, era il percorso più lungo e tortuoso che le donne dovevano percorrere per accedere al tempio, discosto e laterale rispetto alla scalinata frontale riservata agli uomini. Il tema lo sentiamo tutte, anche solo questa spiegazione, parte dei ricordi della scrittrice Fumiko Enchi (1905 - 1986), basta a donarci un contesto, una consapevolezza insieme rassegnata e indignata. Quest'opera, parte insieme agli altrettanto splendidi "Maschere di donna" e "Namamiko" di un'ideale trilogia di storie diverse per il periodo in cui si svolgono, ma accomunate dall'ispirazione alle tematiche e suggestioni del Genji Monogatari, è ambientata nei primi anni del periodo Meiji, un'epoca di passaggio e cambiamento. Tomo, moglie di un funzionario di discendenza samurai, si trova a Tokyo per scegliere una concubina al marito, con la quale spera di mettere freno alle frequentazioni di altre donne da parte dell'uomo, mantenendo così una facciata più accettabile. Ma non basterà la malinconica Suga per trattenere l'affascinante e dispotico Shirakawa dall'avere altre relazioni, creando nelle donne che lo circondano un'atmosfera di dolore trattenuto, desideri dolorosi e senso di impotenza di fronte a quanto sembra voluto forse da legami karmici. Onnazaka è bellissimo, triste e profondo. Fa arrabbiare e incanta per il saper descrivere le sfaccettature più complesse di un universo femminile costretto al sentiero più difficile dal predominio maschile, che finisce per essere interiorizzato. È un piacere da leggere, per stile, temi e per il coinvolgimento che riesce a creare tra lettori e ognuno dei personaggi raccontati. #Giappone #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #safaraeditore #enchifumiko #letteraturagiapponese

3/23/2024, 9:31:26 PM

📚 "Donne da un altro pianeta", di Ono Miyuki, traduzione di Anna Specchio, Atmosphere. Ambientati in un futuro distopico i cui semi potrebbero essere riconosciuti nel nostro presente - come in ogni distopia - i racconti della scrittrice Ono Miyuki (1985) colpiscono senza nessun riguardo il lettore. Caratterizzati da scene del tutto esplicite che toccano temi forti o tabù, alternano la violenza e quanto fa inorridire al solo pensiero con momenti lirici e colmi di malinconia. Nel primo racconto siamo in un futuro in cui le donne, diventate forti e possenti, vivono su un satellite al di fuori di una Terra ormai devastata, dove sono rimasti solo gli uomini. Queste donne alte due metri, dotate di squame e artigli, scendono di tanto in tanto per accoppiarsi con l'uomo/preda di turno, restare incinte e quindi divorarlo. Procreare è infatti il loro compito, insieme al combattimento. Eppure, c'è sempre chi sente in un altro modo, come Yumi. Nel secondo racconto, una giovane prostituta vende il proprio corpo - un corpo sano in un mondo in cui pandemie e inquinamento rendono l'aspettativa di vita bassa e di scarsa qualità - per comprarne uno artificiale, e scopre che è stato acquistato per un membro dell'élite che vive lontano dalle baraccopoli. Nel terzo, una donna incontra dopo anni l'amica più cara, che se n'era andata dopo essersi mutata nella creatura di provenienza lunare che era in realtà, perdendo tutti i ricordi. Nel quarto, una ricercatrice con un rapporto malsano con il padre scienziato viene scelta per un esperimento di concepimento. Nell'ultimo, scopriamo il punto di vista del co-protagonista maschile del primo racconto, quanto gli era accaduto prima di incontrare Yumi. Il corpo, il possesso, i rapporti di potere che si instaurano attraverso il suo utilizzo. La creazione e la cura di qualcosa, la sensazione di avere delle mancanze, cavità dentro che fanno sentire talvolta separate da sé stesse. La speranza e la rabbia. Temi importanti trattati attraverso immagini e pensieri che disturbano, scritti in toni che passano da orrore e poesia. Non sono scritti che vogliano piacere, ma far pensare e scuotere. #Giappone #bookstagram #atmosphere #stanzegiapponesi

3/21/2024, 10:44:04 PM

📚 "L'ultimo volo per Tokyo", di Hayashi Mariko, traduzione di Anna Specchio, Atmosphere. Una raccolta di racconti di un'autrice molto famosa in Giappone sin dal suo debutto nel 1982, che arriva per la prima volta in Italia con la traduzione di questa sua opera, scritta una trentina di anni fa. Racconta di donne con uno sguardo privo di retorica, mostrandone la quotidianità fatta di lavoro, relazioni, desideri e riflessioni. In questi cinque racconti siamo negli anni Ottanta, in un Giappone pieno di opportunità dove il livello medio di benessere appare piuttosto alto. Le donne seguono la propria carriera, appaiono come soggetti che gestiscono in modo indipendente le proprie scelte. Leggiamo di Midori, che è diventata famosa e decide, durante un viaggio di lavoro a Sapporo, di rivedere un proprio ex. Riuscirà a prendere in tempo l'ultimo volo per Tokyo della giornata o finirà per trascorrere la notte con lui? C'è poi Hiroko, che scrive storie ispirate alle vicende reali di persone a lei vicine, finendo per ferirle. E che finirà per usare e ingannare persino sé stessa, pur di trovare ispirazione. Vediamo Reiko, che si rende conto di non conoscere davvero il marito, dopo aver sperimentato la suscettibilità di lui al problema della calvizie. Sorridiamo per le traversie di Yoko, che in un momento di esibizionismo durante un viaggio in Quebec, per apparire intenditrice, compra una costosa bottiglia di vino e non sa poi a chi regalarla, in quanto dono troppo impegnativo. E infine c'è Kuniko, che vive una storia d'amore con un ragazzo di Kyoto, città che diviene scenario perfetto per i loro attimi pieni di romanticismo, così diversa da Tokyo e dalla vita frenetica in cui la donna è immersa. Ma non tutto è come appare. È un'opera divertente, realistica nel dipingere protagoniste volitive e pratiche ma anche piene di contraddizioni e imperfette, consapevoli di sé anche nel crearsi difficoltà o illusioni. Proprio per questo tono senza abbellimenti, dove si mostrano donne così come sono, senza filtrarne troppo pensieri o atteggiamenti, ho trovato interessante e godibile questo libro. #Giappone #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #atmosphere

3/19/2024, 12:15:56 PM

📚 "La cucina degli incontri della signora Megumi", di Yamaguchi Eiko, traduzione di Raffaele Papa, Rizzoli. Megumi un tempo era un'indovina. Con il nome d'arte di Madame Moonlight, grazie al proprio talento e dono per la divinazione godette di straordinaria fama. Poi, un intoppo nella propria vita privata le tolse credibilità e poteri. Senza più nulla, guidata dall'istinto che poi si rivela essere destino, ha aperto da una decina d'anni un piccolo ristorante di oden. Qui, tra una portata e l'altra del rinfrancante piatto, seguiamo le storie di alcuni dei suoi clienti fissi, soprattutto di alcune donne. Tutte, senza eccezione, pongono come questione principale da risolvere il matrimonio. Che sia il sistemare una figlia trentenne, il trovare un buon partito per sé, l'accettare proposte da vedovi, la qualità delle agenzie matrimoniali, il tema del romanzo è solo quello. Megumi, che con sorpresa si rende conto che un barlume di potere pare esserle tornato, e vede ombre o luminosità intorno alle persone a seconda della positività o meno di quanto stanno per affrontare, fa da consigliera e talvolta interviene nello spingere gli avventori - ormai suoi amici - nella direzione che sa essere giusta per loro. È un romanzo piacevole alla lettura, ma ho trovato irritanti certi ragionamenti circa il matrimonio e la vita di coppia, come le caratteristiche che una donna dovrebbe avere per sapersi "promuovere" in un periodo storico in cui le giovani troppo riservate o silenziose non vanno più bene, perché gli uomini non sarebbero più abbastanza insistenti. E poi i vari discorsi sul sacrificio, sul compromesso, sul fatto che alla fine ci si sposa per non essere soli e avere sostegno, le interferenze nelle scelte personali e l'idea di un fatalismo di fondo. So che si tratta di un aspetto sociale e culturale molto diverso rispetto a quello occidentale, però ci sono stati molti atteggiamenti e riflessioni proprio da parte dei personaggi di questo romanzo che mi hanno infastidita. Interessanti le piccole digressioni sul cibo, che come in molti libri sul genere crea atmosfera ed è mezzo di incontro e condivisione. #Giappone #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #rizzoli

3/17/2024, 1:53:01 PM

📚 "Sotto la foresta di ciliegi in fiore e altri racconti", di Sakaguchi Ango, traduzione di Maria Teresa Orsi, Marsilio. Ricordi di lettura, consigli d'atmosfera visto l'arrivo delle fioriture. Questo scrivevo nel lontano 2008: "Una raccolta di racconti pervasi da un' inquietante ed innocente crudeltà, personificata soprattutto da donne bellissime e raffinate. Ma non solo: si tratta di racconti ambientati in un passato tratteggiato con pochi accenni suggestivi, una dimensione quasi mitica in cui si svolgono, spesso con toni grotteschi, le vicende dei personaggi. Senza una morale precisa, storie che si svolgono soprattutto nell'animo di coloro che le popolano. Il terzo racconto, 'Sotto la foresta di ciliegi in fiore', ha per tema il terrore che una foresta di ciliegi in piena fioritura è in grado di suscitare nell'animo umano. E' la storia di un bandito che vive tra i monti, e che non riesce a superare la paura di attraversare la foresta di ciliegi che si stende a poca distanza dalla sua casa. Quando egli rapirà una splendida donna durante una delle sue scorrerie e la porterà nella sua casa, giungerà pian piano a comprendere che quello che lo spaventa potrebbe essere la sensazione di infinito, di ripetizione priva di un apparente senso e di solitudine insopportabile di fronte a questo ostico infinito. La perversa crudeltà della donna, che lo costringe a trasferirsi per un periodo in Capitale e ad uccidere per lei, fanatica di teste mozzate cui fa recitare delle scenette raccapriccianti, non fa che rendergli più chiare le sue paure, unendosi alla noia di una vita sempre uguale a se stessa. Nel loro ritorno alle montagne si consumerà la tragedia, pietosamente o indifferentemente sepolta dai fiori di ciliegio. (...) L'atmosfera è quasi di fiaba, anche se ci si trova ogni tanto di fronte a scene grottesche e macabre. Il racconto più suggestivo è quello che da' il titolo alla raccolta: è davvero difficile dimenticare la descrizione inquietante delle sensazioni di paura che una foresta di ciliegi in fiore può suscitare nell'animo umano, aldilà della celebrazione della bellezza di tale spettacolo." #Giappone #books #bookstagram #marsilio #stanzegiapponesi

