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With the arrest of Luciano Liggio, boss of the Corleonesi clan, and his sentencing to life imprisonment in 1975, rule of the most powerful Mafia organisation in Sicily fell to Liggio's deeply unstable and psychotic lieutenant, Salvatore 'Totò' Riina, a man who abandoned all restraint when dealing with law enforcement and the state. The dawn of the 1980's indeed would witness a horrifying torrent of violence, murder and political assassinations scarcely seen in Europe since the Age of Revolution. The slaying of parliamentarian and Antimafia commissioner Cesare Terranova in 1979 was merely the beginning. On the 6th January 1980, the Epiphany itself, the President of the Sicilian Regional Government, Piersanti Mattarella, older brother to the incumbent (as of 2024) President of Italy Sergio Mattarella, was shot dead on Via della Libertà in Palermo. While the precise reason for the hit remains debated, Mattarella's move towards outlawing the system which had allowed the rampant issuing of corrupt construction contracts to phantom companies - the primary cause of the 'Sack of Palermo' in the 1960's - gave the Mafia a compelling motive to remove him. Just months later, on the 4th May, Carabinieri captain Emanuele Basile, who had assisted anti-Mafia crusader Paolo Borsellino in the investigation of crimes linked to the Corleonesi, was shot while carrying his four year old daughter in his arms, and accompanied by his wife, in Monreale. The hit, ordered by Riina, would kill the officer. Yet lawmaker and criminal alike were in as much danger as each other, for in 1981, Riina made his bid for absolute power in the Sicilian Mafia, determined to crush all clans not yet loyal to the Corleonesi. Thus began what is infamously remembered as 'La Mattanza' - 'The Slaughter'. It began on the 23rd April 1981, when Riina's men murdered Palermitan mafioso Stefano Bontate on his birthday, in such an indiscriminate hail of bullets that his deceased face was scarcely recognisable. Over the months to come, a week seldom passed without a fresh murder in Sicily, with September being a particular bloodbath. With the situation spiralling out of control, the state had to act...

5/8/2024, 1:53:39 PM

Il #4maggio 1980 veniva ucciso il capitano dei Carabinieri #EmanueleBasile, comandante della stazione di #Monreale, colpito alle spalle da un colpo di pistola mentre portava sulle spalle sua figlia Barbara di 4 anni, al termine della festa del paese. La sua colpa? Aveva continuato le indagini di #BorisGiuliano sul traffico di droga e il riciclaggio di denaro delle famiglie legate a #TotòRiina, che poi venne condannato all'ergastolo come mandante, ma solo dopo un penoso iter processuale. Nonostante la testimonianza della moglie di Basile, che permise di arrestare subito tre sospettati, il processo di primo grado si concluse con una clamorosa assoluzione per tutti e tre gli imputati, che una volta scarcerati, benché mandati in soggiorno obbligato in Sardegna, si diedero latitanti; condannati in Appello, in Cassazione la sezione presieduta da #CorradoCarnevale (l'Ammazza-Sentenze) annullò le condanne per vizio di forma. Nuovamente condannati in Appello, stavolta dalla sezione presieduta dal giudice #AntoninoSaetta, nuovamente la prima sezione presieduta da Carnevale annullò la sentenza, questa volta per difetto di motivazione. Al settimo processo per l'omicidio di Basile nel frattempo erano finiti sul banco degli imputati, oltre agli esecutori, anche i mandanti, i boss della "Cupola" imputati nel #Maxiprocesso di #Palermo: Totò Riina, Michele Greco, Francesco Madonia, che vennero condannati all'ergastolo, e Bernardo Provenzano, Bernardo Brusca e Nenè Geraci, che invece vennero assolti. La posizione di Brusca venne chiarita successivamente da lui stesso, nell'ambito della sua collaborazione, affermando di aver partecipato all'omicidio. Il 14 novembre 1992 la Cassazione confermò finalmente il verdetto, rimandando alla Corte d'Appello di Caltanissetta solo la posizione di Michele Greco. La storia di Emanuele #Basile la trovate, come sempre, su #WikiMafia 👉 bit.ly/emanuele-basile (link nelle storie) #antimafia #sicilia #eranosemi #memoria #cosanostra

5/5/2024, 11:12:34 AM

Durante la notte del 1980, giornata di festa a Monreale per la ricorrenza del Santissimo Crocifisso, il capitano Basile, mentre era di ritorno in caserma con la moglie Silvana e la figlioletta Barbara in braccio dopo i festeggiamenti cittadini, venne ucciso da tre sicari di Cosa nostra, subito arrestati dai carabinieri. "Il Capitano Emanuele Basile è morto per quello che ha fatto e per quello che ancora avrebbe dovuto fare" diceva così Paolo Borsellino. Il Capitano Basile si occupò delle indagini sull’omicidio del capo della Squadra Mobile, Boris Giuliano, ucciso da Cosa nostra il 21 luglio del 1979. Seguendo le tracce di Giuliano, Basile scoprì l'esistenza di traffici di stupefacenti in cui era coinvolta la cosca dei Corleonesi, che a quel tempo era in piena ascesa. Come il capo della Mobile, anche Basile, grazie ad accertamenti bancari, comprese il nuovo business della mafia. Questo lo portò a comprendere anche i legami tra la cosca di Altofonte e quella corleonese. Le indagini portarono il carabiniere, il 6 febbraio 1980, ad arrestare i membri delle famiglie del mandamento di San Giuseppe Jato, rappresentato all'epoca da Antonio Salamone e Bernando Brusca, e alla denuncia di altri sodali tra cui Leoluca Bagarella, Antonino Gioè, Antonino Marchese e Francesco Di Carlo. Le attività delle cosche portarono Basile a formulare l'ipotesi che le famiglie facevano capo a Salvatore Riina. Infatti, lo scrisse nel suo ultimo rapporto del 16 aprile 1980 che poi nello stesso giorno consegnò, insieme al resto della documentazione, al giudice Paolo Borsellino. I sicari furono arrestati poco dopo il delitto, mentre cercavano di far perdere le loro tracce. Si trattava di Armando Bonanno poi sparito con la “lupara bianca”, Vincenzo Puccio, ucciso in carcere a colpi di bistecchiera in ghisa e Giuseppe Madonia, figlio del boss di San Lorenzo. Insieme agli esecutori, finirono condannati anche i mandanti: Totò Riina, Michele Greco e Francesco Madonia, mentre furono assolti: Pippo Calò, Bernando Provenzano, Bernando Brusca e Nenè Geraci. Invece Giovanni Brusca ammise di aver collaborato nel progetto di omicidio. 4 maggio 1980 4 maggio 2024

5/4/2024, 4:52:03 PM

Ricorre oggi (sabato 4 maggio 2024) il 44° anniversario dell’omicidio del capitano dei carabinieri #EmanueleBasile. Durante la notte del 1980, giornata di festa a #Monreale per la ricorrenza del Santissimo Crocifisso, il capitano era di ritorno in caserma con la moglie Silvana e la figlioletta Barbara in braccio dopo i festeggiamenti cittadini, quando veniva barbaramente ucciso da tre sicari di #cosanostra. La sua attività investigativa in stretta collaborazione con il giudice Paolo Borsellino, è stata fondamentale per comprendere la struttura e le operazioni criminali della mafia siciliana. Colgo tale occasione per pubblicare questa foto - ritratto è l’altorilievo del capitano #Basile posto dalla municipalità di Monreale nel 2010, in occasione del trentennale della sua morte - scattata nel maggio del 2022 quando, in visita ad un fraterno amico ora in forza al R.o.s. dei Carabinieri, mi sono recato #Palermo in occasione del trentennale delle stragi di #Capaci e #viaDAmelio. È nel nome e nel ricordo di tali servitore dello Stato che continueremo a combattere la #mafia giorno dopo giorno fino a quando questo devastante fenomeno criminale non sarà finalmente sconfitto. ⚖️👮🏻‍♂️ #antimafia #palermo #falconeborsellino #giustizia #criminalitàorganizzata #carabinieri #falcone #borsellino #memoria #ricordo

