Foto inquadrate male ma eravamo troppo impegnati a protestare(!) e festeggiare il 25 aprile con un isolato giorno di sole ☀️ #25aprile #oltre100mila #milano #liberazione #ilariasalis #freepalestine #giulioregeni #nowar #stopfascism #stopracism #stopcolonialism #nocolonialism #faccioungestoemanifesto
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Sul suo volto tutto il male del mondo! Verità e giustizia per Giulio Regeni! Noi non dimentichiamo! Giulio siamo noi! #veritapergiulioregeni #giustiziapergiulioregeni #noinondimentichiamo #giuliofacose #giulioregeni #dirittiumaniviolati #stoptorture #veritaegiustiziapergiulio #giuliosiamonoi
Cinque giorni fa ho prenotato una visita al museo della Liberazione per portarci una classe terza scientifico. Li vedo disporsi in più stanze con guide diverse, leggere le iscrizioni oltre i vetri delle angustie (ex) celle, concentrarsi su elementi persino secondari, piangere alla narrazione dell'eccidio di La Storta, fare foto che non potranno (c'è un divieto) utilizzare sui social ma che ritengono di portare in questa loro esperienza. Anche coloro che non sono persuasi dalle interpretazioni storiche proposte dalle colleghe storiche dell'Anpi si "dialettizzano" criticamente e attivamente. Sono molto più che disciplinati: sono curiosi, "sensibili alle foglie", hanno livelli di attenzione invidiabili e sorprendenti. Sono quasi commosso, vorrei filmarli per rendere chiaro a tutti cosa significa "esportare" la didattica fuori da mura anguste , oltre i banchi costringenti , all'interno di un percorso emotivamente e storicamente stimolante. Sono uscito di lì pensando a quanto resta ancora da fare per costruire progressivi e nuovi percorsi di liberazione, a quante strade e a quanti sentieri. Ma ho anche pensato che cambiare il mondo si può. E che forse qualcuno è già pronto per provarci davvero. #25aprile #festadellaliberazione #scuola #giulioregeni #maurobiani #me #cambiare #il #mondo
La madre di Giulio Regeni lo definì “il dolore per tutto il male del mondo”. Parlano le immagini. La devastazione delle torture che gli hanno inflitto è talmente sconvolgente che ieri pomeriggio, durante l’esibizione delle fotografie dell’autopsia al processo, l’udienza si è svolta a porte chiuse. E i genitori di Giulio, Claudio e Paola Regeni, hanno abbandonato palazzo di giustizia. Avete una morte sulla coscienza. Leggi l’articolo completo sul sito, trovi il link in bio e nelle storie. #giulioregeni #morte #medico #egitto #tortura
99 mesi fa il sequestro di Giulio, da quel 25 gennaio, per 9 giorni, tutto il male del mondo su di lui. Noi siamo qui, un popolo giallo che abbraccia Claudio, Paola, Alessandra. Camminiamo accanto a loro nelle tappe di un processo doloroso, verso #veritaegiustiziaperGiulio. #25aprile #Regeni #GiulioRegeni
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Posted @withregram • @possibileit Verità e giustizia per Giulio Regeni. #giulioregeni
Giulio Regeni: Le Atroci Torture e il Processo in Egitto: Il ricercatore Giulio Regeni è stato rapito, torturato e ucciso in Egitto nel 2016. Durante il processo, dettagli sulle torture e le indagini mediche sono emerse, con accuse contro agenti egiziani. The post Giulio Regeni: Le Atroci Torture e il Processo in Egitto appeared first on News Post X. #Cronaca #Egitto #GiulioRegeni
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Verità e giustizia per Giulio Regeni. #giulioregeni
Chi ha detto che i giovani sono indifferenti e non escono di casa, forse, non ha incontrato i tantissimi giovani che in queste settimane affollano le università per dire la loro contro il genocidio in atto a Gaza. E, di sicuro, non ha guardato negli occhi gli studenti del liceo Tito Lucrezio Caro di Roma che questa mattina hanno partecipato al presidio in piazzale Clodio per contribuire alla scorta mediatica del processo agli assassini di Giulio Regeni. Con loro avevano il libro “Giulio fa cose” e hanno letto alcuni passaggi. I ragazzi hanno aderito all’invito di Articolo 21, presente come ad ogni udienza in quella piazza con una delegazione guidata dal coordinatore dei presidi Giuseppe Giulietti, e del popolo giallo. Le studentesse e gli studenti del Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma erano accompagnati dalla dirigente scolastica Anna Proietti; hanno accolto i genitori di Giulio Regeni e l’avvocata Ballerini a Piazzale Clodio. Tanta emozione ma anche tanta determinazione per le ragazze e i ragazzi che hanno letto alcuni passi del libro “Giulio fa cose” (Ed. Feltrinelli). “Sul suo viso tutto il male del mondo” ha letto Anita, alunna della quinta superiore. L’emozione e la gratitudine sul volto e nelle parole di Paola e Claudio per questo gesto di affetto da parte di ragazzi così