3/12/2024, 5:51:19 PM

📚 "Storie di fiori", di Yoshiya Nobuko, traduzione di Paola Scrolavezza, Atmosphere. Una raccolta di racconti della scrittrice Yoshiya Nobuko (1896-1973), che hanno come tema l'amore tra giovani donne, in quel periodo di passaggio tra adolescenza e età adulta, spesso, ma non solo, nel contesto di istituzioni scolastiche caratterizzate dal romanticismo di un Occidente di sogno. I toni sono sognanti, eterei, pieni di bellezza e di struggimento, dove ogni gesto o evento viene caricato di aspetti unici e preziosi ed enfatizzato. I dettagli di abiti, acconciature, occhi, portamento, narrano in ogni racconto - ciascuno con un fiore come simbolo e presenza concreta nella storia - di creature delicate, flessuose, sottili, colme di nobile malinconia, in grado di rapire completamente la protagonista di turno, suscitando sentimenti puri e profondi. Le ambientazioni sono descritte con passaggi dove viene sottolineata la forte suggestione e gli aspetti pittoreschi cui concorrono la natura e i momenti del giorno. Spesso ci si trova in istituti gestiti da religiose insieme a insegnanti occidentali, donne che presentano tutto il fascino di figure straniere e moderne, e appaiono promessa di un mondo altro, più vasto, colmo di eleganza e misteri. Le protagoniste sono tutte giovani che vivono un periodo sospeso, durante il quale la società le sta preparando in fondo a divenire mogli e madri caratterizzate da una certa raffinatezza. C'è questa tristezza di fondo per la consapevolezza di stare vivendo un momento di dolce sogno destinato a svanire, ma che resterà impresso, insieme alla persona amata, come inimitabile e fondamentale. E raramente le vicende finiscono bene. Prevale la rinuncia, la perdita, il conservare ricordo o rimorso. Si riconoscono tutti i semi di quelli che saranno schemi ed estetica degli shojo manga più romantici e "classici": per questo soprattutto, e per essere anche fotografia di un particolare periodo storico relativo alla figura femminile in Giappone, ho trovato la lettura forse un po' lenta ma interessante. #Giappone #bookstagram #letteraturagiapponese #yoshiyanobuko #atmospherelibri #stanzegiapponesi #letture

3/7/2024, 11:40:39 PM

📚 "La casa del gatto", di Yu Miri, traduzione di Laura Solimando, Atmosphere. Un'opera delicata e commovente - mi sono venute le lacrime più volte durante la lettura - della brava scrittrice Yu Miri. Una storia di mici abbandonati e che trovano poi una propria casa, in diversi modi, è occasione per parlare dei temi cari all'autrice: quel Giappone fatto di solitudini dovute al non rientrare del tutto nel sistema, quella paura sempre presente dell'emarginazione sociale che costringe al compromesso, la mancanza di punti di riferimento e la sensazione di non avere un proprio posto nel mondo. Quattro storie compongono il libro, storie che coinvolgono personaggi di età diverse, con varie situazioni famigliari, tutti che vivono nella stessa zona e incontrano i micetti nati dalla gatta Niko, la cui vicenda apre il romanzo. Oltre la facciata più o meno armonica della piccola comunità, ognuno ha i suoi problemi, come appunto la solitudine, la malattia, l'indifferenza e la quasi invisibilità in famiglia, il voler compiacere gli altri mettendo a tacere sé stessi, situazioni di disagio e vessazioni. L'incontro con i gatti porterà nelle vite di ognuno dei protagonisti dei cambiamenti della cui necessità forse nemmeno si rendevano conto, quella spinta a procedere nonostante tutto, consci dell'amore che salva e conforta in uno scambio incessante. La lettura scorre leggera, emozionante e dolce nei toni, pur trattando di temi e momenti difficili. Sa giungere al cuore delle cose e mostrare il dolore e le difficoltà del vivere con una grazia e una semplicità che arrivano dirette nell'animo. Ho già detto che si piange? #Giappone #japan #books #bookstagram #letture #letteraturagiapponese #yumiri #stanzegiapponesi #atmosphere

3/5/2024, 8:20:59 PM

La luce che filtra attraverso i rami degli alberi...e la luce che filtra attraverso i gattini 🐱 Presso il Gotokuji, un pomeriggio a rallegrare lo spirito con la simpatia delle file e file dei carinissimi Maneki Neko, con i loro musetti che spuntano ovunque, anche nascosti dentro le lanterne di pietra o posati sui gradini accanto agli altari. C'era vento che attraversava le loro file candide, simili a strati di panna con tocchi di rosso fragola. Un rumore di cocci tintinnanti d'improvviso, diversi gattini rovesciati dalla forza delle folate, sul selciato, o chini nello spavento, posati l'uno sull'altro. E i visitatori con esclamazioni preoccupate a rimetterli in piedi uno per uno, amorevolmente. #Giappone #japan #japangram #instajapan #manekineko #tokyo #stanzegiapponesi

3/4/2024, 8:59:09 PM

So bene che le foto del Giappone che le persone vogliono vedere sono quelle che confermano una certa cartolina di paese di sogno. Eppure, non è quel Giappone che mi interessa raccontare, sebbene di bellezza soverchiante in questo paese ce ne sia, e molta, e sia giusto sottolinearne la realtà. Preferisco mostrarvi un angolo di una cittadina, Tajimi, durante un pomeriggio sonnolento nei giorni festivi che scivolavano verso il Capodanno. C'erano queste serrande abbassate, di quella che credo potesse essere una sala giochi o un negozio dedicato ai bambini. E questa giostrina sbiadita dal tempo, a ricordare un immaginario di futuro passato. Mi ha fatto tornare in mente pomeriggi estivi di gite giornaliere al mare, in bar accanto alla spiaggia sotto le cui verande intrecciate di stuoie si lasciavano trascorrere le ore più calde, tra una monetina e l'altra che scivolava nelle pance di quelle giostrine che, da congelate in un tempo tutto loro, si animavano di suoni e movimenti. Che dolce e che bella nel suo essere vecchia questa giostrina che pare un uovo pronto a sollevarsi nello spazio per andare incontro a meraviglie, che si è cullata negli anni delle carezze e delle risate dei bambini che tutti siamo stati. Magari funziona ancora, non ha concluso la sua missione, chissà. È qualcosa che capiamo nell'immediato, sentito ed imparato in quelle che sono esperienze collettive di felicità, anche se siamo dall'altra parte del mondo rispetto al nostro quotidiano. #Giappone #Japan #japangram #instajapan #memories #stanzegiapponesi #tajimi

3/3/2024, 10:31:38 AM

📚 "Il caffè della luna piena", di Mai Mochizuki illustrazioni di Chihiro Sakurada, traduzione di Giuseppe Strippoli, Mondadori. Nella città di Kyoto, che ha visto lungo le sue strade svolgersi mille storie, potrebbe capitare di imbattersi in una roulotte comparsa d'improvviso, dove sotto un meraviglioso cielo stellato dei gatti parlanti ti servono un dolce o una bevanda a discrezione del loro principale, un gattone chef che ti leggerà poi la tua carta astrale, per aiutarti a comprendere la tua stessa vita e quanto è già scritto per te tra le stelle. Leggiamo di diversi personaggi che si trovano in un momento difficile, e le cui vicende sono intrecciate, in ognuno dei racconti che svolgono tutti insieme la vicenda principale. L'incontro con il magico caffè servirà loro per trovare nuova forza nel proseguire lungo la propria strada. Personalmente, ho trovato interessante questo libro per la base e spunto verso l'astrologia che offre, il che era intenzione dell'autrice che di tale materia è appassionata, e per la veste grafica e le illustrazioni molto belle. Estetica raffinata e atmosfera suggestiva, con i mici che sono sempre graditi. Nota dolente invece per le storie dei vari personaggi, che mi sono parse poco coinvolgenti, spesso forzate e per qualche aspetto persino irritanti. Sia perché in alcune non ho percepito tutta quella "crisi", il che non mi ha permesso di empatizzare con i protagonisti, sia per la risoluzione che talvolta coincide con un certo fatalismo o appare priva di reale motivazione in linea con quanto ci è stato mostrato sino a quel momento dei vari personaggi, sia per una certa confusione nel trattare questioni complesse, semplificandole un po' troppo a favore di trama. Lo consiglierei? Nì. #Giappone #japan #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #letture #mondadori

3/1/2024, 1:50:20 PM

📚 "Poverina!", di Wataya Risa, traduzione di Alessandro Passarella, Atmosphere. Questo libro raccoglie due racconti lunghi della scrittrice Wataya Risa, nata nel 1984 e inseritasi a soli 17 anni nel panorama della letteratura giapponese. "Poverina!" che dà il titolo al libro, narra di un triangolo amoroso, con la voce in prima persona della protagonista, Jurie, ragazza elegante e coscienziosa, responsabile di negozio in un grande centro commerciale a Tokyo. Il suo ragazzo, tornato da pochi anni in Giappone dopo aver vissuto quasi tutta la vita negli Stati Uniti, ospita in casa propria la ex, che attraversa un momento di difficoltà dove non ha più né casa né lavoro, sostenendo di non poter fare altrimenti e assicurando a Jurie che non c'è nulla di cui preoccuparsi. La narrazione è scorrevole, dinamica e molto divertente, con tutti i pensieri e le congetture di Yurie che fanno avanzare racconto e azione. Vi sono riflessioni interessanti circa il limite e le differenze tra compassione e senso di pietà, sia provato che suscitato, e poi scoppi di rabbia, vita quotidiana da commessa, buoni propositi, fraintendimenti. "Ami sì che è bella", il secondo racconto, mostra invece un'amicizia al femminile, dove attraverso il punto di vista di Sakaki, giovane carina e molto seria, leggiamo degli anni scolastici trascorsi insieme a Ami, incredibilmente bella e ingenua, che da sempre la mette in ombra. Sakaki è combattuta tra il senso di protezione e il fastidio, tra la consapevolezza dell'affetto di Ami e il lieve disprezzo che invece lei prova nei confronti della bellissima amica. Sfaccettato, spietato e tenero. Ho apprezzato molto entrambi i racconti, vivacissimi e realistici nel rendere i personaggi, ironici nella loro concretezza e spontaneità e profondi nel parlare di relazioni tra persone. #Giappone #japan #books #bookstagram #instabook #japanbooks #letteraturagiapponese #letture #stanzegiapponesi #atmosphere #asiasphere #watayarisa

2/28/2024, 8:35:34 PM

📚 "Il figlio della fortuna", di Tsushima Yuko, traduzione di Maria Teresa Orsi, Safarà Editore. Koko ha trentasei anni, insegna pianoforte, è divorziata e ha una figlia sulle soglie dell'adolescenza che disapprova la vita sregolata della madre, preferendo trascorrere il suo tempo in casa della zia, sorella maggiore di Koko, la cui famiglia esemplare pare poterle offrire più sicurezze. Nella sua situazione di incertezza, dove seguendo la propria sensualità Koko continua in fondo a cercare e rifiutare l'ombra dello stesso uomo, arriva una gravidanza inaspettata che pone la donna in uno stato quasi di sogno dove coesistono passato e presente. Ricostruiamo così la storia di Koko, attraverso i suoi ricordi, che inframezzano in modo armonico la narrazione principale che sviluppa quanto le sta accadendo, un momento caratterizzato dal timore del distacco e un interrogarsi sulla propria natura. Koko ripercorre la sua storia, conscia della propria decisione di libertà e fedeltà a quanto è sempre stata, rispetto a quanto atteso e auspicato dal giudizio altrui. Un romanzo estremamente bello, opera della figlia di Dazai Osamu, scrittrice che ben rappresenta il "romanzo dell'io". Uno scorrere pagina dopo pagina di un intimo privo di filtri che possano renderlo inquadrabile in schemi rassicuranti, con tematiche che appaiono ancora oggi rivoluzionarie rispetto al punto in cui effettivamente siamo in quanto a comprensione e accettazione per quanto riguarda la volontà di un determinarsi e relazionarsi con il proprio mondo e il mondo esterno a prescindere da quanto ritenuto logico o consono per una donna e i suoi ruoli. #Giappone #Japan #bookstagram #books #letteraturagiapponese #letture #tsushimayuko #stanzegiapponesi #safaraeditore