5/4/2024, 3:33:13 PM

Emanuele Basile nasce a Taranto il 2 luglio 1949. Frequenta l'Accademia Militare di Modena e, dopo aver superato il test d’ammissione, si iscrive alla Facoltà di Medicina. Ben presto, però, decide di abbandonare l’università per intraprendere la carriera nell'Arma dei Carabinieri. Nel 1977 diventa Comandante della Compagnia di Monreale impegnandosi nelle difficili indagini sulla cosca mafiosa di Altofonte. Dopo l’omicidio del commissario Giuliano (avvenuto nel 1979), gli viene affidato l’incarico di seguire le indagini giungendo, così, ad individuare esecutori e mandanti. Importanti si rivelano le sue intuizioni sul clan dei Corleonesi e sui traffici di stupefacenti gestiti dalla famiglia di Altofonte... La sera del 4 maggio 1980 mentre Emanuele sta rientrando in Caserma dopo aver assistito ai festeggiamenti per la festa patronale in onore del Santissimo Crocifisso viene colpito alle spalle, in mezzo alla folla, e crivellato di colpi da tre uomini di Cosa Nostra. Emanuele ha in braccio la figlia Barbara di soli 4 anni, gli fa da scudo. Accanto a loro la moglie Silvana. Emanuele viene trasportato in ospedale; morirà durante una delicata operazione chirurgica. I sicari vengono arrestati poco dopo il delitto, sono: Armando Bonanno poi sparito con la “lupara bianca”, Vincenzo Puccio ucciso in carcere a colpi di bistecchiera in ghisa e Giuseppe Madonia, figlio del boss di San Lorenzo. Ci vorranno sette processi, per vedere condannati in modo definitivo, sia gli esecutori che i mandanti: Totò Riina, Michele Greco e Francesco Madonia. «Il Capitano Basile è morto – come disse Paolo Borsellino – per quello che ha fatto e per quello che ancora avrebbe potuto fare». #EmanueleBasile #vittimedimafia #farememoria Invisibili - legalità giustizia solidarietà

5/4/2024, 1:17:21 PM

☀️ Udu Giurisprudenza è lieta di tornare con la rubrica “Dalla Cronaca al Calendario”📰. 44 anni fa veniva ucciso da Cosa nostra il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile. Il capitano Basile stava indagando sull’assassinio del Commissario Boris Giuliano collaborando con Paolo Borsellino. Aveva scoperto il coinvolgimento del clan dei Corleonesi nell’omicidio, e per questo Cosa nostra ha deciso di condannarlo a morte. È stato ucciso mentre era in compagnia della moglie e della figlia di quattro anni, che teneva in braccio. Per farle da scudo, è stato crivellato di colpi alla schiena. ➡️ scorri le slide per leggere la sua storia! “Mio fratello Emanuele sapeva che la mafia l’avrebbe fatto fuori. E io mi chiedo sempre: come fa un giovane Capitano dei Carabinieri, di 30 anni, sapendo che deve morire, a continuare a operare? La risposta è una sola: lui ha sempre creduto nell’Arma, ha sempre creduto nella legge e nella giustizia! E con coraggio, fino all’ultimo, ha onorato il giuramento prestato all’Arma.” - Cosimo Basile, fratello di Emanuele. #emanuelebasile #capitanobasile #udugiurisprudenza

5/4/2024, 12:00:05 PM

44 anni fa a Monreale, veniva ucciso da Cosa nostra il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile. La sua attività investigativa in stretta collaborazione con il giudice Paolo Borsellino, è stata fondamentale per comprendere la struttura e le operazioni criminali della mafia siciliana. È nel nome e nel ricordo di uomini dello Stato con uno spiccato senso di libertà e giustizia come Emanuele, che continueremo a combattere la mafia giorno dopo giorno fino a quando questo devastante fenomeno criminale non sarà finalmente sconfitto. #emanuelebasile #antimafia #commissioneantimafia #carabinieri #forzedellordine

5/4/2024, 11:28:58 AM

Emanuele Basile. Morto “per quello che ha fatto e che avrebbe ancora potuto fare” 4 maggio 1980. , il Capitano dell'Arma Emanuele Basile, fu ucciso da Cosa Nostra, mentre insieme alla moglie e la figlia di quattro anni, assisteva ai fuochi d’artificio della festa del Santissimo Crocefisso a Monreale. La storia di Emanuele Basile è sempre attuale, per questo non va dimenticato. Valido e fedele collaboratore del giudice Paolo Borsellino, condusse indagini eccellenti. Si insinuò prepotente in quelli che erano i covi mafiosi, i loro sporchi affari. Cercò con senso di legalità e immensa abnegazione, di ripristinare il giusto in una terra difficile manovrata dalle ombre di Cosa Nostra. Il Capitano Basile ha pagato con la vita i suoi ideali di legalità e giustizia. Emanuele Basile nasce a Taranto il 2 luglio del 1949, lì frequenta le scuole e il Liceo Scientifico “Battaglini”. Dopo studi accademici militari presso l’Accademia di Modena, promosso Capitano, fu trasferito in Sicilia, dove entra a far parte del nucleo investigativo. Lì condusse indagini sulla cosca mafiosa di Altomonte, impegnata nel traffico internazionale di droga, riciclaggio di denaro e sporco, e fautrice di 17 omicidi in soli due anni. Per questa stessa indagine fu ucciso il capo della squadra mobile palermitana Boris Giuliano. Anche su quest’omicidio vi fu il massimo impegno del Capitano Basile, che arrivò ad individuarne mandanti ed esecutori. Prima di lasciare Monreale, il Capitano Basile si premurò di consegnare tutte le informazioni di cui era venuto a conoscenza, al giudice Paolo Borsellino. Per Borsellino, Basile, era un fedele collaboratore. La sera del 3 maggio 1980, mentre rientrava in caserma dopo aver partecipato al ricevimento presso il comune di Monreale, al termine dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono, mentre reggeva in braccio la sua bimba di soli 4 anni e con accanto la moglie, un sicario esplose alcuni colpi di pistola. Basile fu trasportato subito in ospedale, dove giunse immediatamente anche il Giudice Borsellino, e sottoposto a delicatissimo intervento chirurgico, purtroppo però, ogni tentativo fu vano. Basile morirà il 4 maggio. #emanuelebasile

5/4/2024, 9:37:27 AM

Lui si chiama Emanuele Basile. Era un ufficiale dei carabinieri. Aveva 30 anni quando la notte del 4 maggio di 44 anni fa è stato ucciso da "Cosa Nostra". Ucciso mentre portava in braccio la sua bambina di soli 4 anni. Ucciso perché aveva osato opporsi al "potere" della mafia. Ucciso perché, mentre indagava sull'omicidio di Boris Giuliano, era giunto ad importanti scoperte sul traffico di stupefacenti. Ucciso perché amico di Paolo Borsellino, a cui dodici anni dopo toccherà lo stesso crudele destino. Oggi più di ieri ritengo che vada ricordato chi ha onorato la nostra Patria. #emanuelebasile #4maggio #mafia #cosanostra #4maggio1980 #4maggio2024 #mafiasiciliana #monreale #lamafiaèunamontagnadimerda #PaoloBorsellino #borsellino #borisgiuliano #patria #carabinieri #armadeicarabinieri #benemerita #accaddeoggi

5/4/2024, 9:19:42 AM

44 anni fa Cosa Nostra assassinava il coraggioso capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Basile prima di venire ucciso svolse delle indagini sulla morte di Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo assassinato da Cosa Nostra il 21 luglio 1979, durante le quali aveva scoperto l'esistenza di traffici di stupefacenti. I risultati di tali indagini Basile si premuró di consegnarli al giudice e magistrato Paolo Borsellino. Prima di arrivare a Monreale a lavorare come capitano dei carabinieri, Basile svolse la sua carriera a Sestri Levante e a Torre Annunziata e se la mafia non lo avesse ucciso, la sua prossima destinazione sarebbe stata San Benedetto del Tronto. La mafia, per il lavoro che Basile aveva svolto e stava svolgendo con professionalità, impegno e coraggio, grazie agli ideali di giustizia e legalità che sentiva profondamente, decise di assassinarlo. La sera del 4 maggio 1980 Emanuele era con la figlioletta e la moglie ad attendere uno spettacolo pirotecnico, realizzato per la festa del Santissimo Crocifisso di Monreale, quando ad un certo punto un killer mafioso gli sparò alle spalle e fuggí subito con l'auto insieme a due complici. Basile fu trasportato subito all'ospedale di Palermo, dove i medici tentarono di salvarlo con un intervento chirurgico, ma purtroppo invano, perché Emanuele morí durante l'operazione, creando grande dolore e sgomento sia nella moglie sia in Paolo Borsellino, che era accorso subito in ospedale non appena saputa la notizia. Emanuele Basile aveva solo 30 anni, 31 il successivo 2 luglio. Dopo il funerale, Basile venne sepolto al Cimitero Monumentale di San Brunone, a Taranto. 2 anni dopo la sua morte, il 14 maggio 1982 gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor civile alla memoria. 44 anni fa perdevamo non solo un coraggioso e onesto carabiniere che non ha avuto paura di fare il suo dovere per combattere Cosa Nostra, ma anche e soprattutto un uomo vero, con dei valori di giustizia e legalità molto forti e sentiti. Ciao Emanuele, io e noi tutti italiani onesti non ti dimentichiamo ! 44 ANNI SENZA EMANUELE BASILE 🌹🌹🌹🌹🌹🌹 LA MAFIA È UNA MONTAGNA DI MERDA !