giovani eppure già cosi impegnati. Il loro Liceo ha dedicato a Giulio una panchina gialla in Piazza Grecia e lo scorso marzo, nel trentennale dell’agguato a Mogadiscio, è stato inaugurato con una bellissima cerimonia, il murale di Alessandra Chicarella dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. La cronaca dell’udienza odierna non puó che indurre a una riflessione sullo stato della giustizia italiana. Inutilizzabile l’impianto di fonoregistrazione dell’Aula Occorsio (pare per un contratto di manutenzione scaduto), il processo è stato spostato in un’altra – piccolissima – aula con grande ritardo e sommo disagio. Alle 11:15 l’udienza viene di nuovo spostata in Aula Occorsio. #giulioregeni #veritapergiulioregeni #scortamediatica #giuliofacose #processoregeni #titolucreziocaro #piazzaleclodio #articolo21
Verità e giustizia per Giulio Regeni. #giulioregeni
Quando venne effettuata l'autopsia, vennero evidenziate sul corpo di Giulio segni comuni a "quasi tutte le torture messe in atto in Egitto e descritte, tra cui pugni, calci, uso di mazze, bruciature. Gli accertamenti medico-legali compiuti in Egitto sono stati sotto lo standard minimo e quello che loro descrivono non è compatibile con ciò che abbiamo riscontrato noi. Gli accertamenti medico legali in Egitto sono stati incompleti e poco approfonditi". Così Vittorio Fineschi, l'anatomopatologo docente e specialista in medicina legale consulente della procura di Roma, durante la quinta udienza, in corso in queste ore, del processo sull'omicidio di Giulio Regeni, ucciso in Egitto nel 2016, che vede imputati i quattro 007 egiziani. "L'Egitto - ha proseguito - nel corso degli anni ha pubblicato due lavori scientifici sulla tortura, di cui uno relativo a 140 casi con l'elenco delle modalità delle torture poste in essere sui viventi, come persone arrestate e poi torturate anche con trascinamento del corpo, mazze, ammanettamento di polsi e caviglie, bruciature. In un'altra pubblicazione ossia uno studio retrospettivo relativo a 367 casi di torture, avvenute negli anni 2009 e 2010 in Egitto, vengono riportate moltissime modalità di tortura che poi sono state riscontrate anche sul corpo di Giulio Regeni, ad esempio le bastonate sui piedi fino alla frattura di tutte le ossa". Dai dati emersi, la morte di Giulio Regeni va "stimata tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio del 2016. Il nostro lavoro ha portato ad una stima della morte a 124 ore prima del prelievo quindi risalirebbe al periodo compreso tra le 22 del 31 gennaio e le 22 del 2 febbraio. Tutti gli accertamenti tossicologici hanno dato esito negativo sia sull'uso da parte di Giulio di droghe e farmaci sia sulla somministrazione di sostanze tossiche e velenose". Così in aula il tossicologo forense, Marcello Chiarotti, consulente della Procura. Il consulente, che partecipò all'autopsia insieme a Fineschi il 6 febbraio del 2016 effettuò l'esame del potassio intraoculare per stimare la collocazione temporale della morte. #GiulioRegeni
Cronaca - Caso Regeni, l’avvocato: “Oggi verrà raccontato tutto il male fatto a Giulio” Leggi qui ➡️ Link in Bio #news #pubblicanow #roma #cronaca #giulioregeni
Siamo a Piazzale Clodio per l’udienza del processo ai presunti aguzzini di Giulio Regeni. Oggi sono presenti studentesse e studenti del Liceo Tito Lucrezio Caro. #scortamediatica #giulioregeni #processoregeni #articolo21 #giuliosiamonoi #veritapergiulioregeni #veritaegiustiziapergiulio
L'uomo a destra è un dittatore che da anni copre, difende strenuamente, sostiene e aiuta gli assassini che hanno torturato, seviziato fino a renderlo irriconoscibile agli occhi della madre e infine ucciso un nostro connazionale, Giulio Regeni, negando al nostro Paese un briciolo di giustizia. La donna a sinistra si chiama Meloni ed è la Presidente del Consiglio che da anni va dicendo di essere una grande patriota, ma stringe la mano a chi umilia l'Italia sbeffeggiando la nostra giustizia e addirittura media per fargli avere 7 miliardi di euro, che per inciso sono in parte anche nostri e - paradossalmente - persino della famiglia di Giulio, dato che sono soldi di tutti gli europei. Ancora una volta complimenti alla coerenza.È indecente, stringere rapporti finanziari e no, con un ditatore come questo signore, si fa per dire, che non ha mai voluto consegnare gli assassini di #GiulioRegeni Indecente e orribile!Ancora una dimostrazione che la Meloni, non sa cosa significa dignità e rispetto per gli italiani vittime delle dittature. Se avesse avuto un pò di dignità ed un minimo di rispetto per i i genitori e per Regeni. Non si sarebbe fatta fotografare insieme ad Abdel Fattah al-Sisi.La #ServaNATO sta inquinando i cieli con tutti i viaggi a vuoto che fa!Con i dittatori.!!!