2/23/2024, 12:12:44 PM

📚 "Dolcemente soffocante", di Kawakami Hiromi, traduzione di Stefano Romagnoli, Atmosphere. Una raccolta di racconti della scrittrice Kawakami Hiromi, cinque in tutto, indipendenti tra loro, dove prevalgono atmosfere riconducibili ad una sorta di realismo magico. Ogni racconto - ciascuno intitolato con il nome di un elemento, più l'ultimo chiamato "mundus" - presenta dei personaggi che vivono dei momenti particolari della propria vita, di passaggio in un certo senso, e ne parlano indagandone soprattutto le sensazioni e il ricordo che queste esperienze lasciano già mentre si vivono. Vediamo ad esempio il passaggio da infanzia ad adolescenza, il venire a patti con un lutto, l'esperienza di una gravidanza e della crescita del figlio, una relazione lunga una vita. Il tono è molto onirico, spesso nei racconti accadono cose che paiono fuori posto o insensate ma sono perfettamente normali per i personaggi. Proprio come nei sogni non c'è una logica vera e propria, ma profonda suggestione che occorre accettare così com'è. Si cercano simboli, si tenta di cogliere la metafora che implicitamente il lettore pensa debba esserci, per comprendere appieno quanto la scrittrice voleva trasmettere, ma non è detto che tali chiavi di lettura si trovino o svelino, o che ci siano. Meglio quindi lasciarsi accompagnare dalla sensazione di dolcezza e straniamento di ogni racconto, cogliendo quanto l'istinto percepisce durante la lettura. #Giappone #Japan #books #bookstagram #instabook #libri #letture #letteraturagiapponese #stanzegiapponesi #kawakamihiromi #atmosphere

2/20/2024, 11:12:36 PM

📚 "Estranei", di Yamada Taichi, traduzione di Anna Martini, Casa Editrice Nord. Tokyo, fine anni Ottanta. Hideo, quarantotto anni, è uno sceneggiatore televisivo che in seguito al recente divorzio finisce per abitare in un condominio accanto ad una statale trafficata, edificio che la notte si svuota in quanto gli appartamenti sono tutti adibiti a uso uffici. L'uomo, rimasto orfano di entrambi i genitori a dodici anni, preso da una forte sensazione di solitudine e mancanza di un senso, in una torrida estate decide di tornare a Asakusa, luogo che lo vide sereno insieme ai genitori, e dove non ha più osato tornare, per evitare il dolore che ha sempre ricacciato nel proprio intimo. Ed ecco che, durante uno spettacolo di rakugo, vede tra il pubblico un uomo identico al padre, che lo invita a casa sua, dove vi è anche la moglie, identica alla madre. I due si comportano come niente fosse, trattando Hideo come loro figlio, pur essendo fermi nell'aspetto di neanche quarantenni, età che avevano poco prima di morire. Hideo comprende che la situazione ha qualcosa di strano e sinistro, ma la dolce felicità che prova nel poter stare di nuovo insieme agli amati genitori è più forte della paura e della consapevolezza che tale contatto abbia in sé qualcosa di sbagliato. Finché le persone intorno a lui, e in particolare l'unica altra persona che abita nel suo stabile, bellissima donna con cui ha iniziato una relazione, non lo avvertono che si sta irrimediabilmente consumando, a livello fisico, tanto da far temere per la sua stessa vita. Anche la dolce e premurosa Kei tuttavia pare celare dei segreti. Una storia di fantasmi che non suscita brividi ma commozione, pur riservando qualche lieve momento di tensione. Uno scorrevole raccontare in prima persona che traspone suggestioni antiche nella modernità. Una storia di legami che racconta cosa significhi sentirsi amati e protetti, e piena della nostalgia per l'amore incondizionato e sereno di un altro tempo cui non si può davvero tornare, se non nel paradiso del ricordo. #Giappone #Japan #bookstagram #books #stanzegiapponesi #letteraturagiapponese #letture #yamadataichi #editricenord

2/18/2024, 6:20:08 PM

📚 "Le piccole storie della locanda Kamogawa", di Kashiwai Hisashi, traduzione di Alessandro Passarella, Einaudi. Nagare e la figlia Koishi gestiscono un piccolo ristorante quasi nascosto nei pressi del tempio Higashi Hongan, a Kyoto. Ma, oltre a servire dell'ottimo cibo, offrono anche un servizio molto particolare: é possibile infatti richiedere un'indagine per ritrovare sapori perduti, chiedendo a Nagare, ex poliziotto, di riprodurre un piatto gustato in passato, dopo aver cercato di dare i dettagli del piatto e delle circostanze in cui lo si consumava a Koishi, scavando nei propri ricordi e nella propria storia. Prosegue la serie di racconti dedicati alla locanda Kamogawa. Ogni racconto un piatto, una storia, qualcosa da risolvere in un qualche modo nella vita dell'avventore di turno. E quanto può aiutare ritrovare un sapore creduto perduto, trasformandolo da ricordo a momento vivo. Così da ricominciare o procedere, spinti da sentimenti che si erano circoscritti a un tempo cui non si credeva di poter avere davvero accesso. Lo schema di ogni racconto è fisso, protagonista è sempre il cibo, legato alle storie semplici e struggenti dei personaggi. Cibo che viene descritto e raccontato da Nagare, mentre lo serve ai clienti, in modo talmente dettagliato e appassionato da far venire l'acquolina in bocca. Bellissimi la copertina e i piccoli gatti disegnati all'inizio di ogni sezione e storia, di Elisa Menini. Un vero e proprio valore aggiunto a questa edizione. #Giappone #japan #books #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #letture #letteraturagiapponese #kashiwaihisashi #einaudi

2/14/2024, 10:48:15 PM

📚 "Delitto a Tokyo", di Keigo Higashino, traduzione di Stefano Lo Cigno, Piemme. Wow. Non riuscivo a commentare mentalmente in altro modo mentre leggevo, con quell'ansia di sapere come sarebbe andata avanti la vicenda, che è pregio dei romanzi ben riusciti. Questo autore ti spinge a voltare una pagina dopo l'altra eppure svolge tutta la narrazione con un'attenzione che non cede alla fretta dello svelare. Cura i personaggi, pone un tassello dopo l'altro, lascia intricare i fili per poi mostrare del tutto la tela. Descrive il giusto per quanto riguarda ambienti, cibi, abitudini, riflessioni dei protagonisti, senza dilungarsi mai troppo, con un equilibrio che rende un piacere leggerlo. Un avvocato noto per la sua bontà e senso di giustizia viene trovato assassinato. Un uomo confessa l'omicidio, accusandosi anche di un omicidio precedente, ormai caduto in prescrizione, per il quale trent'anni prima venne arrestato un innocente, che si tolse la vita dopo qualche giorno di interrogatori. Il caso parrebbe chiuso, eppure ci sono troppe stranezze nelle dichiarazioni del sedicente colpevole, che non convincono non solo il suo stesso figlio, ma anche la figlia della vittima. Partiranno quindi delle ricerche parallele, non condivise dai perplessi avvocati di ambo le parti, in quanto ormai il caso parrebbe risolto, e non resta che stabilire la punizione. Ricerche non ufficiali supportate anche dai due ispettori che si sono occupati del caso, per far scoprire la verità. Il tema di fondo ricorda "Delitto e Castigo", con il dilemma morale di fondo circa il macchiarsi di un delitto, la punizione che dovrebbe spettare ai malvagi, cosa sia davvero giustizia e la difficoltà della verità. Decisamente consigliato. #Giappone #books #bookstagram #instabook #letteraturagiapponese #higashinokeigo #piemme #stanzegiapponesi

2/10/2024, 11:33:39 PM

📚 "La fine dell'estate - e altri racconti", di Kurahashi Yumiko, traduzione di Paolo La Marca, Atmosphere. Una lettura particolarissima, sette racconti di un'autrice poco nota in Occidente, Kurahashi Yumiko (1935 - 2005), che è invece molto nota e discussa in patria, nonché chiara fonte di ispirazione in quanto a stile e suggestioni per autrici più conosciute anche da noi, come ad esempio Kawakami Mieko, Kawakami Hiromi e Sakuraba Kazuki (come sottolinea il traduttore nella utile postfazione a questa raccolta). Racconti che si svolgono in contesti senza chiare connotazioni, con atmosfere che ricordano Kafka, autore amato dalla scrittrice. Vengono descritti ambienti stranianti che potrebbero essere parte del nostro mondo ma se ne discostano, creando una sensazione che è misto di inquietudine e poesia. I personaggi paiono agire senza ragioni apparenti, l'incomprensibile diviene la logica interna di ogni racconto, dove si svolgono tematiche tabù e scomode, che il lettore segue tra il fascino e la repulsione, costantemente perplesso. Si giunge ai limiti dell'estremo, con una narrazione fluida, raffinata, sensata, dai toni quieti, in totale contrasto con l'assurdità di quanto accade. Quanto ci si aspetta viene disassemblato, per far vivere un'esperienza di lettura che toglie certezze (il mio pensiero costante è stato "ma cosa sto leggendo?) e finisce per farci comprendere il nucleo di certe problematiche del mondo reale, come il rischio di divenire oggetto in mani altrui, il possesso, la mancanza di una autentica dimensione affettiva, l'identità. Non saprei se consigliarlo. I temi trattati o suggeriti in alcuni racconti sono piuttosto forti e possono risultare disturbanti. Personalmente sono soddisfatta della lettura perché mi è parso di poter ripercorrere e riconoscere un ideale punto di partenza per un certo tipo di narrativa successiva, dove la scrittura femminile rompe qualsiasi schema per mettere a nudo la realtà, scomponendola e ricostruendola in un mondo perturbante e rivelatore. #giappone #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #books #letteraturagiapponese #atmospherelibri #kurahashiyumiko

2/6/2024, 8:30:38 PM

📚 "Le Cronache dell'acero e del ciliegio - Libro III - L'ombra dello Shogun", di Camille Monceaux, traduzione di Margherita Botto, L'ippocampo Avvertenza: contiene spoiler se non avete letto i due libri precedenti! *** Con questo terzo capitolo della quadrilogia, lo sguardo si sposta da Ichiro, protagonista dei due romanzi precedenti, a Hiinahime, la ragazza costretta a indossare una maschera da teatro No e reclusa in una residenza di Edo, il cui volto si è poi rivelato essere quello di una straniera. Hiina racconta in prima persona della propria vita solitaria, lenita dall'amore per le opere teatrali di cui legge avidamente, e cambiata dall'incontro con Ichiro, conosciuto proprio grazie a tale passione. Dall'incidente della rappresentazione teatrale, dove il suo volto si è rivelato e dopo il quale la sua strada e quella di Ichiro si sono separate, Hiina percorre lunghe distanze, è costretta ad ennesime reclusioni nei palazzi del potere, è testimone dei rovesci della storia e preda del senso di impotenza e rabbia nel trovarsi pedina dei giochi di violenza e interesse soprattutto del mondo degli uomini. Sarà quindi dopo varie traversie che Hiina, non più sola, prenderà in mano la propria vita, anche mettendola continuamente a rischio, per vivere in libertà. Sfidando il destino imposto, Hiina vuole ritrovare Ichiro, disperso dopo la caduta di Osaka, e nel mentre cerca traccia delle proprie origini, di cui ignora qualsiasi particolare, fuggendo dalla prepotenza dello Shogun, che sino a poco tempo prima ella credeva essere suo nonno. Il ritmo di questo romanzo è più lento rispetto ai precedenti, proprio perché la protagonista stessa è costretta a lunghi periodi di immobilità, o limitata dalla necessità di celare la propria presenza. Tale apparente stasi è compensata dalle minuziose descrizioni - che ho apprezzato molto - della vita quotidiana di ambienti anche opposti tra loro, dalla Corte imperiale alla cittadina portuale, e dalla ricchezza di riflessioni e pensieri di Hiina, che certo sono più tipici della nostra contemporaneità, ma che avvicinano il lettore al personaggio. #books #bookstagram #ippocampo #libriSulgiappone #stanzegiapponesi #camillemonceaux