5/4/2024, 7:03:21 AM

Buondì. Buon primo maggio e buona festa di San Giuseppe lavoratore Foto Francesca Birchler @francescabirchler_ #monreale #luminarie #visitmonreale #monrealepa #monrealepalermo #ioamonreale #sscrocifisso #crocifissomonreale #afestarumepaisi #santissimocrocifisso #santissimocrocifissomonreale #iamonreale #emanuelebasile #capitanobasile

5/1/2024, 7:31:48 AM

On Women Side• donne che si dipingono amiche delle Donne..che si riempiono la bocca di frasi sulla solidarietà tra donne.. Tanta teoria che non sono capaci di mettere in pratica. Perché sono solo pretesti per mascherare il loro becero bisogno di attenzione..la loro comune vanità.. Descrivetevi con la pochezza che vi appartiene..non usate grandi temi di reale importanza dietro cui celarvi.. Perché proprio quando avete l'occasione di dimostrare il vostro valore..tutti i principi tanto osannati..spariscono.. Lo dico apertamente: Mi fate orrore • • On Women Side•Do you Really know What that Means? • • • • • • • • • • • • • • • • • • • #really #on #women #side #awareness #Do #you #really #know #what #that #means #pictures #turin #onwomenside #respect #womenwomen #theimportanceofbeingearnest #shooting #ph #emanuelebasile

3/27/2024, 1:42:13 PM

Oggi, 21 marzo, si celebra la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie Ricordiamo i giudici Falcone, Borsellino, Morvillo e gli agenti di scorta, il capitano Emanuele Basile, il capitano Mario D’Aleo, l’appuntato Giuseppe Bommarito, il carabiniere Pietro Morici e don Gaetano Millunzi “È una memoria che non si esaurisce con il 21 marzo. Tutti i giorni abbiano una responsabilità, non ingabbiarla nel passato, ma farla vivere nel presente e trasmetterla alle nuove generazioni”. (Don Ciotti, presidente di Libera) #giornatainmemoriadellevittimedimafia #giornatadellamemoriaedellimpegnoinricordodellevittimeinnocentidellemafie #giornatadellamemoriavittimedellemafie #vittimedellamafia #inricordodellevittimedimafia #monreale #monrealepa #palermo #ioamonreale #iamonreale #falcone #borsellino #francescamorvillo #giuseppebommarito #mariodaleo #emanuelebasile #gaetanomillunzi #pietromorici

3/21/2024, 12:18:52 PM

ColdLights • Ph. Emanuele Basile • • • • • • • • • • • • • • • • #shooting #work #ph. #emanuelebasile #walking #around #turin #looking #for #answer #take a #stroll #torino #blackjacket

2/9/2024, 12:56:17 PM

⚖️ Antonino Saetta, il giudice dalla schiena dritta. C’è una storia di mafia rimasta in soffitta per moltissimo tempo. Una storia praticamente sconosciuta al grande pubblico. Una storia che risulta nelle cronache di chi con la mafia ci fa i conti tutti i giorni, per lavoro. I protagonisti sono Antonino Saetta 65 anni, e suo figlio Stefano 35enne uccisi con una raffica di mitra il 25 settembre 1988, lungo la strada che collega Agrigento a Caltanissetta. Il giudice #AntoninoSaetta, aveva presieduto il condiglio giudicante a carico della famiglia mafiosa dei #Greco per la strage del giudice Rocco Chinnici. Nonostante i tentativi di condizionamento, il giudice Saetta, aveva accertato le responsabilità criminali e la sentenza che ne conseguì si distinse per un significativo innalzamento delle pene già irrogate nel precedente grado di giudizio. Successivamente, il giudice Saetta, quale nuovo Presidente della prima sezione penale del #TribunalediPalermo, si occupò di un’altra drammatica strage di mafia: l’uccisione del Capitano dei Carabinieri #EmanueleBasile avvenuta a Monreale nell’aprile del 1980. Pur di ottenere l’assoluzione dei propri affiliati, in quel contesto di sanguinosa sfida mafiosa allo Stato, #CosaNostra provò ancora una volta a intimidire Saetta e il collegio giudicante, manifestando le proprie minacce fin dentro la cancelleria del Tribunale. Ciononostante, non vi fu alcun tentennamento e, pur consapevole dei timori suscitati dagli emissari di #TotoRiina in alcuni dei giurati popolari, il giudizio di appello arrivò a sentenza confermando gli ergastoli a carico degli assassini del Capitano Basile. Il 25 settembre, il giudice Antonino Saetta, in automobile col figlio Stefano di 35 anni, erano sulla strada del ritorno, in direzione Palermo, dopo aver partecipato al battesimo del nipotino a Canicattì. Una autovettura di grossa cilindrata li affiancò facendo fuoco con una mitragliatrice sulla fiancata. Antonino e Stefano Saetta morirono sul colpo. ⚖️ Cesare Terranova, il giudice che incastrò la Primula Rossa dei corleonesi Entrato in magistratura nel 1946, svolgendo le funzioni di pretore di Messina, 📍 Clicca in bio e leggi

9/25/2023, 7:47:32 PM

WikiMafia...Il #13giugno 1983 il Capitano dei Carabinieri Mario #DAleo veniva trucidato in via Scobar a #Palermo, insieme agli ufficiali Giuseppe Bommarito e Pietro Morici. D'Aleo stava portando avanti come comandante della stazione di Monreale le indagini del suo predecessore, #EmanueleBasile, ucciso tre anni prima, sui traffici dei Corleonesi. Mandanti ed esecutori furono condannati solamente a metà degli anni '90 (prima le indagini furono depistate, poi il processo andò in fumo in Cassazione). Tuttavia, la verità è ancora incompleta. E senza una piena verità, non può esserci nemmeno giustizia. "Li avete uccisi ma non vi siete accorti che #eranosemi" 🌸

6/14/2023, 11:37:58 AM

Il #13giugno 1983 il Capitano dei Carabinieri Mario #DAleo veniva trucidato in via Scobar a #Palermo, insieme agli ufficiali Giuseppe Bommarito e Pietro Morici. D'Aleo stava portando avanti come comandante della stazione di Monreale le indagini del suo predecessore, #EmanueleBasile, ucciso tre anni prima, sui traffici dei Corleonesi. Mandanti ed esecutori furono condannati solamente a metà degli anni '90 (prima le indagini furono depistate, poi il processo andò in fumo in Cassazione). Tuttavia, la verità è ancora incompleta. E senza una piena verità, non può esserci nemmeno giustizia. "Li avete uccisi ma non vi siete accorti che #eranosemi" 🌸