In Aula alla Corte d’Assisi di Roma ieri la testimonianza di Maurizio Massari, ex-ambasciatore al Cairo nel 2016, nel processo Regeni. I genitori di Giulio sono usciti dall’aula durante il racconto del ritrovamento del suo corpo con i segni evidenti delle torture subite prima di essere ucciso, una testimonianza che inchioda i 4 egiziani della National Security nei confronti dei quali la Procura contesta lesioni personali aggravate, omicidio aggravato e sequestro di persona aggravato. L’omicidio di Giulio Regeni e ora finalmente il processo è per noi tutti che ascoltiamo i particolari feroci del suo assassinio un monito per continuare a sostenere i suoi genitori perchè sia fatta giustizia. In Egitto si continua a azzerare il dissenso politico e le voci indipendenti degli attivisti dei diritti umani. La nostra battaglia è anche per quelli che sono nelle prigioni alla mercè di un potere dittatoriale, come Patrick Zaki ha ricordato nell’incontro al Senato “Per la tutela del dissenso” il 15 aprile scorso. Il governo italiano fa affari con l’Egitto, ci sono accordi con l’Eni sul gas, Leonardo e Fincantieri sono in prima fila per le commesse belliche e poi c’è la grande questione dei migranti. Quindi pensare di poter bloccare i rapporti economici con Il Cairo è del tutto irrealistico. Ma sostenere chi si batte per i diritti umani e richiedere verità e giustizia è possibile. #napolitics #italy #politics #egypt #giulioregeni #giuliosiamonoi #alsisi #patrickzaki #peacekeeper #europe #governomeloni #giorgiameloni #maggioranza #fdi #governo #lega #salvini #forzaitalia #tajani #berlusconi #pd #ellyschlein #elly #m5s #conte #partitodemocratico #propagandalive #propaganda #opposizione #humanrights
Maurizio Massari, ex ambasciatore italiano a Il Cairo, racconta la terribile scoperta delle torture subite da Giulio Regeni, ricercatore friulano tragicamente deceduto. Gli ematomi e le fratture sono solo una parte degli indicibili tormenti ai quali fu sottoposto Regeni a causa della sua attività di ricerca, che pare abbia sollevato sospetti fra le autorità egiziane. . . . . . . . . #GiulioRegeni #MaurizioMassari #AmbasciatoreItaliano #RicercatoreFriulano #Tormenti #Evidenze #Torture #Fratture #Ematomi #DirittoallaVerità #AbusiDiPotere #GiustiziaPerRegeni #IlCairo #Ricerca #Attivismo #HumanRights #DifesaDirittiUmani #Egitto #VeritàPerGiulio #RicordovaRegeni #BastaImpunità (Questo contenuto è assistito dalla nostra AI, può variare rispetto all'originale. Visita il sito per la dichiarazione accurata.)
L'intento che mi sono prefisso con l'apertura di questa pagina è di consigliare libri, ma non libri qualunque. Libri necessari. Per questo non posso che esordire con una storia che mi sta particolarmente a cuore, sulla quale non possiamo permetterci di spegnere i riflettori. Per Paola, Claudio, Irene, Alessandra. Per Giulio. Non siete soli. Dal vostro amichevole libraio di quartiere, buona lettura e buon mercoledì. #giulioregeni #veritàpergiulioregeni #giustiziapergiulioregeni #giuliosiamonoi #giuliofacose #humanrights #dirittiumani #amnestyinternational #feltrinelli #unamichevolelibraiodiquartiere #yourfriendlyneighborhoodbookseller #libri #books #bookstagram #booklover #bookseller #readabook #goodreads #happinessonlyrealwhenshared #thestorieswelovebestdoliveinusforever
Quella del 16 Aprile è stata una udienza chiave nel processo per la morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano sequestrato e ucciso a Il Cairo nel febbraio di otto anni fa. Questa mattina Articolo 21 era presente a piazzale Clodio come ha fatto per ogni passaggio giudiziario di questa lunga storia. Nell’udienza odierna davanti alla Corte d’Assise di Roma è stato sentito un teste importante, l’ex ambasciatore italiano al Cairo, Maurizio Massari. "Mi recai personalmente nell'obitorio dove era tenuto il corpo di Giulio - ha affermato rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Sergio Colaiocco -. Erano evidenti segni di torture, dei colpi ricevuti su tutto il corpo con ematomi e segni di fratture e tagli". La notizia del ritrovamento del corpo gli fu comunicata il 3 febbraio dal viceministro degli esteri egiziano. Le dichiarazioni dell'Avv. Alessandra Ballerini al termine dell'udienza: “Abbiamo cominciato a ricostruire il contesto del regime egiziano nei giorni in cui Giulio è stato sequestrato, torturato ed ucciso. Grazie alla testimonianza dell’ambasciatore Massari abbiamo ricostruito il periodo tragico dal 25 gennaio del 2016, giorno della sua scomparsa, fino al ritrovamento del corpo ed ai depistaggi successivi. È stato molto faticoso e doloroso stare in questa aula e ascoltare quelle parole. I genitori di Giulio sono usciti dall’aula perché non volevo che sentissero la descrizione del corpo di Giulio”. #giulioregeni #veritàpergiulioregeni #veritàegiustiziapergiulio #processoregeni #piazzaleclodio #egitto #alsisi
Maurizio Massari, ex ambasciatore italiano al Cairo e testimone nel processo per l'uccisione di Giulio Regeni, parla dei tragici maltrattamenti subiti dal ricercatore italiano in Egitto. Descrive come il corpo di Regeni mostrasse segni evidenti di torture, tra cui ematomi, fratture e tagli. . . . . . . . . #MaurizioMassari #GiulioRegeni #VeritàPerGiulio #GiustiziaPerGiulio #AmbasciatoreItaliano #Maltrattamenti #Tortura #Ematomi #Fratture #Tagli #Egitto #Cairo #Italia #DirittiUmani #Ingiustizia #Coraggio #Ricercatori #BastaTorture #BastaViolenza #Testimone (Questo contenuto è assistito dalla nostra AI, può variare rispetto all'originale. Visita il sito per la dichiarazione accurata.)