2/3/2024, 6:40:03 PM

📚 "Frotte di pesci rossi", di Okamoto Kanoko, traduzione di Fujimoto Yuko, Lindau. Questo libro raccoglie tre racconti di Okamoto Kanoko, importante autrice vissuta tra fine Ottocento e inizi Novecento (morì nel 1939), scrittrice, saggista e poeta colta, donna dalla vita spregiudicata e dalla visione fortemente intrisa di modernità. Molto interessante e utile per comprendere contesto e temi la postfazione della traduttrice a questa raccolta, e la prefazione di Dacia Maraini. In questi racconti dalla prosa elegante e complessa, ricca di termini ricercati e di bellissime descrizioni di paesaggi, seguiamo le vite di diversi personaggi. Ognuno pare cedere a quella che ad un primo sguardo potrebbe sembrare una sorta di rassegnazione, alla consapevolezza di non poter concretamente ottenere quanto avrebbe potuto forse avvicinare alla felicità. E invece, ad uno sguardo più approfondito, ognuno vive la propria vita con estrema libertà, a prescindere da risultati che possano essere stretti tra le mani o dal giudizio altrui. Così leggiamo del giovane ittiologo che ama e detesta da sempre una donna che non potrà mai avere, e cerca di sublimare l'ideale di bellezza che lei rappresenta creando un nuovo e leggiadro tipo di pesce rosso che possa suscitare la sua ammirazione. Così osserviamo la ragazza gentile e dolce che decide di sperare nel ritorno del giovane debole di mente che ha promesso di diventare un uomo buono e di valore che la sposerà. Così seguiamo le vicende di una donna che subentra al ruolo della madre nella gestione del loro locale, e che scopre, oltre la parvenza deprimente di una vita che le è stata destinata e non avrebbe scelto, la meraviglia del poter custodire momenti e gesti che salvano da una sorta di mummificazione dell'animo. Una lettura particolare e affascinante. #Giappone #bookstagram #instabook #libri #stanzegiapponesi #letteraturagiapponese #letture #recensioni #okamotokanoko #lindau

1/24/2024, 9:37:02 PM

📚 "Buonanotte Tokyo", di Yoshida Atsuhiro, traduzione di Costantino Pes, edizioni e/o Nelle notti di Tokyo, che negli ultimi anni paiono essere divenute più solitarie e più buie, si intrecciano le storie di diversi personaggi, uomini e donne, che quando tutto pare immergersi nel sonno si trovano a svolgere il proprio lavoro. Una donna che procura attrezzi e oggetti per le riprese di film, un tassista, un investigatore privato, una operatrice di un call center di ascolto, la proprietaria di un locale, una giovane attrice, e altri comprimari. Tutti sono alla ricerca di qualcosa di perduto, forse solo momentaneamente. Pare dipendere da loro la decisione circa un passo in più da compiere per ritrovare quanto cercano, oppure la risoluzione di tagliare con il passato e i rimpianti, e lasciar andare, per proseguire verso la propria vita. Saranno in grado di cogliere le occasioni che il destino e i suoi snodi offrono, oppure acquisiranno nuove consapevolezze su cosa sia davvero importante per loro? È un romanzo composto da più capitoletti che si legge scorrevolmente e offre riflessioni e spunti interessanti, così come sono suggestive le atmosfere notturne e un po' oniriche che fanno da sfondo. Ma c'è qualcosa che - per mio gusto personale - non mi convince del tutto, nei personaggi e nello svolgersi delle loro vicende. Intendo più che altro dal punto di vista narrativo, non tanto come contenuto in sé. Resta comunque nel suo complesso una lettura piacevole. Davvero molto bella la copertina, realizzata da Massimo Dall'Oglio. #Giappone #letteraturagiapponese #letture #books #bookstagram #instabook #libri #edizionieo #yoshidaatsuhiro #stanzegiapponesi

1/21/2024, 5:36:19 PM

Quando scende la sera, Shinjuku inizia già a vestirsi della sua lunga e brillante notte. Nei primi giorni di un nuovo anno, a veder scorrere lungo le sue strade infinite storie, volti, vite. #Giappone #Japan #japangram #instajapan #tokyo #shinjuku #stanzegiapponesi #memories #ricordi

1/20/2024, 10:09:09 PM

Luci abbaglianti e riflessi, tremolii di azzurri e lilla che ti fanno fluttuare cone in un acquario. Le vie di Ikebukuro in una sera di dicembre, lo sguardo che viene rapito sempre più in alto, e poi si tuffa giù, tra le persone con cui stai condividendo i tuoi passi. #Giappone #japan #tokyo #ikebukuro #memories #stanzegiapponesi #night

1/19/2024, 9:20:02 PM

Si alza il sole oltre il bordo dei monti, a carezzare dolcemente pietra e acqua, legno e piante. Kyoto inizia una delle sue giornate. #giappone #japan #japangram #japantravel #memories #ricordi #stanzegiapponesi #kyoto #kiyomizudera

1/16/2024, 5:27:05 PM

📚 "Le nostre adorate ragazze", di Matsuura Rieko, traduzione di Anna Specchio, Atmosphere. Hinatsu, Mashio, Utsuho. Tre ragazze, tre liceali, osservate dagli occhi delle altre compagne di classe, che adorano le dinamiche tenere ed emozionanti che nel corso degli anni scolastici si instaurano tra il terzetto. Le vicende della vita collettiva scolastica, uno spazio quasi conchiuso di giovani donne che si percepiscono un po' come in un placido brodo di coltura dove non contano le definizioni nette e le aspettative altrui sul loro mondo, vengono narrate da questa voce corale delle compagne, che hanno assegnato al trio i ruoli di "Papà", "Mamma" e "Principe". Ai fatti reali si aggiunge quanto immaginato dalle compagne, che completano nelle loro fantasie quanto non le ha viste come testimoni dirette, con entusiasmo e struggimento per ogni atteggiamento da batticuore assunto da ciascun membro del trio, che finisce per essere considerato una famiglia spesso più interessante rispetto alle famiglie "legittime e normali", un qualcosa di prezioso e significativo che la piccola collettività delle compagne supporta e protegge. Una sessualità delicata vissuta senza alcun preconcetto e che non sente bisogno di essere incasellata in alcuna definizione, la ricerca di rapporti autentici che riescono ad offrire in modi più profondi e complessi amore e accettazione rispetto alla famiglia d'origine, la difficoltà del bilanciare il proprio spontaneo modo di essere con quanto occorre dimostrare al mondo adulto per rassicurare e compiere dei passi concreti per la propria realizzazione. Sono molti e sfaccettati i temi di questo romanzo dai toni sognanti e teneri, dove tutto appare lieve e come trasognato. E la trepidazione per le sorti del terzetto coglie anche il lettore, che vorrebbe poter continuare ad osservare ed emozionarsi con l'idillio, eppure sa che esso non potrà continuare, che ci sarà un distacco inevitabile, che ogni cosa prenderà altre forme. Un romanzo che sfugge esso stesso ad una definizione precisa, serio e scanzonato, dolce e nostalgico. Davvero particolare. #Giappone #bookstagram #matsuurarieko #stanzegiapponesi #letteraturagiapponese #atmosphere

1/15/2024, 10:03:35 PM

Notti di luna a Kyoto, sinfonia di nubi e luce argentea nei primi giorni d'inverno. #Giappone #japan #japangram #japantravel #memories #ricordi #stanzegiapponesi #kyoto

1/14/2024, 4:58:49 PM

📚 "Audition"', di Murakami Ryu, traduzione di Gianluca Coci, Atmosphere. Anni Novanta. Un imprenditore poco più che quarantenne, produttore di documentari, benestante ma non a livelli di sogno, ha perso da sette anni la giovane moglie, morta di malattia. Quando il figlio, adolescente assennato e ponte con la nuova generazione che l'uomo non capisce davvero, gli suggerisce di risposarsi, Aoyama comincia a pensare a tale eventualità. Difficile però trovare una donna all'altezza della moglie, donna intelligente, amante dell'arte, indipendente e insieme pronta ad essere docile e dedita alla vita di casa, di supporto al marito. Su un'idea di un vecchio amico addentro alle produzioni cinematografiche viene quindi indetta un'audizione per un film che non si farà mai, allo scopo di permettere a Aoyama di scegliere la donna ideale. Un'idea sessista e di fatto una truffa, che però raggiunge sin troppo velocemente il suo scopo, quando Aoyama perde la testa per la malinconica e bellissima ventiquattrenne Asami, con la quale sente un'affinità per l'accettazione della perdita di qualcosa di importante. Il suo entusiasmo però non è condiviso dalle persone che gli vogliono bene, che percepiscono qualcosa di strano nella ragazza apparentemente perfetta. Sinistri segnali e cose che non tornano vengono ignorate dall'uomo, folle d'amore. Sino alla discesa vertiginosa delle ultime pagine, un incubo allucinato e violento. Romanzo che inizia come uno spaccato di una società in declino, legata a materialismo e forte impronta maschilista, con varie riflessioni interessanti su tanti aspetti della vita quotidiana e sulla complessità dei sentimenti e rapporti tra persone, e finisce come un horror slasher, con forti valenze simboliche circa il voler distruggere il maschile che pretende di controllare e soggiogare a proprio piacimento il femminile. Molto forte, molto ben scritto. #Giappone #japan #bookstagram #instabook #japanbooks #letteraturagiapponese #letture #murakamiryu #stanzegiapponesi #atmospherelibri #asiasphere

1/12/2024, 8:18:26 AM

Verso il cuore della notte. Kyoto, Dicembre 2023. #Giappone #japan #japangram #japantravel #memories #ricordi #stanzegiapponesi #kyoto #pontocho #night

1/11/2024, 5:48:58 PM

📚 "Cronache dalla terza pagina", di Kakuta Mitsuyo, traduzione di Roberta Lo Cascio, Atmosphere. Nei quotidiani giapponesi, la terza pagina viene riservata alle notizie di cronaca nera. Prendendo spunto da reali stralci di giornali, l'autrice immagina dei protagonisti per tali storie. Ci vengono narrate le fasi della loro discesa verso gli atti che già sappiamo sin dall'inizio di ognuno dei sei racconti - pubblicati inizialmente a puntate e poi raccolti in questo libro - che si aprono appunto con le brevi e scarne parole della notizia. Leggendo ci si immerge nel mondo dei personaggi, nei loro equilibri fragili che percepiamo essere prossimi a spezzarsi. Diversi per età, estrazione sociale e situazioni famigliari, tutti gli attori immaginati per quei crimini reali finiscono per essere avvolti dalle proprie ossessioni, molto spesso in preda a solitudine, disagio sociale, e difficoltà nell'affermare sé stessi in rapporto agli altri. Fa da sfondo ai racconti un Giappone diverso da quello che viene spesso raccontato. Un paese che è fatto anche di città lontane da Tokyo, o che ne sono ai margini, città dove trascuratezza e sporcizia non sono così insoliti, dove la vita pare rannicchiarsi nella rassegnazione. Si ha quella sensazione di non poter aspettarsi alcun lieto fine per i protagonisti, perché si sa già che giungeranno ad un estremo. Li si biasima leggendo per atteggiamenti e pensieri disturbanti ma si prova anche una certa pietà, per le condizioni che concorrono al loro malessere. #books #bookstagram #instabook #libri #letture #letteraturagiapponese #atmosphere #mitsuyokakuta #stanzegiapponesi #Giappone