6/13/2023, 9:00:09 AM

Celebrata la ricorrenza dell'omicidio cap #EmanueleBasile il 4 Maggio

5/6/2023, 12:17:23 AM

A Torino c’è una bellissima realtà culturale FTT - Fertili Terreni Teatro e Tedacà - Bellarte con Simone Schinocca direttore artistico e tutta una squadra di ragazzi fenomenali che elargiscono cuore, amore e gioia. Grazie a questa bellissima realtà culturale torinese, ieri ho “battezzato” 𝙊𝙉𝙀 𝙋𝙄𝘼𝙉𝙊 𝙎𝙃𝙊𝙒, il mio progetto in piano solo: celebri composizioni del repertorio pianistico classico e jazz adoperate in grandi film della storia del cinema mondiale. E’ stata una serata che rimarrà per sempre nel mio cuore ❤️ 🎥 #emanuelebasile @lottilogan @simoneschinocca @fertiliterreni @tedaca_bellarte @emanuele__basile @womeninmusic @womeninjazzmedia

5/5/2023, 7:52:57 PM

La sera del 4 maggio del 1980 il Capitano dei Carabinieri EMANUELE BASILE giunge in condizioni gravi all`Ospedale Civico di Palermo e muore dopo essere stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Collaboratore stretto del giudice Paolo Borsellino, che correrà in ospedale appena giunta la notizia dell`agguato, l`ufficiale dei carabinieri era riuscito, nelle sue indagini, a dare scacco alle locali cosche mafiose e quindi a divenire bersaglio da parte degli uomini delle organizzazioni criminali. Quella sera, insieme alla moglie e con la figlia di 4 anni in braccio, mentre stava assistendo ai fuochi di artificio della festa del SS Crocefisso a Monreale fu raggiunto alle spalle da alcuni proiettili che immediatamente lo fecero accasciare!!!! Non si fermarono davanti a niente questi spietati assassini!!!! Né al vile attacco né al fatto che quest`uomo aveva con sé la figlia piccola e la moglie accanto le quali potevano essere colpite!!!! Anche se in seguito fu decorato con la Medaglia al Valor Civile, Emanuele Basile non va certo dimenticato per il suo alto senso dello Stato e per il grande adempimento che dimostrò, con il suo lavoro, a difesa degli altissimi valori che questo paese stava rischiando di perdere per colpa della criminalità organizzata. Non dimentichiamolo!!!!!! #EmanueleBasile #carabinieri #vittimedimafia #mafia #PaoloBorsellino #lanostrastoria #lanostramemoria

5/4/2023, 9:31:47 PM

Emanuele Basile. Morto “per quello che ha fatto e che avrebbe ancora potuto fare” 4 maggio 1980. 43anni fa, il Capitano dell'Arma Emanuele Basile, fu ucciso da Cosa Nostra, mentre insieme alla moglie e la figlia di quattro anni, assisteva ai fuochi d’artificio della festa del Santissimo Crocefisso a Monreale. La storia di Emanuele Basile è sempre attuale, per questo non va dimenticato. Valido e fedele collaboratore del giudice Paolo Borsellino, condusse indagini eccellenti. Si insinuò prepotente in quelli che erano i covi mafiosi, i loro sporchi affari. Cercò con senso di legalità e immensa abnegazione, di ripristinare il giusto in una terra difficile manovrata dalle ombre di Cosa Nostra. Il Capitano Basile ha pagato con la vita i suoi ideali di legalità e giustizia. Emanuele Basile nasce a Taranto il 2 luglio del 1949, lì frequenta le scuole e il Liceo Scientifico “Battaglini”. Dopo studi accademici militari presso l’Accademia di Modena, promosso Capitano, fu trasferito in Sicilia, dove entra a far parte del nucleo investigativo. Lì condusse indagini sulla cosca mafiosa di Altomonte, impegnata nel traffico internazionale di droga, riciclaggio di denaro e sporco, e fautrice di 17 omicidi in soli due anni. Per questa stessa indagine fu ucciso il capo della squadra mobile palermitana Boris Giuliano. Anche su quest’omicidio vi fu il massimo impegno del Capitano Basile, che arrivò ad individuarne mandanti ed esecutori. Prima di lasciare Monreale, il Capitano Basile si premurò di consegnare tutte le informazioni di cui era venuto a conoscenza, al giudice Paolo Borsellino. Per Borsellino, Basile, era un fedele collaboratore. La sera del 3 maggio 1980, mentre rientrava in caserma dopo aver partecipato al ricevimento presso il comune di Monreale, al termine dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono, mentre reggeva in braccio la sua bimba di soli 4 anni e con accanto la moglie, un sicario esplose alcuni colpi di pistola. Basile fu trasportato subito in ospedale, dove giunse immediatamente anche il Giudice Borsellino, e sottoposto a delicatissimo intervento chirurgico, purtroppo però, ogni tentativo fu vano. Basile morirà il 4 maggio. #emanuelebasile

5/4/2023, 11:05:13 AM

EROI parte 2- Quattro importanti figure italiane che si sono opposte alla mafia e ci hanno rimesso la vita: Emanuele Basile, Gaetano Costa, Pio La Torre, Rocco Chinnici. #nomafia🚫 #nomafia #emanuelebasile #gaetanocosta #piolatorre #roccochinnici

3/23/2023, 9:00:54 AM

Grazie di cuore al corpo docenti dell'@icmartellotta di Taranto per averci invitato a parlare di legalità democratica e giustizia sociale alle studentesse e studenti della scuola secondaria. Grazie per averci dato l'opportunità di aver ascoltato l'intensa testimonianza di @Titti Basile, sorella del capitano Emanuele Basile, vittima innocente di mafia. Oggi è stato il giorno del ricordo è soprattutto della memoria che vuol dire impegno a non dimenticare quanti hanno combattuto con coraggio contro la criminalità organizzata, fino al sacrificio estremo della propria vita. Dalle parole della maestra Titti, di Emanuele Basile ci resta questa grande eredità: il suo rimane un esempio di vita, di visione e di cultura che dobbiamo difendere affinché le mafie, la criminalità, la corruzione non siano più presenti nei nostri territori. -> qui il servizio della giornata: https://www.antennasud.com/taranto-giornata-della-legalita-alla-martellotta/ #emanuelebasile #memoriaeimpegno #versoil21marzo2023milano #liberacontrolemafie #antimafiasociale

3/8/2023, 8:59:54 AM

Oggi su #corrieredellasera #corrieredelveneto intervisto #emanuelebasile direttore editoriale di #ubiliber #cultura #buddhism #books

1/15/2023, 11:28:07 AM

⚖️ Antonino Saetta, il giudice dalla schiena dritta. C’è una storia di mafia rimasta in soffitta per moltissimo tempo. Una storia praticamente sconosciuta al grande pubblico. Una storia che risulta nelle cronache di chi con la mafia ci fa i conti tutti i giorni, per lavoro. I protagonisti sono Antonino Saetta 65 anni, e suo figlio Stefano 35enne uccisi con una rafficica di mitra il 25 settembre 1988, lungo la strada che collega Agrigento a Caltanissetta. Il giudice #AntoninoSaetta, aveva presieduto il condiglio giudicante a carico della famiglia mafiosa dei #Greco per la strage del giudice Rocco Chinnici. Nonostante i tentativi di condizionamento, il giudice Saetta, aveva accertato le responsabilità criminali e la sentenza che ne conseguì si distinse per un significativo innalzamento delle pene già irrogate nel precedente grado di giudizio. Successivamente, il giudice Saetta, quale nuovo Presidente della prima sezione penale del #TribunalediPalermo, si occupò di un’altra drammatica strage di mafia: l’uccisione del Capitano dei Carabinieri #EmanueleBasile avvenuta a Monreale nell’aprile del 1980. Pur di ottenere l’assoluzione dei propri affiliati, in quel contesto di sanguinosa sfida mafiosa allo Stato, #CosaNostra provò ancora una volta a intimidire Saetta e il collegio giudicante, manifestando le proprie minacce fin dentro la cancelleria del Tribunale. Ciononostante, non vi fu alcun tentennamento e, pur consapevole dei timori suscitati dagli emissari di #TotoRiina in alcuni dei giurati popolari, il giudizio di appello arrivò a sentenza confermando gli ergastoli a carico degli assassini del Capitano Basile. Il 25 settembre, il giudice Antonino Saetta, in automobile col figlio Stefano di 35 anni, erano sulla strada del ritorno, in direzione Palermo, dopo aver parteciapto al battesimo del nipotino a Canicattì. Una autovettura di grossa cilindrata li affiancò facendo fuoco con una mitragliatrice sulla fiancata. Antonino e Stefano Saetta morirono sul colpo. ⚖️ Cesare Terranova, il giudice che incastrò la Primula Rossa dei corleonesi 📌Clicca in bio e continua a leggere