Martedì 16 aprile ci ritroveremo di nuovo alle 9, con il popolo giallo, davanti al tribunale di Roma, in piazzale Clodio per abbracciare la famiglia Regeni e la loro legale Alessandra Ballerini, prima della nuova udienza. Così sarà sino a quando non ci saranno verità e giustizia. #veritapergiulioregeni #giulioregeni #giuliosiamonoi #processoregeni #scortamediatica
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Mentre migliaia di persone vengono massacrate in infami guerre di supremazia etnico-nazionalista, in spregio al diritto internazionale e all'Umanità... ecco il secondo brano del mio nuovo disco. While thousands of people are massacred in infamous wars of ethno-nationalist supremacy, in contempt of international law and humanity... here is the second song of my new album. Mientras miles de personas son masacradas en infames guerras de supremacía etno-nacionalista, en desacato al derecho internacional y a la humanidad... aquí está la segunda canción de mi nuevo álbum. Enquanto milhares de pessoas são massacradas em infames guerras de supremacia étnico-nacionalista, em desrespeito ao direito internacional e à humanidade... aqui está a segunda música do meu novo álbum. Alors que des milliers de personnes sont massacrées dans infâmes guerres de suprématie ethnico-nationaliste, au mépris du droit international et de l'humanité... voici la deuxième chanson de mon nouvel album. #StopWars #FreePalestine #antifascista #NoTav #IlariaSalisLibera #UnblockCuba #FreeAssange #FreeOcalan #FreeMumia #NiUnaMenos #MahsaAmini #GiulioRegeni #stopIsraeliTerrorism #NATOandPutinGoHome #StopTheGenocideOfPalestinians #blacklivesmatter #insorgiamo https://youtu.be/GyrP5NakO8c?feature=shared
Mentre migliaia di persone vengono massacrate in infami guerre di supremazia etnico-nazionalista, in spregio al diritto internazionale e all'Umanità... ecco il primo brano del mio nuovo disco. While thousands of people are massacred in infamous wars of ethno-nationalist supremacy, in contempt of international law and humanity... here is the first song of my new album. Mientras miles de personas son masacradas en infames guerras de supremacía etno-nacionalista, en desacato al derecho internacional y a la humanidad... aquí está la primera canción de mi nuevo álbum. Enquanto milhares de pessoas são massacradas em infames guerras de supremacia étnico-nacionalista, em desrespeito ao direito internacional e à humanidade... aqui está a primeira música do meu novo álbum. Alors que des milliers de personnes sont massacrées dans infâmes guerres de suprématie ethnico-nationaliste, au mépris du droit international et de l'humanité... voici la première chanson de mon nouvel album. #StopWars #FreePalestine #antifascista #NoTav #IlariaSalisLibera #UnblockCuba #FreeAssange #FreeOcalan #FreeMumia #NiUnaMenos #MahsaAmini #GiulioRegeni #stopIsraeliTerrorism #NATOandPutinGoHome #StopTheGenocideOfPalestinians #blacklivesmatter #insorgiamo https://youtu.be/0WkRKf0afmw?feature=shared
Giulio Regeni: Il Processo per la Verità: Il padre di Giulio Regeni testimonia nel processo contro 4 agenti egiziani per il rapimento e omicidio del figlio. L'impegno italiano per risposte dall'Egitto. The post Giulio Regeni: Il Processo per la Verità appeared first on News Post X. #Cronaca #Egitto #GiulioRegeni
Giulio Regeni: "La sua grande passione era lo studio, non è mai stato alle dipendenze di autorità italiane, inglesi ed egiziane. Né ci ha mai collaborato". La testimonianza del padre Claudio all’udienza di oggi al processo a quattro agenti dei servizi segreti egiziani, accusati di aver sequestrato e ucciso il ricercatore nel 2016. "Il suo sogno era rendersi indipendente e trovare un lavoro che valorizzasse le sue capacità. Era appassionato di materie umanistiche, parlava bene l'inglese, l'arabo, il tedesco e stava studiando anche il francese. Fin da piccolo ha viaggiato con noi intorno al mondo”. #giulioregeni #giustizia #chilhavisto #9aprile