1/9/2024, 5:53:27 PM

E benvenute alle nuove kokeshi che ora vanno a fare compagnia a tutte le altre sorelline ❤️😍 #Giappone #japan #japangram #kokeshi #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday #kokeshidoll

1/7/2024, 4:43:19 PM

Sedicesimo giorno. Azzurro. Ecco infine arrivato il giorno prima della partenza. Ci siamo spostati a Kawasaki, in un hotel sulle rive del fiume Tama, vicino all'aeroporto di Haneda, che si vede appena dietro l'altra riva. Ricorda un po' la mia città, Kawasaki, con la sua zona industriale e la sua vicinanza all'acqua. Mi sembra quasi che il ritorno sia stemperato con paesaggi che accompagnano verso quelli famigliari. Intorno all'hotel solo la riva del fiume. Azzurro sotto, azzurro sopra. Quel colore che il cielo ci ha regalato per praticamente tutto il viaggio, denso, infinito. Un viaggio in cui ho sentito farsi concreta un'amicizia preziosa, in cui mi sono di nuovo innamorata ancora più a fondo e forse con maggiore umiltà e pazienza di questo paese, in cui ho ripreso a respirare, ritrovando il mio centro. Un viaggio che è stato tutt'altro che scontato, soprattutto per questioni di salute che in questi ultimi anni ci hanno fatto riconsiderare tante cose date per scontate. Sono tanto grata per questi giorni, la cui carezza mi accompagnerà a lungo. E saluto così dal Giappone anche voi, così carini da averci seguito qui sui social in questi giorni. Ci risentiamo in Italia, dove tornerò a parlare di libri, e di bei ricordi, ora appartenenti anche di questo ottavo viaggio. Ricordate sempre che sopra di noi c'è un cielo bellissimo. #Giappone #japan #japangram #japantravel #kawasaki #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

1/5/2024, 5:21:35 AM

Quindicesimo giorno. Questa mattina siamo stati al Tokiwaso Manga Museum, a Toshima, a pochi passi da Ikebukuro. Si tratta del luogo in cui, a metà degli anni Cinquanta, molti mangaka famosi come Tezuka e Ishinomori Shotaro trascorsero degli anni, vivendo insieme ad altri colleghi e lavorando. Sono ricostruite le loro stanze e gli ambienti comuni, ed è molto interessante ed emozionante pensare che qui, di fatto, nacque la concezione di manga come lo conosciamo oggi, grazie all'estro e allo scambio di idee e soluzioni grafiche e narrative di tanti autori. Poi siamo stati a Shimokitazawa, il quartiere un po' bohemién di Tokyo, molto piacevole per una passeggiata e un caffè. Di lì siamo andati a trovare i Maneki Neko che affollano il Gotokuji, tempio dove si dice nacque la leggenda del gattino che invita. Infine, un saluto a Shinjuku, tra una passeggiata a Golden Gai, nel momento in cui la notte deve ancora iniziare ad entrare lungo le sue stradine, e uno sguardo a Kabukicho e al suo iconico arco rosso, per congedarci da Tokyo. Arrivederci, entri sempre un po' più a fondo nel cuore, città magnifica di contrasti e di nostalgie di un futuro che appare già passato. #Giappone #japan #japangram #japantravel #tokyo #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

1/4/2024, 11:48:07 AM

Quattordicesimo giorno. Nella mente comincia già il tempo dei bilanci di questo viaggio, mentre il cuore non vorrebbe altro se non vivere il momento. Mettendo in equilibrio mente e cuore faccio tesoro di questi giorni, che mi fanno capire per l'ennesima volta che questa terra è speciale. Mi domandavo come avrei ritrovato il Giappone dopo più di quattro anni, se fosse cambiato. Io stessa forse temevo di essermi assuefatta ad un certo tipo di Giappone narrato e talvolta irreale che va per la maggiore. Il Giappone nel suo intimo non è cambiato, è sempre quel luogo di bellezza dalle infinite sfaccettature, e di inafferrabilità. Mi fa sempre sentire totalmente a mio agio e al tempo stesso desiderosa di saperne di più, di impegnarmi di più nella ricerca, per senso di rispetto e di meraviglia. E più affollato di turisti, questo sì, con tutte le conseguenze che la presenza di tante persone con modi diversi di intendere il viaggiare comporta. Da parte mia, credo che il viaggio non finirà mai. #Giappone #japan #japangram #japantravel #instaJapan #stanzegiapponesi #ikebukuro #tokyo

1/3/2024, 2:53:36 PM

Decimo giorno. Oggi sono sul lato giusto dello Shinkansen, quindi eccovi un servizio fotografico sul meraviglioso Fujisan, in questa limpida giornata invernale. Per quante volte lo si veda, sia in foto che dal vivo, è sempre la perfezione. Lo si può solo contemplare, e sospirare. #Giappone #japan #fuji #fujisan #picoftheday #photooftheday #stanzegiapponesi #beautifuljapan

12/30/2023, 5:12:19 AM

Nono giorno. Questa mattina siamo stati a visitare il castello di Gifu, che domina la città dall'alto del monte Kinka ed è indissolubilmente legato alla figura di Oda Nobunaga, uno dei giganti della storia del Giappone. Abbiamo preso una cabinovia che conduce sin quasi alla sommità, poi affrontato - visto l'allenamento zero e i gradini irregolari direi che il verbo è quello giusto nel nostro caso - un'ultima decina di minuti di salita a piedi per raggiungerlo. Il castello è ricostruito, e all'interno ospita un piccolo museo. La vista dall'alto del suo ultimo piano è spettacolare, direi epica. Soffiava un vento piuttosto forte, e il paesaggio sfumava in colori acquerello che suggerivano immensità. Dopo il castello, siamo scesi dal monte e abbiamo ammirato il Daibutsu di Gifu, uno dei più grandi del Giappone. Ora, di ogni Daibutsu che ho visto in questi anni di viaggi veniva detto che era il più grande, considerandone il primato perché veniva distinta la posizione o il materiale di realizzazione. A me piacciono tutti e di ognuno mi perdo sempre a contemplare il volto, provando una grande serenità. Nel pomeriggio una visitina a Tajimi, famosa per la ceramica di Mino, a circa un'ora da Gifu. Purtroppo tutto chiuso, tra probabilmente le vacanze di Capodanno e le attività cessate. Ma ne è valsa la pena anche solo per il viaggio in un piccolo treno locale a due vagoni, dal quale sto scrivendo ora, che mostra scorci di una vita fuori dai grandi centri cittadini, quel Giappone di cui talvolta nessuno sa. #Giappone #japan #japangram #japantravel #instaJapan #gifu #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/29/2023, 7:10:59 AM

Ottavo giorno - Parte seconda L'area antistante la stazione di Gifu illuminata in una fantasmagoria di sogno, sotto lo sguardo fiero della statua dorata di Oda Nobunaga. Ombrelli di carta dai mille colori, alberi su cui si sono posate cascate di diamanti, una galleria di miriadi di sfumature con una moltitudine di piccole zucche-fiaschette appese, installazione intitolata "via Lattea". E poi bambù intagliati a diventare finestre di luce per disegni eleganti, e un vagone di tram illuminato e riempito di ombrelli di carta, sopra quel che resta di un binario. La città, qui nei dintorni della stazione, ha diverse zone buie, molti negozi sono chiusi e alcuni edifici del tutto abbandonati, eppure questa notte tutto risplende, con tanto di una dolce e nostalgica musica tradizionale di sottofondo. #Giappone #japan #japangram #japantravel #gifu #gifustation #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/28/2023, 11:55:22 AM

Ottavo giorno. Da Kyoto ci trasferiamo a Gifu, la città di Oda Nobunaga. Oggi peró ci dedichiamo a Inuyama e il suo castello, tesoro nazionale, il più antico dei castelli originali ancora presenti. Il castello è piccolo e bellissimo. Dalla sua sommità, dopo una salita all'interno, senza scarpe come è d'uso nei castelli originali, sulle sue scale di legno ripidissime - le mie ginocchia ringraziano - si gode un panorama stupendo, anche se ammetto che camminare lungo il balconcino in legno che correva intorno, con un parapetto piuttosto basso, mi ha provocato qualche brivido, nonostante io non soffra di vertigini. Durante la salita sino al portone del castello si incontrano alcuni templi e santuari graziosi, tra cui il santuario Sankoinari, con i suoi caratteristici ema, le tavolette votive, a forma di cuore, per augurarsi felicità in amore. Molto carina anche la via che porta al castello, una sequenza di edifici tradizionali che vendono leccornie da passeggio, per le quali molte persone si mettevano in coda, attirate da profumi e colori. #Giappone #japan #japangram #japantravel #inuyama #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday #inuyamacastle

12/28/2023, 8:09:02 AM

Settimo giorno - Parte seconda Dato che siamo appassionati di storia, ci era venuto il pallino di andare a visitare il Mibu-dera, dove durante il periodo Bakumatsu aveva sede la famosa Shinsengumi, la "polizia" dello shogunato. Ed eccolo qui, in un pomeriggio in cui comincia a piovigginare. Semi deserto. Non potevamo farci mancare dei piccoli souvenir. La gru è un omaggio della signora tanto carina che gestiva il negozietto all'interno. Ora tra le mie stranezze posso annoverare che mi sono comprata gli adesivi della Shinsengumi, ma chi mi conosce in realtà non lo troverebbe affatto strano 😂 #Giappone #japan #japangram #japantravel #kyoto #mibu #mibudera #shinsengumi #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/27/2023, 8:49:51 AM

Settimo giorno. Mattinata trascorsa a Nagahama, nella prefettura di Shiga, sul lago Biwa. Il suo castello, piccino, legato alla figura del Taiko Toyotomi Hideyoshi, ha intorno un parco incantevole che digrada verso il lago. Gli alberi fioriti qui in primavera devono essere magnifici. I pini avevano intorno le gabbiette di bambù per proteggere i rami dal peso di eventuale neve. Poi la città stessa una sorpresa, con le vie centrali in stile tradizionale. Città silenziosa e quasi deserta, ma di una suggestione rara, meriterebbe di essere più famosa. Abbiamo visitato poi il Kayodo Figure Museum, dove ci siamo esaltati e persi tra migliaia di figure e diorami. Doveri farne un post a parte, è quasi impossibile scegliere cosa farvi vedere. Una mattinata piacevole, tra strade tranquille, edifici bellissimi e templi che paiono quasi abbandonati dalla presenza umana e pure ti osservano attenti, come si aspettassero qualcosa. #Giappone #japan #japangram #japantravel #nagahama #shiga #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/27/2023, 6:34:58 AM

Sesto giorno, parte seconda. Torniamo a Nara dopo dieci anni, la troviamo festosa di visitatori ma non così affollata come temevamo. Abbiamo visitato il Gongan-ji, il tempio più antico del Giappone, spiegano i cartelli esplicativi. Nessuna foto permessa nella sala principale e nel museo annesso che custodisce preziose statue con secoli sulle spalle. Un luogo di serenità, infuso del profumo d'incenso. Il Todaiji, poi, con il suo Grande Buddha, magnifico colosso dallo sguardo compassionevole e serio, è sempre una meraviglia da lasciare a bocca aperta. Intorno, nel parco, strilla di bambini divertiti dai cervi - anche se ho visto un cervo con piccoli corrnini appuntiti caricare di brutto e mancare per un pelo un bimbo che forse lo stava un po' troppo infastidendo. In stazione, rientrando, siamo accompagnati dal suono dello shamisen di un artista di strada. #Giappone #japan #japangram #japantravel #nara #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday #todaiji #narapark