9/25/2022, 8:05:16 AM

⚖️ Antonino Saetta, il giudice dalla schiena dritta. C’è una storia di mafia rimasta in soffitta per moltissimo tempo. Una storia praticamente sconosciuta al grande pubblico. Una storia che risulta nelle cronache di chi con la mafia ci fa i conti tutti i giorni, per lavoro. I protagonisti sono Antonino Saetta 65 anni, e suo figlio Stefano 35enne uccisi con una rafficica di mitra il 25 settembre 1988, lungo la strada che collega Agrigento a Caltanissetta. Il giudice #AntoninoSaetta, aveva presieduto il condiglio giudicante a carico della famiglia mafiosa dei #Greco per la strage del giudice Rocco Chinnici. Nonostante i tentativi di condizionamento, il giudice Saetta, aveva accertato le responsabilità criminali e la sentenza che ne conseguì si distinse per un significativo innalzamento delle pene già irrogate nel precedente grado di giudizio. Successivamente, il giudice Saetta, quale nuovo Presidente della prima sezione penale del #TribunalediPalermo, si occupò di un’altra drammatica strage di mafia: l’uccisione del Capitano dei Carabinieri #EmanueleBasile avvenuta a Monreale nell’aprile del 1980. Pur di ottenere l’assoluzione dei propri affiliati, in quel contesto di sanguinosa sfida mafiosa allo Stato, #CosaNostra provò ancora una volta a intimidire Saetta e il collegio giudicante, manifestando le proprie minacce fin dentro la cancelleria del Tribunale. Ciononostante, non vi fu alcun tentennamento e, pur consapevole dei timori suscitati dagli emissari di #TotoRiina in alcuni dei giurati popolari, il giudizio di appello arrivò a sentenza confermando gli ergastoli a carico degli assassini del Capitano Basile. Il 25 settembre, il giudice Antonino Saetta, in automobile col figlio Stefano di 35 anni, erano sulla strada del ritorno, in direzione Palermo, dopo aver parteciapto al battesimo del nipotino a Canicattì. Una autovettura di grossa cilindrata li affiancò facendo fuoco con una mitragliatrice sulla fiancata. Antonino e Stefano Saetta morirono sul colpo. ⚖️ Cesare Terranova, il giudice che incastrò la Primula Rossa dei corleonesi 📌Clicca in bio e continua a leggere

9/25/2022, 8:05:01 AM

The Wall of Legality to Palermo PALERMO, ITALY - SEPTEMBER 02: "The Wall of Legality" representing in pictorial form the faces of the most representative personalities who have courageously fought the mafia, and died in the name of the fight for the ideals of legality and justice on September 02, 2022 in Palermo, Italy. The work, created by the Calapanama association -on a wall, approximately 70 metres long and two metres high, that runs alongside the Carini barracks of the Carabinieri.(Photo by Stefano Montesi - Corbis/Getty Images) #GettyImageContributor   #documentaryphotography  #photography  #reportagespotlight  #gettyimagesnews   #gettyimagesitaly   #photojournalism  #StefanoMontesi  #Rome  #Italy  #GettyImages #palermo #sicily #paoloborsellino #art #BorisGiuliano #carabinieri #letiziabattaglia #GiuseppeRusso #PiersantiMattarella #PietroMorici #GiuseppeBommarito #MarioD'Aleo #EmanueleBasile #RoccoChinnici #CarloAlbertoDallaChiesa #EmanuelaSettiCarraro #FrancescaMorvillo #GiovanniFalcone

9/3/2022, 9:52:24 AM

Sì, domani #3settembre sarà Difficile per pochi combattenti guardare i #pagliacci che Sfruttano il #dolore e il #sangue del #generale Carlo Alberto #DallaChiesa e della Sua #famiglia. Difficile guardare l'ipocrisia delle Lobby e la propaganda dei gerarki asserviti. Lui combatte, Lui vive nel cuore dei #carabinieri di basso Grado. #Lacrime di coccodrillo non hanno #amore. #capitanoultimo Disprezzo per gli #sciacalli di sempre. #RitaDallaChiesa #MarioDaleo #EmanueleBasile #giuseppebommarito #pietromorici #Nassiriya #salvodacquisto #radicofani #Cafalonia #FosseArdeatine #federicosalvestri

9/2/2022, 9:43:54 PM

Facciamo un brindisi per il compleanno della nostra Wendy! @giulsrupi

8/20/2022, 9:03:59 PM

Il #13giugno di 39 anni fa il Capitano dei Carabinieri Mario #DAleo veniva trucidato in via Scobar a #Palermo, insieme agli ufficiali Giuseppe Bommarito e Pietro Morici. D'Aleo stava portando avanti come comandante della stazione di Monreale le indagini del suo predecessore, #EmanueleBasile, ucciso tre anni prima, sui traffici dei Corleonesi. Mandanti ed esecutori furono condannati solamente a metà degli anni '90 (prima le indagini furono depistate, poi il processo andò in fumo in Cassazione). Tuttavia, la verità è ancora incompleta. E senza una piena verità, non può esserci nemmeno giustizia. "Li avete uccisi ma non vi siete accorti che #eranosemi" 🌸 #mafia #mafie #antimafia #igerspalermo #sicilia #italia #italy #sullenostregambe #memoria

6/13/2022, 5:46:13 PM

Commemorazione del capitano Emanuele Basile Foto © Deb Photo Journalism #mafia #EmanueleBasile

5/13/2022, 11:19:29 PM

Durante la notte del 1980, giornata di festa a Monreale per la ricorrenza del Santissimo Crocifisso, il Capitano Basile, mentre era di ritorno in caserma con la moglie Silvana e la figlioletta Barbara in braccio dopo i festeggiamenti cittadini, veniva barbaramente ucciso da tre sicari di ‘Cosa Nostra’, subito arrestati dai Carabinieri intervenuti. #42°anniversario #AlbertoArcidiacono #CapitanodeiCarabinieri #EmanueleBasile #GenBGiuseppeDeLiso #GenBRosarioCastello #GiuseppeForlani #Himeraliveit #Monreale #MonsMichelePennisi #NicolòGiuliano #Omicidio #Palermo https://www.himeralive.it/2022/05/04/carabinieri-commemorazione-eccidio-del-capitano-emanuele-basile/

5/4/2022, 8:41:06 PM

Doveva essere una serata felice. A Monreale, il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, trent'anni, stava aspettando di assistere al tradizione spettacolo pirotecnico per la festa del Santissimo Crocifisso, in compagnia di sua moglie e di sua figlia Barbara, che teneva in braccio. Ad un certo punto si sentì un botto ma non erano fuochi d'artificio. Un commando mafioso cominciò a fare fuoco contro il capitano, che venne crivellato di colpi alle spalle. I killer non si fermarono nemmeno davanti la piccola, di soli quattro anni, mancata per un soffio: protetta dalle braccia di quel grande uomo in divisa, suo padre, che aveva portato avanti delle delicate indagini sull'uccisione di Boris Giuliano, sui traffici di stupefacenti e sull'ascesa dei Corleonesi. Qualche settimana dopo quell'omicidio, a #Monreale arrivò il nuovo Capitano. Si chiamava Mario D'Aleo, tre anni dopo venne ucciso anche lui, a ventinove anni. Da lì a poco si sarebbe sposato. Così i mafiosi di Cosa nostra punivano chi non si voltava dall'altra parte. Condividete questo post per mantenere viva la memoria. #mafiamerda #AccaddeOggi #Telejatononsiferma #pernondimenticare #EmanueleBasile