“La persona che ha tradito Giulio è stato il sindacalista (Mohamed Abdallah, ndr). Questo aveva amareggiato la docente della American University del Cairo dove mio figlio collaborava” ha rivelato Claudio Regeni, papà di Giulio, ascoltato in aula nel processo in corso davanti alla I Corte di Assise di Roma, procedimento in cui sono sotto accusa quattro 007 egiziani per l’uccisione del ricercatore friulano rapito, torturato e ritrovato cadavere in Egitto nel gennaio-febbraio 2016. Oggi gli inquirenti hanno depositato la registrazione audio del colloquio avvenuto nel dicembre 2016 tra i genitori del ragazzo e la docente, che era il suo contatto al Cairo. “Lei aveva una ottima opinione di Giulio, era molto amareggiata di quanto avvenuto” ha detto Claudio Regeni. Nel corso della mattinata, durante l’udienza, è stata ripercorsa l’intera vicenda umana di Giulio, dall'infanzia nella natia Fiumicello, "un paese non lontano da Aquileia e Grado", all’iter di studio. Leggi l'articolo completo su RaiNews.it #GiulioRegeni
Roma: #udienza decisiva nel #processo per l’ #omicidio di #GiulioRegeni
Roma: #udienza decisiva nel #processo per l’ #omicidio di #GiulioRegeni
Anni di lutto, attesa, ricerca incessante della giustizia. Si apre una nuova udienza a Roma per il processo agli agenti dei servizi segreti egiziani, accusati di aver rapito, torturato e ucciso il ricercatore Giulio Regeni, nel 2016 a Il Cairo. La giornata di oggi, 9 aprile 2024, è significativa per la tanto attesa deposizione del padre dello studioso friulano, Claudio Regeni. Si attende, fuori dalla Città Giudiziaria a piazzale Clodio, che cominci l’udienza. Ogni momento diventa prezioso per le tappe del processo sull’omicidio di Regeni, se si considera che l’ostilità del regime egiziano, guidato da Abdel Fattah al-Sisi, aveva bloccato il procedimento per anni, senza fornire all’Italia i dati per poter rintracciare gli imputati. La prima vera svolta è arrivata nel settembre 2023, quando la Corte Costituzionale ha autorizzato finalmente l’apertura del procedimento anche in assenza degli imputati. 📌Segui la diretta del processo aprendo il link nelle storie #Tag24 #giulioregeni #padre #udienza
Un piccolo gesto... per ricordare Giulio Regeni... #giulioregeni #racconti #lasentinelladellinfinito #antifascismo #resistenza
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One month ago...🏖☀️❤️ #egito #sharm #temple #barrieracorallina #archaeology #deserto #ancient #italia #africa #piramidi #photography #archeologia #dirittiumani #museum #humanrights #love #sinai #giulioregeni #vacanze #archeology #patrickzaki #museoegizio #amnesty #civilization #news #politica #photooftheday #viaggi #verit #sea
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STOP ARMI LEGGERE ALL’EGITTO Mercoledì siamo stati alla Camera dei Deputati per presentare la nostra mozione contro l’invio di armi leggere all’Egitto. Mentre Meloni e altri leader europei staccano assegni miliardari al regime di Al - Sisi, la risoluzione scritta dai @gdmilano_ con @lia.quartapelle chiederà di non vendere più le nostre armi a questo Paese. Forse Meloni non aveva bene in mente chi avesse di fronte la scorsa domenica: le stesse autorità che vogliono impedire di celebrare il processo su Giulio Regeni e che ogni giorno massacrano i diritti del popolo egiziano. Ecco la differenza fra limitarsi alle parole e agire con fatti concreti. Un grosso grazie va anche a @l_boldrini e @nicolafratoianni per aver sostenuto la proposta, così come alla Segreteria @ellyesse e a @benedettodellavedova. Infine a @egypt.wide e alla mia straordinaria comunità: i Giovani democratici di Milano metropolitana. #giulioregeni #noarmiegitto #bastaarmiegitto
STOP ALL’EXPORT DI ARMI LEGGERE ALL’EGITTO Ieri, siamo stati alla Camera dei Deputati per presentare la nostra mozione contro l’export di armi leggere in Egitto. Mentre Meloni si reca al Cairo con altri premier europei per staccare assegni da sette miliardi al regime di Al - Sisi, noi ci siamo chiesti cosa vorremmo fosse il nostro Paese. La Premier, stringendo quegli accordi, si è dimenticata chi avesse di fronte. L’Egitto è governato da quegli stessi uomini che vogliono impedire di tenere il processo su Giulio Regeni: se la protezione dei cittadini italiani viene posta come valore fondamentale, stringere accordi da miliardi ed esportare armi per milioni significa proteggere solo a parole. La risoluzione che abbiamo presentato alla Camera, frutto di un lavoro comune con @lia.quartapelle, chiede al Governo di fermare la fornitura di armi di piccolo calibro all’Egitto. Come diceva Kofi Annan, ex segretario delle Nazioni Unite, "Le armi leggere sono le vere armi di distruzione di massa". Il nostro obiettivo è semplice: non dimenticare Giulio, non dimenticare le sparizioni forzate e gli omicidi che ogni giorno vengono compiuti dal regime egiziano. Per Giulio, per chi non ha voce. #gdmilano #giovani #milano #gd #giovanidemocratici #action #politichegiovanili #studenti #giovanidemocraticimilano #politica #stoparmiallegitto #stoparmiegitto #egitto #giulioregeni