12/26/2023, 8:40:30 AM

Quasi fine dicembre, e alberi in fiore 😳 #Giappone #japan #japangram #japantravel #nara #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/26/2023, 7:20:09 AM

Sesto giorno. Decisamente vale la pena svegliarsi un po' prima e visitare il Kiyomizudera e dintorni al mattino presto, quando ancora i gruppi di turisti non sono arrivati. Siamo giunti al tempio sulle sette e mezza, qualche persona c'era ma quando stavamo andandocene poco più di un'oretta dopo cominciava già la fiumana. Vero è che negozi e alcuni edifici religiosi sono chiusi a quell'ora, in quanto aprono più tardi. Ma l'atmosfera ripaga. Canto di uccellini tra il verde umido di felci e vegetazione fitta, Kyoto che si distende nella luce del sole che si sta alzando, il canto dell'acqua sacra che scende dal cuore della montagna. Sto amando di viaggio in viaggio sempre più questa città, che va assaporata, capita, attesa. #Giappone #japan #japangram #japantravel #kyoto #kiyomizudera #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday

12/26/2023, 3:51:40 AM

Quarto giorno. Bellezza, bellezza, bellezza. Kyoto nella luce del primo mattino, le strade vuote senza la folla di turisti. Una luce pura che mette in rilievo il legno scuro e il posarsi delicato degli edifici tradizionali l'uno sull'altro, le strade celate che raccontano qualcosa di prezioso e da custodire con cura, in una vita moderna che non dimentica mai i mille strati di tessuto della tradizione. Odore di incenso che si mescola a quello umido del fiume Kamo, nell'aria. La pagoda svetta, completa in sé stessa, vigila sull'incanto silenzioso di queste ore prima che tutto inizi. Colori accesi dei santuari, desideri che sussurrano ai rari passanti. E poi la villa di Katsura, raggiunta fuori città con la voglia di sapere, di capire cosa rapì perdutamente tanti cuori, tra cui quello di Carlo Scarpa. E te ne rendi conto sin dal primo passo portato in avanti in questo paradiso in terra. Una perfezione di armonie che mutano ad ogni angolo, gli occhi che si commuovono nell'essere riempiti di tanta delicata eleganza, dei giochi di prospettiva, della poesia che pervade ogni dettaglio. Un inno alle espressioni più belle di una cultura. Ecco, quando mi chiedono "Ancora in Giappone?" le risposte che non necessitano di parole. Per me è fascino continuo, e ogni incontro è una scoperta. #Giappone #japan #japangram #japantravel #instajapan #kyoto #katsuraimperialvilla #stanzegiapponesi #picoftheday #photooftheday #instagood

12/24/2023, 8:23:15 AM

Secondo giorno. Torniamo a Yokohama dopo esserci stati una prima volta nel 2015. Sotto un cielo azzurro che si confonde con il mare, il parco Yamashita è un giardino colmo del cinguettio di uccellini nascosti tra gli alberi. Un signore dà delle briciole di pane ai passeri che gli festeggiano intorno. Di sottofondo, il suono delle onde sulla pietra del molo, spostando in là lo sguardo l'eleganza dello skyline di Minato Mirai, con i suoi grattacieli. Ma oggi siamo qui soprattutto per vedere il meraviglioso Gundam RX78F00 della Gundam Factory Yokohama, un colosso di 18 metri che compie alcuni spettacolari movimenti. Amiamo Gundam e vederlo quasi prendere vita è un'emozione unica. E il futuro da fantascienza appare un po' più vicino nell'ammirare una macchina robotica reale, splendore dell'ingegneria, nella quale può entrare una persona per manovrare braccia, mani, torso. Infine, Chinatown, sempre gremita di gente, argini di ristoranti strabordanti cibo dall'aspetto delizioso, corse di lanterne di carta appese a dare una continua aria di festa. Al ritorno verso Tokyo, nel treno che attraversa città bagnate della luce del tramonto, immagino vite oltre gli sguardi chini su smartphone o libri, sorrido nel vedere un ragazzino dare una gomitata e borbottare alla madre che si è addormentata con la testa all'indietro e la bocca spalancata, avvertendola che sono arrivati alla loro fermata. Rifletto sui treni, su quanto siano luogo di vita, in questo paese, vene di un grande organismo del quale in questi giorni sento di fare un po' parte anch'io. #Giappone #Japan #japangram #japantravel #instajapan #yokohama #gundamfactoryokohama #gundam #yokohamachinatown #picoftheday #photooftheday #stanzegiapponesi

12/22/2023, 10:42:19 AM

Primo giorno. Giappone, mi sei mancato così tanto. Da giugno 2019 sembra passata una vita per quello che è accaduto a tutte le nostre vite, eppure ora che sono qui, che finalmente sento i tuoi profumi, i tuoi suoni, che vedo i tuoi luoghi e la tua gente, mi sembra di aver ritrovato quella parte più serena di me, che era come rimasta con il fiato sospeso senza rendersene conto. Oggi dopo un viaggio stancante come tutti i voli di durate così lunghe, iniziamo con Akihabara, che è sempre il quartiere per noi più famigliare, adatto ad accogliere la nostra stanchezza. Cielo azzurro e giallo luminoso dei gingko lungo le sue strade, negozi chiassosi e vie che celano il sacro, e angoli di una bellezza disordinata. E poi di sera Shibuya, che non vedevamo da un po', sfavillante, un quartiere che si slancia su più livelli, folle come marea nell'attraversamento pedonale forse più famoso al mondo. E la placida statua di Hachiko che riceve carezze sotto le luci che impreziosiscono rami spogli d'inverno. #Giappone #japan #japangram #japantravel #picoftheday #photooftheday #stanzegiapponesi #akihabara #shibuya #tokyo #instamood

12/21/2023, 2:42:31 PM

🌸 "La ragazza dell'altra riva"', di Mitsuyo Kakuta, traduzione di Gianluca Coci, Neri Pozza. Che cos'è quell'amicizia assoluta così tipica della giovinezza, quel sentimento inteso come comunanza di sentire, slancio verso lo stesso orizzonte, quella sensazione di poter fare tutto, senza timore, se si è insieme alla persona con cui ci si sente più a proprio agio? Può esistere o evolvere quello stato come di sogno ed esaltazione, che pare poi a distanza di anni, quando le strade si dividono, solo legato ad un periodo della vita ancora acerbo? Può aiutare a trovare il proprio senso anche come adulti davvero indipendenti e realizzati? Questi sono gli spunti di riflessione che mi ha lasciato questo romanzo, dove si intrecciano le storie di due donne. Sayoko, madre di famiglia che si sente schiacciata dalla sua apparente incapacità di imporsi e di relazionarsi con naturalezza agli altri, e Aoi, sua coetanea, imprenditrice che affronta ogni sfida con una spensieratezza che sa talvolta di incoscienza. Le due donne hanno caratteri all'opposto, eppure Sayoko, dopo aver iniziato a lavorare per Aoi nella sua confusa azienda che offre anche servizi di pulizie, sente di star dando una svolta e un senso ad una vita che le appariva come triste e frustrante, grazie al diverso modo di essere e di vivere che Aoi le mostra. Si alterna, a ritmo di un capitolo per ciascuna, alla storia di Sayoko la storia di Aoi durante la giovinezza. Una narrazione completa pian piano l'altra, una dà senso all'altra nel comprendere le protagoniste. Romanzo denso di temi profondi legati alle donne e alla loro realizzazione come persone, e legati alle relazioni umane. Coinvolgente, nostalgico e reale. #giappone #japan #books #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #letteraturagiapponese #mitsuyokakuta #neripozza #letture

12/15/2023, 7:01:09 PM

🌸 "108 rintocchi", di Yoshimura Keiko, traduzione di Laura Imai Messina, Piemme. Nella notte che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno, le campane dei templi suonano 108 rintocchi, a riecheggiare le 108 passioni di cui, secondo il buddhismo, ci si dovrebbe liberare, per raggiungere la serenità. In una piccola isola delll'arcipelago di Izu, dove ogni cosa ha ritmi lenti e dettati dall'impossibilità di collegamenti immediati, Sohara Mamoru, che vi risiede con la moglie, riesce a riparare ogni tipo di oggetto, contribuendo a mantenere viva e bella la comunità in cui ha scelto di trascorrere la propria vita. Mamoru però non si limita a riparare quanto gli viene chiesto, ma, custodendo il segreto delle proprie azioni dettate dal cuore, si occupa anche di creare piccole sorprese inaspettate, anticipando i desideri e proteggendo l'animo delle persone che di quel microcosmo sono parte essenziale. Come tutti gli isolani, impegnati nei vivaci preparativi durante i giorni che scivolano verso il Capodanno, Mamoru attende la notte della festa, che è anche la notte del suo compleanno. Attende anche l'arrivo della figlia ventenne, che rientrerà per la festività ma che sta impostando i suoi passi fuori dall'isola, in quel mondo più vasto che vuole conoscere. Ed ecco che una lettera pare fare a pezzi tutte le certezze faticosamente costruite dall'uomo, insieme al futuro sperato per la sua famiglia. Che succede dunque quando ad avere bisogno di aiuto è chi ha sempre donato sé stesso per la gioia di un benessere altrui cui sa di poter contribuire? Un romanzo dolce sull'importanza della comunità come organismo fatto di persone, che narra di ogni volto la storia, dei gesti la profondità. Ambientato in un minuscolo universo con ritmi e modi di vivere propri, duri e affascinanti, descritti in modo vivido. Si svolge in una manciata di giorni ma spazia su esistenze intere, sui ricordi e sulle passioni che, per ogni rintocco, ogni persona in attesa di valicare una soglia riconosce e cerca di perdonarsi, per andare oltre. #giappone #japan #books #bookstagram #instabook #letteraturagiapponese #108rintocchi #yoshimurakeiko #lauraimaimessina #stanzegiapponesi #piemme

12/12/2023, 5:44:49 PM

🌸 "Jisatsu no kuni", di Yu Miri, traduzione di Laura Solimando, Atmosphere. Mone ha iniziato le scuole superiori e ritiene che il meglio della vita per lei sia ormai passato. Non è riuscita ad entrare in una scuola prestigiosa, e nessuno si aspetta qualcosa da lei. La madre la ignora, concentrata sulla carriera scolastica del figlio minore. Con il padre non riesce più a comportarsi con naturalezza. Ha un gruppo di amiche che teme possano presto escluderla, condannandola all'invisibilità anche a scuola. Smarrita, persa nel ciclo continuo di una vita quotidiana fatta del susseguirsi delle fermate della Yamanote e del vociare della gente in discorsi privi di senso che non può fare a meno di sentire, Mone sa solo di non voler più continuare. E al tempo stesso non sa se davvero vuole smettere di vivere. Un romanzo che presenta molte tematiche, insieme a quella principale, ovvero la morte e il suo essere percepita come qualcosa di al contempo lontano e vicino alla vita. C'è la famiglia, che da luogo sicuro può divenire pantano di silenzi e segreti destinati a sconvolgere. C'è il mondo della scuola, che sottopone i ragazzi al dover soddisfare le aspettative per costruirsi un certo futuro, senza poter fallire un passo. C'è la solitudine di un mondo dove i rapporti tra coetanei possono ricadere da un momento all'altro nell'emarginazione o sono basati su una sottile intimidazione. Seguiamo i pensieri di Mone, i suoi sentimenti contrastanti, tra nichilismo, disillusione e malinconia per un'esistenza che le appare solo una fila di giorni pervasi da dolore e insensatezza, e qualche sprazzo di ricordi dolci e calore improvviso. Un'opera che parla a tutti, con tono pacato e commovente, nonostante la tematica e alcune parti inquietanti nella loro crudezza (come le chat di persone che cercano altre persone per non compiere da soli il gesto estremo). Particolare il riprodurre nel testo i suoni delle linee ferroviarie, dei jingle e annunci delle stazioni, i discorsi a frammenti delle persone. Rendono bene l'atmosfera straniante e ripetitiva che angoscia la protagonista. #giappone #bookstagram #books #yumiri #stanzegiapponesi #atmosphere #letture #letteraturagiapponese