5/4/2022, 8:00:07 PM

Emanuele Basile. Morto “per quello che ha fatto e che avrebbe ancora potuto fare” 4 maggio 1980. 42 anni fa, il Capitano dell'Arma Emanuele Basile, fu ucciso da Cosa Nostra, mentre insieme alla moglie e la figlia di quattro anni, assisteva ai fuochi d’artificio della festa del Santissimo Crocefisso a Monreale. La storia di Emanuele Basile è sempre attuale, per questo non va dimenticato. Valido e fedele collaboratore del giudice Paolo Borsellino, condusse indagini eccellenti. Si insinuò prepotente in quelli che erano i covi mafiosi, i loro sporchi affari. Cercò con senso di legalità e immensa abnegazione, di ripristinare il giusto in una terra difficile manovrata dalle ombre di Cosa Nostra. Il Capitano Basile ha pagato con la vita i suoi ideali di legalità e giustizia. Emanuele Basile nasce a Taranto il 2 luglio del 1949, lì frequenta le scuole e il Liceo Scientifico “Battaglini”. Dopo studi accademici militari presso l’Accademia di Modena, promosso Capitano, fu trasferito in Sicilia, dove entra a far parte del nucleo investigativo. Lì condusse indagini sulla cosca mafiosa di Altomonte, impegnata nel traffico internazionale di droga, riciclaggio di denaro e sporco, e fautrice di 17 omicidi in soli due anni. Per questa stessa indagine fu ucciso il capo della squadra mobile palermitana Boris Giuliano. Anche su quest’omicidio vi fu il massimo impegno del Capitano Basile, che arrivò ad individuarne mandanti ed esecutori. Prima di lasciare Monreale, il Capitano Basile si premurò di consegnare tutte le informazioni di cui era venuto a conoscenza, al giudice Paolo Borsellino. Per Borsellino, Basile, era un fedele collaboratore. La sera del 3 maggio 1980, mentre rientrava in caserma dopo aver partecipato al ricevimento presso il comune di Monreale, al termine dei solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono, mentre reggeva in braccio la sua bimba di soli 4 anni e con accanto la moglie, un sicario esplose alcuni colpi di pistola. Basile fu trasportato subito in ospedale, dove giunse immediatamente anche il Giudice Borsellino, e sottoposto a delicatissimo intervento chirurgico, purtroppo però, ogni tentativo fu vano. Basile morirà il 4 maggio. #emanuelebasile

5/4/2022, 5:32:15 PM

4 maggio 1980. Ucciso dalla #mafia il #capitano dei #carabinieri #emanuelebasile #monreale #palermo #sicilia #pernondimenticare

5/4/2022, 12:26:36 PM

Nessuno dimentichi il sacrificio di un Carabiniere, Il capitano Emanuele Basile in una notte di festa come questa, mentre il Crocifisso veniva portato a spalla per le vie di Monreale, veniva trucidato per mano della mafia. Il 4 Maggio si rende omaggio alla sua memoria di uomo onesto che scelse di combattere l'antistato, il suo esempio sia per noi una guida per seguire sempre e comunque la strada della legalità. Maria Sapienza Opera Antonio Mariella Carabinierando @carabinierando @antonio.mariella #basile #emanuelebasile #capitanobasile #4maggio1980 #carabiniere #carabinieri #pernondimenticare #monreale #monrealepa #monrealelaviadellabellezza #ioamonreale #iamonreale #sicily #sicilia #seesicily

5/4/2022, 10:28:50 AM

Cane e gatto 🐶 🐱 Due creature a contrasto che si completano 💕 Proprio come Silvia e Jacopo, gli sposi a cui abbiamo dedicato questo concept per il loro giorno speciale. #rpeventspecialist #silviaejacopo #cascinaranverso #emanuelebasile #weddingplanner #wp #weddinginitaly

4/13/2022, 12:47:45 PM

Cane e gatto 🐶 🐱 Due creature a contrasto che si completano 💕 Proprio come Silvia e Jacopo, gli sposi a cui abbiamo dedicato questo concept per il loro giorno speciale. #rpeventspecialist #silviaejacopo #cascinaranverso #emanuelebasile #weddingplanner #wp #weddinginitaly

4/13/2022, 12:46:56 PM

Cane e gatto 🐶 🐱 Due creature a contrasto che si completano 💕 Proprio come Silvia e Jacopo, gli sposi a cui abbiamo dedicato questo concept per il loro giorno speciale. #rpeventspecialist #silviaejacopo #cascinaranverso #emanuelebasile #weddingplanner #wp #weddinginitaly

4/13/2022, 12:44:40 PM

Oggi, 21 marzo, si celebra la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie Ricordiamo i giudici Falcone, Borsellino, Morvillo e gli agenti di scorta, il capitano Emanuele Basile, il capitano Mario D’Aleo, l’appuntato Giuseppe Bommarito, il carabiniere Pietro Morici e don Gaetano Millunzi #giornatainmemoriadellevittimedimafia #giornatadellamemoriaedellimpegnoinricordodellevittimeinnocentidellemafie #giornatadellamemoriavittimedellemafie #vittimedellamafia #inricordodellevittimedimafia #monreale #monrealepa #palermo #ioamonreale #iamonreale #falcone #borsellino #francescamorvillo #giuseppebommarito #mariodaleo #emanuelebasile #gaetanomillunzi #pietromorici

3/21/2022, 7:33:21 AM

MARIO D'ALEO Egli fu un ufficiale dei Carabinieri che nacque a Roma il 16 febbraio del 1954 e divenne comandante a Monreale nel 1980 prendendo il posto di #EmanueleBasile, ucciso in un agguato di mafia. Insieme ad altri due colleghi, #GiuseppeBommarito e #PietroMorici, che avevano operato con Basile, avviò indagini su #CosaNostra e su #SalvatoreDamiani, #AngeloSiino e sui fratelli #Brusca. Il capitano venne ucciso insieme a Bommarito e Morici in un attentato a #Palermo il 13 giugno 1983 in via Cristoforo Scobar, da un commando di tre persone che spararono contro i militari. Con la sua morte, gli è stata conferita la Medaglia d'oro al valor civile. Nel 2008, le confessioni dei collaboratori di giustizia ( #CalogeroGanci e #FrancescoPaoloAnzelmo) contribuiro a conoscere i nomi dei mandanti e degli assassini condannati all'ergastolo: #MicheleGreco, #TotòRiina, #BernardoProvenzano, #PippoCalò, #GiuseppeFarinella e #NenèGeraci mentre gli esecutori materiali sono stati individuati in #MichelangeloLaBarbera, #SalvatoreBiondino e #DomenicoGanci. #nsindie #nastoriaindie #indieitaliano #indie #like #follow #followforfollowback #likeforlikes #frasiindie #Canova #PerTe

1/28/2022, 12:00:29 PM

#GaetanoCosta nel 1978 fu nominato Procuratore capo di #Palermo, la reazione del “Palazzo” fu negativa, tanto da far sì che si ritardasse la sua immissione. Nei primi mesi del suo lavoro, Costa strinse un forte sodalizio con il capo dell'Ufficio Istruzione #RoccoChinnici: i due si incontravano spesso nell'ascensore di servizio per discutere delle indagini lontani da occhi e orecchie indiscrete. In quel periodo le indagini si stavano orientando sul traffico di droga USA-Sicilia. Costa voleva individuare gli assetti societari e bancari per risalire ai soci occulti delle famiglie mafiose e scoprire i meccanismi di riciclaggio dei narcodollari. Il 16 aprile #EmanueleBasile consegnò a #PaoloBorsellino un rapporto, soprannominato "rapporto dei 55", che sarebbe stato alla base degli arresti del 5 maggio 1980. Il 9 maggio Costa convocò nel suo ufficio tutti i sostituti per convalidare gli arresti, ma alla fine fu costretto a rompere la consolidata prassi dell'unanimità e firmò da solo gli ordini di cattura. Gli avvocati dei mafiosi restarono di sasso e un paio di sostituti, per difendersi, scaricarono tutta la colpa su Costa. Aveva appena firmato la convalida dell'arresto di 55 esponenti degli Spatola-Inzerillo e fu lasciato solo dai suoi sostituti procuratori, divenne un facile bersaglio. Il 6 agosto fu ucciso con tre colpi di pistola alle spalle da un killer solitario che lo aveva seguito da casa fin davanti a un'edicola. Proprio il giorno dopo avrebbe avuto la scorta, fino a quel momento mai concessa. La morte di Gaetano Costa resta senza colpevoli. Disse alla moglie, preoccupata per quella firma: "Io sono uno di quelli che ha il dovere di avere coraggio". "Era uno di cui si poteva comprare solo la morte". #lamafiaèunamontagnadimerda #antimafia #cosanostra #lottaallamafia #mafia #simboli #statomafia #sullenostregambe #memoriaeimpegno