⚙️🧡ACCORDO ITALIA-UE-EGITTO:COS’È SUCCESSO?⚙️🧡 📍 Giorgia Meloni è volata a Il Cairo con Ursula Von Der Leyen, il presidente di Cipro e i primi ministri di Grecia, Belgio e Austria per incontrare il presidente egiziano Al-Sisi. Scopo dell’incontro p la firma di un accordo secondo cui l’Europa dovrà fornire, entro il 2027, circa 7,4 miliardi di euro in aiuti, di cui una parte, 200 milioni, saranno dati a fondo perduto per la gestione dei migranti. 📊 Si tratta dell’accordo più sostanzioso in termini economici mai firmato dalla Ue: si superano infatti di gran lunga gli 1,2 miliardi dati alla Tunisia e i 200 milioni alla Mauritania, e anche il campo di azione si allarga. Ben 5 miliardi, infatti saranno dedicati all’economia egiziana per le energie rinnovabili, l’agricoltura e la sicurezza idrica e alimentare, oltre all’industrializzazione e alle infrastrutture. 📌 Le critiche sono piovute da più fronti. La Ue è stata accusata di fare accordi con paesi criminali che violano i diritti umani dei migranti solo per non voler gestire il problema in maniera seria, mentre Giorgia Meloni è stata attaccata per non aver sollevato la questione Giulio Regeni, dal momento che l’Egitto continua a insabbiare le indagini. Autore: @andreapotossi Edit: @antoninoarenagram #politaly #accordo #italia #meloni #governo #ue #commissioneeuropea #vonderleyen #egitto #alsisi #aiuti #migranti #economia #guerra #israele #palestina #rafah #cessateilfuoco #giulioregeni #politica #luiss #luissguidocarli
Qual è stato il risultato dell’incontro tra Giorgia Meloni e il generale al-Sisi? Un accordo strategico tra Ue ed Egitto e un pacchetto di aiuti da 7,4 miliardi di euro con l'obiettivo di ottenere la cooperazione del Cairo nella gestione dei flussi migratori irregolari. È frutto di una missione dell'Unione Europea che ha coinvolto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’accordo siglato domenica con al-Sisi prevede un finanziamento di 7,4 miliardi di euro per il triennio 2024-2027. Seicento milioni in sovvenzioni, duecento dei quali per la gestione delle migrazioni (sicurezza dei confini, formazione di manodopera qualificata, misure per favorire la migrazione legale e scoraggiare quella irregolare). Cinque miliardi di euro erogati in forma di prestiti agevolati per progetti bilaterali, 1,8 miliardi di euro destinati invece a ulteriori investimenti. In Egitto si trovano nove milioni di migranti che spaventano l’Europa, così come la crisi del Sudan devastato da una guerra civile che in un anno ha provocato 213 mila rifugiati e richiedenti asilo (su un totale di 457 mila presenti nel paese). Ma non è la prima volta che la politica di esternalizzazione delle frontiere europee perseguita da Von der Leyen vede la collaborazione con Meloni. Lo scorso luglio era stato siglato il Memorandum con il presidente tunisino Kais Saied. Anche in questo caso l’accordo prevedeva un finanziamento di 150 milioni di euro verso un altro paese nel quale si registra un deterioramento dello stato di diritto. Nei giorni in cui si svolge la seconda udienza del processo ai 4 agenti segreti egiziani sul Caso Regeni, il Cairo continua a fare muro su imputati e testimoni. Quanto pesano gli interessi europei e del regime di al-Sisi nella ricerca di verità e giustizia per la morte del ricercatore italiano? Ne parliamo nella seconda puntata del podcast “Cairo Necropolitik” con Marta Bellingreri e da Costanza Spocci. @fondazionefeltrinelli e @irpimedia. Ascolta il secondo episodio “Dai di gas” su Spotify ➤ Link in bio #GiulioRegeni #CairoNecropolitik #podcast #Egitto #Cairo
Quello che mi colpì tantissimo , all'inizio , fu l'atteggiamento della madre che non riconosceva nel corpo martoriato che gli era stato riconsegnato , il figlio . Non riusciva ad abbracciare questo figlio/corpo martoriato Cristicamente staccato dalla croce , magari con le gambe massacrate per farlo volutamente morire prima - il padre , ne le conferenze , era distrutto ( e sempre in silenzio [ probabilmente per rispetto , o forse più generale sudditanza { ipotizzo , eh. 