12/10/2023, 9:14:34 PM

🌸 "Le delizie della signorina Ashikawa", di Takase Junko, traduzione di Anna Specchio, Marsilio. La signorina Ashikawa lavora in un'azienda di packaging. Fare carriera non pare interessarle, esce all'orario esatto senza mai trattenersi oltre, spesso lamenta malesseri che le permettono di uscire prima o entrare dopo. Non le vengono affidati compiti troppo impegnativi perché intenerisce tutti con la sua aria soave e debole. Ama cucinare piatti fatti in casa e porta sempre dolci deliziosi ai colleghi, per compensare la loro pazienza nei suoi confronti. Nitani è un suo collega, più giovane di un anno, arrivato dopo in azienda e da lei inizialmente formato. Sin dal principio ha capito che l'avrebbe scavalcata facilmente. Nitani odia perdere tempo con i rituali connessi alla preparazione e al consumo del cibo, soprattutto se in compagnia, pressato dalla sensazione di perdere il poco tempo libero dal lavoro. È attratto da Ashikawa, tanto da iniziare una relazione con lei, e al tempo stesso la detesta, in un vortice di contraddizioni che lui stesso non sa spiegarsi. Oshio è un'altra loro collega, apparentemente molto più in sintonia con Nitani, che condivide con lui anche il disprezzo per la debolezza di Ashikawa e la rabbia per la condiscendenza degli altri nei confronti della collega, tanto da arrivare a lasciarsi sfuggire di volerla tormentare in qualche modo. Un romanzo piuttosto spietato, sfaccettato a molti livelli, che descrive le problematiche e i complessi equilibri del mondo del lavoro, i diversi modi di intendere quello che è giusto in quanto a cura di sé e dedizione ai propri compiti, e la trappola di un ciclo di attività che paiono spesso prive di un vero senso e finiscono per consumare la vita vera e la gioia del sentire e gustare. Niente serenità e illuminazioni tramite il cibo e scoperta di semplici bellezze nascoste, insomma, in questo libro ci sono donne e uomini alle prese con una realtà che talvolta logora e con le proprie bassezze o il loro cercare di stare a galla. Da leggere, molto amaro, quasi uno scatto senza filtri. #giappone #japan #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #letture #letteraturagiapponese #takasejunko #marsilio

12/8/2023, 8:49:44 PM

🌸 "Tokyo Decibel", di Hitonari Tsuji, traduzione di Asuka Ozumi, Rizzoli. Arata è un ventottenne che per lavoro misura i livelli di rumore in città, per controllare se rientrino nei limiti. Solitario, amante della musica frastornante dritta nelle orecchie tappate dalle cuffie con cui ama isolarsi dagli altri, ha una ragazza molto fredda e ogni tanto suona con una band di vecchi compagni delle superiori. Poi il canto di un gallo nella Tokyo del 1996 lo rende più consapevole della varietà dei suoni della città, sino a fargli decidere di andare a "caccia" di rumori per farne una mappa sonora, per rendersi conto di tutto quel mondo presente eppure spesso non percepito che forse potrebbe dare un senso a molti aspetti della sua vita. Tra i problemi di un amico accordatore di pianoforti che lo fa riflettere sulle dissonanze e diversa percezione di armonie che costringono le persone all'incomprensione, e una donna con l'hobby per le intercettazioni telefoniche che per lavoro tiene compagnia alle persone al telefono e lo consola carnalmente, Arata cerca di portare a un qualche orizzonte il rapporto inesistente con la sua ragazza, cominciando a spiarne voci e passi. Solo per rendersi conto che l'armonia perde significato nell'essere forzata, e che nell'oceano di suoni che ci circonda può capitare di perdere il valore di alcuni. Non mi sono piaciuti i personaggi di questo romanzo, nemmeno uno. Ognuno ha dei modi direi inquietanti di relazionarsi con gli altri, o di considerare la sfera privata altrui. Alcuni atteggiamenti, soprattutto dei personaggi femminili, inoltre, mi sono sembrati inseriti quasi appositamente esagerandoli per mettere in una certa luce questo o quel personaggio e giustificare così le reazioni di altri personaggi. Ci sono dei passi descrittivi molto suggestivi, scene notturne in cui dominano ombre, suoni che suggeriscono un altrove di sogno e immensità. Ma in generale mi ha lasciato un'impressione un po' sgradevole. Forse era quello lo scopo, sottolineare una certa decadenza e dissonanza inevitabile dei rapporti umani. #giappone #books #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #letteraturagiapponese #rizzoli

12/6/2023, 7:47:35 PM

Situazione attuale "pila della vergogna" sul comodino 😅 Questi un po' per volta li vedrete qui sul profilo, quando arriverà il loro turno. E il bello è che in realtà i libri che aspettano di essere letti non sono neanche tutti qui sul comodino, ma sistemati in varie zone della casa dalle quali ogni tanto mi fanno un fischio di richiamo quando passo. E sì, ogni volta che in libreria ne prendo uno nuovo sento in sottofondo le proteste di questi in attesa, mentre i librai delle librerie che frequento tengono conto dei miei gusti e mi fanno trovare in giro sugli scaffali i libri che sanno potrei prendere, verso i quali io puntualmente mi dirigo tutta felice. E non voglio aprire il capitolo fumetti perché anche li siamo agli stessi livelli se non peggio 😂 #books #bookstagram #tsundoku #libri #libridaleggere #picoftheday #photooftheday #dailylife #lettrice #stanzegiapponesi

12/2/2023, 12:59:30 PM

Anche questo quaderno a righe mi serviva tantissimo 😇 Avevo giusto terminato un altro quaderno di diario privato ✒️📘 Sì, lo so, ho un problema con gli articoli di cartoleria e cancelleria 🐼 #stanzegiapponesi #instamood #cartoleria #picoftheday #photooftheday #giappone #diary

11/18/2023, 6:22:22 PM

🌸 "Dopo la pioggia e i sogni", di Yu Miri, traduzione di Laura Solimando, Atmosphere. Ame ha dodici anni e vive con il giovane padre, suonatore di contrabbasso e appassionato di farfalle. Tuttavia, i tempi di rientro dell'uomo da un recente viaggio a Taiwan alla ricerca di un esemplare raro, e la mancanza di notizie, cominciano a far preoccupare ed arrabbiare Ame, che lo attende a casa da sola e prosegue intanto con la sua vita quotidiana fatta di scuola, messaggini con le amiche e con il compagno che le piace. Quando il padre torna improvvisamente, Ame è felicissima, eppure si trova ben presto ad essere preda di sentimenti contrastanti. Tra la paura di essere di nuovo sola e la sensazione che ci sia qualcosa di strano nel modo in cui il padre si comporta, Ame affronta la crescita, le proprie tristezze e il senso di non appartenere del tutto alla realtà. "Dopo la pioggia e i sogni" è un romanzo bellissimo. Nel leggerlo si prova una profonda commozione, mentre si fanno strada presentimenti e si resta avvolti da un'atmosfera onirica e straniante. La pioggia, la luna, i riflessi, il buio e i silenzi dove improvvise riecheggiano musiche care alla protagonista, in un'estate di passaggio, soglia in tutti i sensi in cui una soglia può esserlo. L'opera affronta anche tematiche come il timore dell'abbandono, la solitudine dei bambini, i legami d'amore famigliare, il sentirsi fuori posto, l'indifferenza della società. Tutto amalgamato perfettamente nella narrazione. Mi è piaciuto davvero molto. Duro e dolce, commovente e inquietante. Da leggere. #giappone #japan #books #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #yumiri #atmosphere #letture #letteraturagiapponese

11/17/2023, 6:52:07 PM

"Ormai si avvicina il momento della partenza da Kyoto. Che tristezza dover fare i bagagli, dover chiudere questa incantevole parentesi. Quante persone ancora da vedere! Quante valli da esplorare! Quante cose alle quali abbandonarsi in ammirato studio! Ma non c'è tempo. Non c'è mai abbastanza tempo. Perché i Prefetti della Luna ci concedono un solo viaggio d'istruzione su questa incantevole Terra? Avere cinque, sei, dieci vite da spendere; dedicarne una ad ogni continente, ad ogni civiltà; cumulare il sapere... Inutili sogni!" 🌸"Ore Giapponesi", di Fosco Maraini, Corbaccio, Nuova edizione p. 429 Oggi festeggio 7 anni di presenza nella rete con Stanze Giapponesi, e voglio omaggiare un'opera a cui devo molto, che mi piace pensare sia stata spinta e ispirazione verso un interesse più profondo e uno sguardo diverso sul Giappone. Resta per me un ideale cui tendere, soprattutto nell'atteggiamento di amore per la continua scoperta, per il rispetto e il desiderio di abbracciare tutto, per la visione di interi universi dove il particolare racconta l'universale, per l'attenzione verso la bellezza della natura e l'affetto intelligente per l'umanità con tutte le sue espressioni. Un libro che mi accompagna da tanti anni, che ho riletto più e più volte (cosa abbastanza rara per me, riservata ai libri che amo particolarmente) e che mi riempie costantemente di stupore, ammirazione e desiderio di andare sempre oltre. Leggetelo. È un viaggio meraviglioso. #giappone #japan #oregiapponesi #foscomaraini #books #bookstagram #instabook #japanbooks #librisulgiappone #stanzegiapponesi #instamood

11/15/2023, 8:31:01 PM

🌸"Giardino di primavera", di Shibasaki Tomoka, traduzione di Roberta Lo Cascio, Atmosphere. Mentre si legge questo romanzo pare di sentire il suono più sommesso della città, quello di acque sotterranee che percorrono come vene le profondità delle strade, quello di case abbandonate che emanano soffi di vuoto, quello della solitudine di chi la città la vive, i corpi separati da pareti sottili e muri che possono facilmente essere oltrepassati con lo sguardo, mentre l'intimo rimane conchiuso come se ognuno vivesse in isole lontanissime tra loro. Sbirciamo nella vita quotidiana dei pochi inquilini rimasti di un piccolo complesso di appartamenti in una zona di Tokyo diversa dall'immagine più rilucente della città. Il caseggiato verrà presto demolito, in quel continuo mutare che vede intere zone cambiare volto nel giro di tempi relativamente brevi, e i luoghi spesso sparire per divenire altro da quanto si riconosceva. Taro, trentenne divorziato che non vuole seccature e coinvolgimenti e ripensa spesso al padre morto con una sorta di senso di irrealtà. Nishi, una mangaka che sogna da sempre la grande casa che si vede a frammenti dalla sua finestra, casa soggetto di un libro fotografico intitolato appunto 'Giardino di primavera". Solitudini che per qualche momento vengono a contatto, senza sconvolgimenti nelle rispettive vite, ma con qualche piccolo passo avanti nel comprendere le proprie malinconie. Le case, le strade, la natura, i paesaggi cittadini sono descritti con una precisione e con una delicatezza che trasmette tutta la passione dell'autrice per l'urbanistica vista come materia viva che accompagna la vita delle persone, creando ricordi e particolari modi di intendere le proprie esperienze. Un romanzo che mi ha colpita per le atmosfere, per il ruolo pari a quello dei personaggi che rivestono le abitazioni, per il senso di una realtà precaria, che pare non offrire mai un punto fermo, che va forse ricercato dentro di sé, tra i propri sogni e momenti più dolci. E per come si allarga la visuale dal particolare alle immensità. #giappone #japan #books #bookstagram #instabook #japanbooks #letteraturagiapponese #letture #stanzegiapponesi #shibasakitomoka #atmosphere