8/6/2021, 12:00:11 PM

#RoccoChinnici si occupò per la prima volta di #mafia nel 1970 come giudice istruttore di #Palermo. Quando fu ucciso #CesareTerranova, venne nominato capo dell'Ufficio Istruzione, ma la scia di sangue proseguì. Nel 1980 furono uccisi #EmanueleBasile, capitano dell' #ArmadeiCarabinieri, e il procuratore #GaetanoCosta. Fu dopo l'omicidio del suo amico che Chinnici ebbe l'idea di centralizzare tutte le indagini di mafia in una struttura di coordinamento tra magistrati che passò alla storia come #PoolAntimafia. Entrarono a far parte del Pool #GiovanniFalcone, #GiuseppeDiLello, #PaoloBorsellino e #LeonardoGuarnotta. Fu grazie all'intuizione di Chinnici se fu possibile imbastire il lavoro necessario a istruire il #Maxiprocesso di Palermo. Stava per firmare gli ordini di arresto per i cugini Salvo, i potentissimi esattori mafiosi legati a #GiulioAndreotti, ma fu fatto saltare in aria prima, il #29luglio1983 con una Fiat 126 verde imbottita con 75 kg di #tritolo. Nell'esplosione, provocata da #AntoninoMadonia, morirono anche il maresciallo dei carabinieri #MarioTrapassi, l'appuntato #SalvatoreBartolotta, componenti della scorta del magistrato, e il portiere dello stabile di via Pipitone Federico, #StefanoLiSacchi. L'unico superstite fu #GiovanniPaparcuri, l'autista. Il processo per l'omicidio individuò come mandanti i cugini Nino e Ignazio Salvo, e si concluse con 12 condanne all'ergastolo e quattro condanne a 18 anni di reclusione. Durante l'iter processuale, la fermezza del giudice #AntoninoSaetta nel comminare dure pene ai sicari di Chinnici costò la vita a lui e a suo figlio Stefano, uccisi il 25 settembre 1988 a #Caltanissetta. #lamafiaèunamontagnadimerda #antimafia #CosaNostra #lottaallamafia #StragediViaPipitoneFederico #simboli #statomafia

7/29/2021, 12:00:10 PM

Rocco Chinnici, il giudice che sfidò gli intoccabili. Il 29 luglio del 1983 Cosa Nostra uccideva il giudice Rocco Chinnici, il padre del #PoolAntimafia. Entrato in magistratura nel 1952, ebbe come prima destinazione il tribunale di Trapani come uditore giudiziario. In seguito fu pretore a Partanna, dal 1954 al 1966, anno in cui arrivò a Palermo, ove il 9 aprile prese servizio presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, nel ruolo di giudice istruttore. Nel 1970 gli fu assegnato il caso della cosiddetta "Strage di viale Lazio", in cui figuravano molti nomi di criminali di mafia destinati a successiva maggior notorietà. Nel 1975, giunto al grado di magistrato di Corte d'Appello, fu nominato Consigliere Istruttore Aggiunto. Divenne magistrato di Cassazione e Consigliere Istruttore dopo altri quattro anni e come tale, in quel 1979 in cui fu ucciso #CesareTerranova, fu chiamato alla carica di dirigente dell'Ufficio in cui già lavorava sull'onda dell'emozione per quel delitto "eccellente". Altri omicidi eccellenti seguirono non molto tempo dopo, nel 1980, quando Cosa nostra uccise il capitano dell'Arma dei Carabinieri #EmanueleBasile e il procuratore #GaetanoCosta, amico di Chinnici, con cui aveva condiviso indagini sulla mafia, i cui esiti i due giudici si scambiavano in tutta riservatezza dentro un ascensore di servizio del palazzo di Giustizia. Dopo questo omicidio Chinnici ebbe l'idea di istituire una struttura collaborativa fra i magistrati dell'Ufficio, conscio che l'isolamento dei servitori dello stato li espone all'annientamento e li rende vulnerabili, in particolare i giudici e i poliziotti poiché, uccidendo chi indaga da solo, si seppellisce con lui anche il portato delle sue indagini. A far parte della sua squadra chiama alcuni giovani magistrati fra i quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Con quest'ultimo condivideva il giorno di nascita, il 19 gennaio. Altro avrebbe legato le tre figure qualche anno dopo. 📌 Clicca in bio e continua a leggere

7/29/2021, 8:23:44 AM

Rocco Chinnici, il giudice che sfidò gli intoccabili. Il 29 luglio del 1983 Cosa Nostra uccideva il giudice Rocco Chinnici, il padre del #PoolAntimafia. Entrato in magistratura nel 1952, ebbe come prima destinazione il tribunale di Trapani come uditore giudiziario. In seguito fu pretore a Partanna, dal 1954 al 1966, anno in cui arrivò a Palermo, ove il 9 aprile prese servizio presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, nel ruolo di giudice istruttore. Nel 1970 gli fu assegnato il caso della cosiddetta "Strage di viale Lazio", in cui figuravano molti nomi di criminali di mafia destinati a successiva maggior notorietà. Nel 1975, giunto al grado di magistrato di Corte d'Appello, fu nominato Consigliere Istruttore Aggiunto. Divenne magistrato di Cassazione e Consigliere Istruttore dopo altri quattro anni e come tale, in quel 1979 in cui fu ucciso #CesareTerranova, fu chiamato alla carica di dirigente dell'Ufficio in cui già lavorava sull'onda dell'emozione per quel delitto "eccellente". Altri omicidi eccellenti seguirono non molto tempo dopo, nel 1980, quando Cosa nostra uccise il capitano dell'Arma dei Carabinieri #EmanueleBasile e il procuratore #GaetanoCosta, amico di Chinnici, con cui aveva condiviso indagini sulla mafia, i cui esiti i due giudici si scambiavano in tutta riservatezza dentro un ascensore di servizio del palazzo di Giustizia. Dopo questo omicidio Chinnici ebbe l'idea di istituire una struttura collaborativa fra i magistrati dell'Ufficio, conscio che l'isolamento dei servitori dello stato li espone all'annientamento e li rende vulnerabili, in particolare i giudici e i poliziotti poiché, uccidendo chi indaga da solo, si seppellisce con lui anche il portato delle sue indagini. A far parte della sua squadra chiama alcuni giovani magistrati fra i quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Con quest'ultimo condivideva il giorno di nascita, il 19 gennaio. Altro avrebbe legato le tre figure qualche anno dopo. 📌 Clicca in bio e continua a leggere

7/29/2021, 8:23:02 AM

#BorisGiuliano è stato un poliziotto italiano e capo della #SquadraMobile di Palermo, assassinato da #LeolucaBagarella per le sue indagini sul traffico di stupefacenti di #CosaNostra. Come scritto nell'Ordinanza-Sentenza del #Maxiprocesso di Palermo, verso le 8 del mattino del 21 luglio un individuo, si introdusse nel #BarLux e sparò diversi colpi di pistola calibro 7,65 contro Boris Giuliano, che si trovava lì per bere un caffè come ogni mattina. L'omicidio avvenne alla presenza di numerosi clienti che, spiazzati, non riuscirono nemmeno a reagire, tanto che l'omicida poté darsi facilmente alla fuga, raggiungendo a piedi una Fiat 128, dove lo attendeva un complice. Dei testimoni oculari del delitto soltanto il gestore del bar, #GiovanniSiracusa, riuscì a fornire una descrizione abbastanza accurata dell'omicida, in base alla quale venne realizzato un identikit per le ricerche, che non diedero tuttavia alcun risultato. Il 16 dicembre 1979 la Squadra Mobile di #Palermo stilò un primo rapporto sulle indagini, ricostruendo la dinamica del delitto e formulando un ventaglio di ipotesi sul movente dell'omicidio, richiamando tra le varie le sue indagini sul traffico internazionale di stupefacenti. Un contributo decisivo alle indagini sulla morte di Giuliano fu dato dal capitano dei Carabinieri #EmanueleBasile, il quale il 22 aprile 1980 consegnò a #PaoloBorsellino un rapporto completo sul traffico di eroina gestito dai Corleonesi, allora in rapida ascesa agli albori della Seconda Guerra di Mafia. L'omicidio di Boris Giuliano finì nella sentenza-ordinanza del Maxiprocesso di Palermo e il movente delle indagini sul traffico di stupefacenti fu confermato anche da diversi pentiti, tra cui #TommasoBuscetta. Per il suo omicidio vennero condannati all'ergastolo in via definitiva #SalvatoreRiina, #BernardoProvenzano, #MicheleGreco, #FrancescoMadonia, #GiuseppeCalò, #BernardoBrusca, #NenèGeraci, #FrancescoSpadaro (in qualità di mandanti) e Leoluca Bagarella (come esecutore materiale), il quale venne riconosciuto tale solamente il 7 marzo 1995. #lamafiaèunamontagnadimerda #antimafia #mafia #lottaallamafia #borsellino #eroi #falcone #simboli