🤷♂️ } della moglie ] ) - . Ho avuto la fortissima impressione che fondamentalmente la moglie facesse i capricci perché gli avevano ammazzato il figlio , ma più in là di quello , non volesse andare : la sua era un indignazione intellettuale , mentale , non corporea , non vissuta e non esposta... .. .. - e pronte le pecore mainstream ad elogiare l'atteggiamento composto di fronte al dolore di questa famiglia... .. ( con prontamente l'imbecillità che si fa cultura ... ) - .. .. .. .. ..praticamente ( non stò scherzando , Eh. ) la signora faceva i capricci cercando in quel modo di avvicinarsi a una possibilità di ottenere una qualche giustizia ( credo che la signora nella sua vita privata non fosse abituata a tanto.. 🤔🤷♂️.. ); credo che , attraverso questa identificazione con i capricci , essa cercasse di creare un indignazione nel suo uditorio - come a dire 《Guardate che cosa hanno fatto a Me , una Madre , uccidendomi il figlio 》 e non 《Guardate cosa hanno fatto a mio figlio: GUARDATELO _______》- per avvicinarsi ad una possibilità ottenere un qualcosa .. .. 🤷♂️. ..( senza crederci realmente , però.. .. ).. .. e tutto ciò - molto probabilmente.. . .. - in una maniera qsi completamente alienata rispetto a le normali difese etologiche dei Sapiens ( che portano ad evitare già normalmente i dispiaceri di media entità attraverso la ben nota dinamica 《occhio non vede cuore non duole》 ) . Vedere la sua inconcludenza a le conferenze era per Me letteralmente Imbarazzante/Estremamente Disagiante... .. . ..🤷♂️. .. .. . . . . Molto diverso , fù il caso di Ilaria - dove questo Cristo crocifisso fù immediatamente esposto.. ... - . #Regeni #GiulioRegeni #StefanoCucchi #IlariaCucchi #Cucchi [ #Perdenti. ]
Una volta c'era uno striscione fuori dal Comune di Magenta con scritto: "Verità per Giulio Regeni". Una piccola, ma significativa, azione di impegno a sostegno della giustizia e dei diritti umani promossa da @e_priests e dall'Amministrazione Invernizzi. Perché il rapimento, la tortura e l'omicidio di un giovane ricercatore italiano per mano di agenti egiziani riguarda tutti noi. Quella brutale uccisione e il depistaggio costante delle autorità egiziane sono una sconfitta per un Paese che ha tra i suoi valori fondamentali la libertà e la giustizia. Nessuno pensa di poter finire tra le strade del Cairo a fare domande scomode e a pagarne le conseguenze. Quindi è facile dimenticare Giulio e pensare: "ma chi te l'ha fatto fare? Che frega a me dell'Egitto e dei suoi sindacati?" Ma l'attività di ricerca e d'informazione che porta migliaia di donne e uomini a viaggiare verso zone pericolose rappresenta un presidio di verità e comprensione del mondo irrinunciabile. Perché il loro lavoro fornisce, a noi (opinione pubblica) e agli Stati, gli strumenti per conoscere ed interpretare società, eventi e relazioni. Elementi che poi viviamo quotidianamente, tra lavoro, imprese, energia, export, migrazioni, ecc. Non so perché il centrodestra abbia deciso di rimuovere quello striscione dal Comune. Chissà tra l'altro dove è finito. So però che l'attenzione sulla ricerca di verità per Giulio Regeni, la cui storia è simbolo di tante altre che ci devono interessare, è calata notevolmente. Al punto che Meloni e l'Unione Europea verseranno più di 7 miliardi di euro nelle tasche del Presidente egiziano Al-Sisi per un accordo economico che, tra le altre cose, prevede il blocco delle partenze dei migranti (soluzione che sappiamo già non funzionare, per non parlare dei lager). Alla fine il più "patriottico" dei governi non solo lascia che un proprio cittadino possa essere ucciso all'estero senza ricevere giustizia, ma finanzia l'assassino. Perché quel denaro servirà ad Al-Sisi per mantenere il potere, schiacciando ancora una volta i diritti umani degli oppositori politici (ricordate Patrick Zaki?) e di altre persone scomode come quella di Giulio Regeni. #GiulioRegeni
L'accordo tra i leader europei e l'Egitto è valso a Giorgia Meloni l'accusa di aver dimenticato Giulio Regeni, lo studente ucciso al Cairo nel 2016. "Nessuno dimentica Regeni", assicura Sallusti, ma ricorda che "aver abbandonato, bombardato e ucciso Gheddafi non ci ha reso più liberi e giusti, né noi né i libici". L'editoriale di Alessandro Sallusti su #ilgiornale 👉 link in bio #giorgiameloni #giulioregeni #alessandrosallusti #egitto https://cstu.io/ae75d4
E per carità non nominate Regeni a Al Sisi, tacere qui è d’obbligo. E Putin va bene perchè lo vuole il popolo, straparla l’altro. Ma sti due scappati di casa non sanno quando si deve parlare e quando stare zitti? #meloni #salvini #giulioregeni #putin #ilpeggior_governo_disempre