11/13/2023, 10:56:54 PM

🌸"Rainbirds" 🌸"Il mondo perfetto di Miwako Sumida" 🌸"Watersong" di Clarissa Goenawan, traduzione di Viola Di Grado, Carbonio Editore. In questi romanzi ambientati in un Giappone degli anni Novanta dalle atmosfere soffuse di solitudine e nostalgie, Clarissa Goenawan, scrittrice di Singapore nata in Indonesia, racconta di giovani la cui apparente routine viene sconvolta da perdite che rivelano tutto un carico di interrogativi cui occorre dare risposta, scoprendo nella ricerca lati nascosti delle vite altrui, e ripercorrendo per forza di cose anche la propria storia, per trovare il modo di andare avanti anche di fronte a verità che potrebbero riscrivere un presente che magari ci si illudeva soltanto fosse già determinato. Ho letto per primo, qualche mese fa, il romanzo più recente, "Watersong". Consiglio tuttavia di leggerli in ordine di pubblicazione - che è quello dell'elenco all'inizio-, perché, pur essendo tutte storie indipendenti, ci sono atmosfere, luoghi e personaggi richiamati da un libro all'altro, e si entra meglio nel mondo creato dall'autrice. Sebbene i protagonisti siano in prevalenza personaggi maschili, sono le donne con cui interagiscono ad essere a mio parere il vero punto di forza dei romanzi, e il motore della narrazione. Tutte donne che celano in sé misteri che pare di non riuscire mai del tutto a risolvere, figure femminili diversissime tra loro che paiono fluire tra le dita di coloro che vorrebbero in qualche modo trattenerle o capirle. Le atmosfere sono leggermente stranianti, crepuscolari, interviene spesso un realismo magico fatto di sogni, visioni, sensazioni, ambienti notturni o sottilmente inquietanti. Il tono è nel complesso pacato, tutto pare svolgersi con una sorta di tranquillità di fondo,, che talvolta trasmette una sensazione di immobilità da parte dei protagonisti, quasi come se loro stessi si guardassero agire al di fuori di sé, mentre tutto gli accade intorno. La lettura scorre veloce, le vicende riservano sorprese e delineano le storie un tassello alla volta, con il loro carico di dolore, mancanza e forza. Affascinanti e onirici. #japan #giappone #bookstagram #stanzegiapponesi #letture #clarissagoenawan #carbonioeditore

11/7/2023, 11:00:38 PM

🌸 "Il Giappone a colori", di Laura Imai Messina, illustrato da Barbara Baldi, Einaudi. È un oceano in cui perdersi, quello dei colori tradizionali del Giappone, dove variazioni minime celano un ramificarsi di storie che potrebbero richiedere una vita intera per essere riscoperte e narrate, In questo saggio che ha richiesto un lungo e intenso dedicarsi a studio, ricerca e scrittura in grado di poter trasmettere le complessità di un mondo, @lauraimaimessina sceglie tre colori: grigio, bianco, nero. Ognuno di questi viene raccontato nei suoi significati e usi, e ognuno si suddivide in rivoli di sfumature e variazioni che divengono fiumi, sino a che i colori pare quasi di averli percorsi tutti. Si intrecciano, alle vicende storiche e culturali che videro nascere un certo colore, anche le vicende personali dell'autrice, il suo sentire, le sue riflessioni e il suo percorso di ricerca su un argomento così vasto da intimorire. Uno studio che si lega quindi all'esperienza, ad un rendersi conto della profondità di quanto è sempre stato parte della vita quotidiana e del suo svolgersi. Sono le parole a spiegare i colori, la scelta di un kanji o di una lettura particolare del kanji ad accompagnare verso altre storie, mentre le belle illustrazioni che incontriamo durante la lettura danno forma con delicatezza alle immagini evocate dal testo. Non aspettatevi palette o liste: questa è una collezione di suggestioni dalle quali nascono domande, che diventano poi ricerca. È un raccontare i colori che spinge a cercarli, a riconoscerli poi per averne prima sentita la storia alla loro base. E dopo la lettura non si potrà più fare a meno di vederli, o di porsi ulteriori domande. È un viaggio in cui scopriamo con stupore continuo quanto possa esservi dietro un colore: dell'importanza dei topi, dei viaggi del giglio, del colore amato dalle geisha, della bellezza dell'ombra, dei bianchi innumerevoli delle vesti nuziali, dei colori che non si potevano dire perché legati al dolore, di denti anneriti ad arte. E moltissimo altro, in questa conversazione entusiasta e piena di cura. #giappone #japan #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #letture #lauraimaimessina #einaudi

11/4/2023, 5:14:22 PM

🌸 "Due sorelle", di Kanehara Hitomi, traduzione di Alessandro Clementi degli Albizzi, Atmosphere. Riu e An sono due sorelle che vivono sole, in seguito alla morte della madre e alla mancanza del padre. Non potrebbero essere più diverse, per aspetto e carattere. Coscienziosa, assennata e un po' anonima Riu, la maggiore, che è appena tornata da un'esperienza in Malesia e ha sempre gestito ogni aspetto pratico della famiglia. Irresponsabile, superficiale e bellissima An, che trascorre le giornate saltando la scuola e lasciandosi e rimettendosi con il suo ragazzo, scapestrato e affetto da infedeltà cronica. Le due ragazze, legate tra loro da un rapporto che è al tempo stesso bisogno di colmare vuoti, amore e talvolta una sorta di ripulsa frammista a incomprensione, mantengono un segreto, ovvero le esatte circostanze della morte della madre. Proprio la figura della madre influenza le loro vite: scrittrice incapace di relazionarsi con i propri affetti, indifferente e persa nel proprio mondo letterario, ha causato nelle figlie ferite insanabili, che le due ragazze tentano di lenire con il loro vivere giorno dopo giorno in modo un po' maldestro, entrambe non a proprio agio nella società. Le voci delle due sorelle si alternano nella narrazione, e pian piano si delinea un quadro sempre più straniante: i ricordi differiscono, il sentire pare ribaltarsi. Dal patrimonio di esperienze comuni risultati diversi paiono essere stati selezionati dalle due giovani. Questo insieme di ricordi, esperienze ed emozioni vissute e condivise è evocato dal titolo originale, "Cloud Girl". Dov'è la realtà, dove la verità, se ognuno sceglie cosa ricordare e come, prendendolo e mutandolo secondo le proprie necessità da questo patrimonio di dati condivisi (il cloud)? Un romanzo schietto ed aspro nei toni, vivido nel rendere i personaggi e le loro contraddizioni e problematiche, le loro difficoltà nel trovare il proprio senso e posto nel mondo, il loro rendersi conto che lo stesso vivere, amare ed esprimere sé stessi porta inevitabilmente a ferire e ferirsi. #giappone #japan #books #bookstagram #instabook #japanbooks #letteraturagiapponese #letture #stanzegiapponesi #atmosphere

11/1/2023, 10:01:26 PM

🌸 "Ventiquattro occhi", di Tsuboi Sakae, traduzione di Anita Luna Banchero, Atmosphere. I ventiquattro occhi sono quelli dei dodici bambini che la giovane maestra Oishi Hisako si vede affidare, durante quella che dovrebbe essere un'esperienza di passaggio nelle prime classi delle elementari presso la parte più svantaggiata di Shodoshima, isola del Mare Interno, prima di poter passare ad insegnare presso una sede principale. La maestra, che arriva in bicicletta e veste all'occidentale, crea qualche perplessità negli abitanti del villaggio, dove il tempo pare essersi fermato. Anche le sue idee, che potrebbero apparire sovversive in un paese in cui sempre più a fondo impregnano la società il militarismo e gli ideali di un certo tipo di amor patrio, creano agitazione tra coloro che le stanno intorno. Seguiremo l'evolversi degli anni prima e dopo la guerra attraverso le conseguenze che questa ha portato concretamente e dolorosamente nelle semplici vite quotidiane degli abitanti di un luogo che pare lontano dai clamori dei grandi centri: eppure, la guerra divora tutto. Dei ventiquattro occhi non tutti torneranno a restituire lo sguardo alla maestra, e in coloro che sono rimasti la luce di anni in cui era viva la speranza in un futuro migliore, o anche solo sereno, sarà irrimediabilmente cambiata. Un romanzo molto famoso in patria trasposto più volte in diversi media. Ero curiosa di leggerlo proprio perché qualche tempo fa ho visto un film del 1954 che ne è stato tratto, di Keisuke Kinoshita. Più che per il valore letterario, è un'opera importante per il messaggio di pace, non gridato ma dolcemente auspicato, e per la testimonianza di come i moti della storia colpiscano e influenzino ogni essere umano. #giappone #japan #stanzegiapponesi #books #bookstagram #instabook #letteraturagiapponese #atmospherelibri

10/27/2023, 1:51:19 PM

🌸 "Colori proibiti", di Yukio Mishima, traduzione di Maria Gioia Vienna, Feltrinelli. In questo romanzo di Yukio Mishima seguiamo i tormenti di Shunsuke, un vecchio scrittore all'apice della carriera che si è sempre ritenuto disprezzato e tradito dal mondo femminile per la propria bruttezza. Questi sceglie di vendicarsi delle donne che lo hanno ferito, spingendo a comportamenti atti a provocare in loro dilemmi e insicurezze un giovane, Yuichi, dotato di una bellezza perfetta che lo rende irresistibile. Yuichi, che non è attratto dalle donne e cerca di celare agli occhi della società la propria passione per gli uomini, nonostante la freddezza e il narcisismo si trova ben presto preda dei dubbi e di sentimenti contrastanti, tra i quali la ribellione che nasce dal desiderio di essere "reale", e non una sorta di opera d'arte mossa dai piani dello scrittore che a sua volta, stanco di essere noto per il suo scrivere di ideali quasi privi di carne, lo usa come per provare a sé stesso di poter agire concretamente sul mondo tramite forti passioni. L'opera è molto densa di riflessioni sull'arte come creazione e come tensione tra interiorità ed esteriorità dell'artista, sul rapporto tra reale e ideale, sul desiderio e la sensualità espressa e inespressa, sui rapporti tra uomini e donne e su tutto quel mondo, ancora lasciato in penombra, dove la sessualità ha molte altre sfumature. Un romanzo che ho trovato molto complesso, spesso lento nel narrare perché si sofferma sulle molte elucubrazioni e sensazioni dei protagonisti. Le atmosfere sono decadenti e affascinanti, importanti anche per il loro essere ritratto di un'epoca incerta e crepuscolare come quella del dopoguerra. Proprio le atmosfere le ho trovate forse la caratteristica migliore del romanzo, per i miei gusti. I personaggi sono in generale abbastanza insopportabili, per una sorta di crudele indolenza e varie forme di egoismo comune un po' a tutti, tuttavia sono decisamente coerenti con tutto l'impianto del romanzo e con le suggestioni e questioni che questo svolge ed esprime. #giappone #japan #libri #books #bookstagram #instabook #stanzegiapponesi #mishimayukio #letteraturagiapponese

10/25/2023, 9:39:00 PM