7/21/2021, 10:00:18 AM

Il 2 luglio 1949 nacque a Taranto il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile. "Comandante di Compagnia distaccata, già distintosi in precedenti, rischiose operazioni di servizio, si impegnava, pur consapevole dei pericoli cui si esponeva, in prolungate e difficili indagini, in ambiente caratterizzato da tradizionale omertà, che portavano alla individuazione e all'arresto di numerosi e pericolosi aderenti ad organizzazioni mafiose operanti anche a livello internazionale. Proditoriamente fatto segno a colpi d'arma da fuoco in un vile agguato tesogli da tre malfattori, immolava la sua giovane esistenza ai più nobili ideali di giustizia ed assoluta dedizione al dovere." (Dalle motivazioni del conferimento della Medaglia d'oro al valor civile alla memoria) . Foto tratta dal sito vivi.libera #emanuelebasile #nomafia #libera #ilfrescoprofumodilibertà #accadeoggi

7/2/2021, 5:06:15 PM

Oggi è la giornata nazionale dell’Arma dei Carabinieri e noi vogliamo celebrarla ricordando #EmanueleBasile, un ufficiale dei #Carabinieri ucciso da #CosaNostra a #Monreale, il 4 maggio 1980, precedentemente al suo assassinio, aveva condotto alcune indagini sull'uccisione di #BorisGiuliano, durante le quali aveva scoperto l'esistenza di traffici di stupefacenti. Tuttavia, apprestandosi a lasciare Monreale, si era premurato di consegnare tutti i risultati a cui era pervenuto a #PaoloBorsellino. Verso mezzanotte e mezza del 3 maggio 1980, Basile aveva in braccio la figlia Barbara di quattro anni e accanto a lui, c’era la moglie Silvana Musanti, mentre aspettavano di assistere allo spettacolo pirotecnico della festa del Santissimo Crocifisso, in via Pietro Novelli, un killer mafioso gli spara alle spalle, la moglie Silvana tentò di parare il colpo di grazia diretto al marito e si salvò per miracolo grazie a un'agendina 3x4 cm con una copertina d'argento massiccio regalatagli dal marito, dove il proiettile si conficcò, il killer nel frattempo raggiunge i due complici e fugge in auto. Basile viene trasportato all'ospedale di Palermo dove i medici tenteranno di salvargli la vita con un delicato intervento chirurgico, ma il carabiniere muore durante l'operazione lasciando nel dolore la moglie e lo stesso Paolo Borsellino che era corso in ospedale. In questa giornata il nostro ricordo va a tutti i carabinieri che hanno combattuto la mafia perdendo anche la propria vita, ad Emanuele Basile, al generale #CarloAlbertoDallaChiesa, a #MarioDAleo e ai tanti simboli ed eroi di questa lotta. #lamafiaèunamontagnadimerda #giornatanazionaledellarmadeicarabinieri #simboli #eroi #antimafia #lottaallamafia #giustizia #sullenostregambe #siamocapaci #capacidiricordare #agenderosse #pernondimenticare #nomafia #controlemafie #liberacontrolemafie #lanuovaresistenza #apriteilcervello

6/5/2021, 12:00:39 PM

Il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile era comandante della compagnia di Monreale nel 1980. Era un fuoriclasse il comandante Basile, da anni indagava sulla Famiglia di Altofonte, una di quelle cosche di cui non si sentiva mai parlare, caratteristica che da sempre è sinonimo di solidità criminale quando si parla di criminalità organizzata. Basile, in quell'anno, stava indagando sul riciclaggio di denaro sporco, sulla complicità di numerosi colletti bianchi e sui miliardari traffici con gli Stati Uniti. ➖ "Che succede ad Altofonte? Ormai abbiamo capito tutto", dichiarerò Basile al giornalista Attilio Bolzoni. Purtroppo il capitano Basile non riuscì ad arrestare nessuno, perché il 4 maggio del 1980 venne ucciso davanti agli occhi della moglie e della figlia mentre passeggiava per le strade di Monreale. ➖ Mario D'Aleo prese il posto di Basile alla compagnia di Monreale seguendo le piste del collega caduto. Purtroppo anche questa volta l'epilogo fu tragico. Il 13 giugno 1983 D'Aleo era in compagnia di due colleghi, Giuseppe Bommarito e Pietro Morici, quando un commando di Cosa Nostra li crivellò di colpi mentre erano in macchina. ➖ In quegli anni lo Stato continuava a mostrarsi debole mentre Cosa Nostra agiva sempre più in maniera indisturbata. Per rendere giustizia a questi eroi ci vollero decenni, l'ultimo processo è terminato nel 2007. ➖ Mario D'Aleo ed Emanuele Basile rappresentano un esempio di estremo sacrificio e professionalità lavorativa. Il loro contributo investigativo ha gettato le basi per coloro che li seguirono nelle indagini per l'istituzione del Maxi Processo di Palermo.  #mafia #antimafia #camorra #ndrangheta #parliamodimafia #vittimedimafia #emanuelebasile #mariodaleo

5/4/2021, 6:44:20 PM

Ucciso alle spalle con un colpo di pistola, mentre portava sulle spalle sua figlia Barbara, al ritorno dalla festa del Paese. Così vigliacchi mafiosi uccidevano il #4maggio 1980 il capitano dei Carabinieri a capo della stazione di #Monreale #EmanueleBasile. La sua colpa? Aveva continuato le indagini di #BorisGiuliano sul traffico di droga delle famiglie legate a #TotòRiina (condannato all'ergastolo come mandante). Fate conoscere la sua storia, la trovate su #WikiMafia 👉 bit.ly/CapitanoBasile (LINK NELLE STORIE) "Li avete uccisi ma non vi siete accorti che #eranosemi" 🌸 #basile #antimafia #mafiamaps #mappiamolitutti #sullenostregambe #memoria #memory #sicilia #igersicilia #palermo #sicily #italia #italy #igersitalia

5/4/2021, 3:08:20 PM

Doveva essere una serata felice. A Monreale, il capitano dei carabinieri Emanuele Basile, trent'anni, stava aspettando di assistere al tradizione spettacolo pirotecnico per la festa del Santissimo Crocifisso, in compagnia di sua moglie e di sua figlia Barbara, che teneva in braccio. Ad un certo punto si sentì un botto ma non erano fuochi d'artificio. Un commando mafioso cominciò a fare fuoco contro il capitano, che venne crivellato di colpi alle spalle. I killer non si fermarono nemmeno davanti la piccola, di soli quattro anni, mancata per un soffio: protetta dalle braccia di quel grande uomo in divisa, suo padre, che aveva portato avanti delle delicate indagini sull'uccisione di Boris Giuliano, sui traffici di stupefacenti e sull'ascesa dei Corleonesi. Qualche settimana dopo quell'omicidio, a Monreale arrivò il nuovo Capitano. Si chiamava Mario D'Aleo, tre anni dopo venne ucciso anche lui, a ventinove anni. Da lì a poco si sarebbe sposato. Così i mafiosi di Cosa nostra punivano chi non si voltava dall'altra parte. Condividete questo post nelle vostre storie per mantenere viva la memoria . . . #mafiamerda #AccaddeOggi #Telejatononsiferma #pernondimenticare #EmanueleBasile #Telejato #Telejunior #nomafia #vittimedimafia #picoftheday #instalike #instapost #photooftheday #Monreale #palermo #sicilia #sicily #italia #italy #palermocity #palermotoday #carabinieri

5/4/2021, 11:17:21 AM