E per carità non nominate Regeni a Al Sisi, tacere qui è d’obbligo. E Putin va bene perchè lo vuole il popolo, straparla l’altro. Ma sti due scappati di casa non sanno quando si deve parlare e quando stare zitti? #meloni #salvini #giulioregeni #putin #ilpeggior_governo_disempre
L’accordo. La vignetta di @boscartoon #AlSisi #Meloni #europa #UnioneEuropea #UE #vonderLeyen #accordi #accordiindecenti #migranti #confini #Paesesicuro #dirittiumani #GiulioRegeni #Regeni #egitto #vignette #vignettisti #cartoon #satira #satirapolitica
Finalmente qualcuno che si fa sentire. #giulioregeni #egitto #meloni #ilfattoquotidiano #19marzo #cronaca
Processo Regeni, la Corte rigetta tutte le questioni preliminari: il processo prosegue (link in descrizione profilo)
È un giorno di silenzio, senza parole ma con tanti pensieri, tante domande ..... a cosa è servito? Cosa siamo diventati? In che direzione stiamo andando? #18marzo #postpandemic #relationship #humanbeing #iostobeneiostomaleiononsocomestare #ontheroadagain è giorno che chiama giustizia #giulioregeni #popologiallo e quello dei click #bonus #bonuspsicologo #stayingaliveisnotenough #blessyou o semplicemente uno dei tanti lunedì #mondaymood #mondaymotivation
Alla vigilia del processo per l’uccisione di Giulio Regeni, Giorgia Meloni stringe la mano al presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. Nella giornata di domenica 17 marzo, la premier italiana è volata a Il Cairo per siglare un accordo di partenariato strategico con il Paese nordafricano. Sul piatto 7,4 miliardi di euro dall’Unione europea per la gestione dei flussi migratori uscenti dall’Egitto. Nel frattempo al tribunale di Palazzo Clodio andrà oggi in scena la seconda udienza del processo a carico dei quattro agenti segreti egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio di Regeni. Nel primo capitolo dell’inchiesta giudiziaria, svoltosi il 20 febbraio scorso, gli avvocati difensori avevano avanzato una serie di eccezioni per chiedere la nullità del decreto. Nel secondo, invece, i giudici scioglieranno la riserva e porteranno avanti il procedimento. 👉Approfondisci sul nostro sito MasterX #giorgiameloni #italia #egitto #giulioregeni
MELONI VA AL CAIRO, NOI A ROMA PER GIULIO! Mentre la patriota Meloni stacca all’Egitto un assegno da 7 miliardi, noi andremo a Roma per presentare una mozione contro chi ha ucciso Giulio Regeni. In questi mesi i GD Milano hanno scritto una mozione contro l’invio di armi leggere in Egitto, Paese governato dal dittatore Al - Sisi e mercoledì saremo a Roma per presentarla alla Camera. Al posto di dare soldi e armamenti a chi schiaccia i diritti umani, noi scegliamo di lottare per chi non può farlo e chiederemo a questo governo di fermare il nostro commercio di armi con la Repubblica Egiziana #gdmilano #giovani #milano #gd #giovanidemocratici #action #politichegiovanili #studenti #giovanidemocraticimilano #politica #alsisi #egitto #meloni #giulioregeni
Mentre Meloni fa accordi con il regime egiziano di Al-Sisi garantendogli ulteriori soldi per fermare la partenza dei #migranti verso le coste italiane, in Italia c’è la seconda udienza del processo contro i quattro torturatori egiziani accusati dell’omicidio di #giulioregeni Tutti ancora latitanti… Foto presa da ansa.it
Oggi in aula per la seconda udienza per il rapimento, le torture e l'omicidio di Giulio Regeni. La Giudice ammette tutte le prove dichiarative, acquisisce la prova del computer di Giulio Regeni riservando ogni eventuale approfondimento peritale all'esito dell'esame di coloro che hanno acquisito detta documentazione e di coloro che l'hanno esaminata su delega del PM. Si riserva la decisione sull'ammissione degli atti della commissione d'inchiesta come chiesto dalle difese. Autorizza il PM all'istruzione dipartimentale per temi Calendario delle prossime udienze: aprile 9, 16, 24. Maggio: 2, 21, 23. Giugno: 19 e 21. Luglio: 3, 8, 16 e 18. #veritaegiustiziapergiulio #veritapergiulioregeni #giulioregeni #giallopergiulio
Italia e UE sostengono il genocida Netanyahu, portano miliardi di euro al sanguinario al-Sisi (con buona pace della famiglia di #GiulioRegeni) e al campione di pluralismo e liberalismo Erdogan. Poi però contro quell’autocrate pazzo di Putin, che calpesta democrazia e diritti, bisogna fare la guerra: sticazzi se si muore tutti. 🤷♀️🤦♀️ #doublestandard #EU #Egitto #Erdogan #Putin #UrsulaVonDerLayen #matrice #autocrazie #Meloni
La Meloni incontra il presidente egiziano e fanno finta che non esiste un caso #GiulioRegeni. Siamo ben oltre la vergogna... #makkox su #ilFoglio