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Nuova Americana è la nuova rubrica di Clinamen a cura di Adele Errico Non perderti tutti i nostri contenuti! - ✒️ @adele.errico13 @clinamen_periodico ________________________________________ #clinamenperiodico #new #writers #nuovaamerica

4/29/2024, 9:30:54 AM

Nato a Løten, in Norvegia, nel 1863, Edvard Munch è considerato uno degli esponenti più importanti del modernismo. I suoi dipinti dai colori accesi e dai motivi angosciosi rispecchiano una biografia tormentata dalla malattia nervosa che lo portò in clinica nel 1908-1909 e dalla vita solitaria che trascorse sino alla morte avvenuta il 23 gennaio 1944. Interprete dell’esasperazione simbolista di fine Ottocento, Munch ricorse alla violenza cromatica per dare voce al sentimento profondo e malinconico della natura e al senso doloroso dell’amore e della morte in opposizione ai valori borghesi. Maestro indiscusso dell’espressionismo tedesco, la pittura di Munch si indirizzò lungo tre direttrici: il ritratto, i quadri naturalistici e l’introspezione dei soggetti. Celeberrimi i suoi quadri L’Urlo (1893), Malinconia (1891), La Pubertà (1894), Madonna (1895), Golgota (1900), Ragazze sul ponte (1902). #storiadellarte #arte #novecento #edvardmunch #munch #accadeoggi #arts #clinamenperiodico #approdi #cultura #munch80 #germany #norway #oslo #espressionismo #simbolismo #painting #likeforlikes #instamunch #instagood #instapicture #urlodimunch #amazing #oslomuseum #munchmuseet #artgallery #artexhibition

1/23/2024, 10:30:00 AM

✒️Il nuovo numero di Clinamen è online! Non perdertelo! Link in Bio - #clinamenperiodico

1/19/2024, 6:00:43 PM

Il nuovo numero di Clinamen è online! Non perderti l'intervista al fotografo @fotographz, autore della copertina. Scarica la tua copia gratuita! Link in Bio - - #clinamenperiodico

3/25/2023, 4:42:57 PM

#1 #CLINAMEN ‘Clinamen’ è un termine latino, presente nel ‘De Rerum Natura’ del poeta Lucrezio (I sec.a.C.), poema didascalico che ha l’obiettivo di esporre in maniera sistematica e di promuovere culturalmente la dottrina filosofica di Epicuro, teorizzante il raggiungimento della felicità per mezzo del piacere. Il lemma è un tecnicismo e indica lo spostamento casuale degli atomi dalla loro traiettoria di caduta; è traducibile in italiano con la parola ‘inclinazione’, ma bisogna precisare che a questo concetto bisogna associare quello di ‘casualità’: l’aggregazione degli atomi, nel sistema filosofico epicureo, e dunque nella trattazione lucreziana, a seconda della traiettoria percorsa, dà esito a risultati difformi, dà origine a quel concetto di diversità degli enti che anima il nostro mondo. In questo movimento di aggregazione casuale possiamo leggere allora l’indissolubile legame intercorrente tra un’esteriorità visibile e concreta e un’interiorità che sfugge agli occhi, ma non alla mente; ed è proprio nella loro unione, che è concepito l’esito diverso delle cose, che trova la propria forma di attuazione nel mondo. Epicuro, essendo un uomo greco, utilizzava altri lemmi appartenenti alla sua lingua per poter definire il concetto che Lucrezio chiamerà ‘clinamen’: παρέγκλισις, κλίσις, ἔγκλισις (lemmi greci che hanno come significato principale “inclinazione”) che ricorono nella sua opera ‘Perì phýseos’ (‘Sulla natura’), dalla quale trae origine il corrispettivo ‘De rerum natura’ di Lucrezio, che nel nome ne è la diretta traduzione latina. La parola ‘Clinamen’ è quindi anche un neologismo, una parola nuova creata da Lucrezio, un’operazione di arricchimento lessicale, resa possibile da un processo traduttivo e inventivo e dalla necessità di dover ospitare i concetti filosofici di alcune scuole di pensiero della grecità nella lingua latina che ne risulterà arricchita sui piani lessicale e culturale. 📝Il Direttore @renix95 #VerbaManent #ParoleDallAntichità #ClinamenPeriodico #oltreilconfine #collana2023 #words #mondoantico #greece #rome #certamencenseo #ancientrome #ancientgreece #litterature #greekhistory #romanhistory #verba #letteraturalatina #

1/25/2023, 11:31:10 AM

Il 2022 non può concludersi senza rendere omaggio ad uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento, Pier Paolo Pasolini, del quale proprio nell’anno che sta per concludersi sono ricorsi i cento anni dalla nascita. Per celebrare questo importantissimo anniversario Clinamen propone ai suoi lettori e follower una carrellata di citazioni tratte da alcuni degli scritti pasoliniani più importanti. Pasolini nacque a Bologna il 5 marzo 1922 e sin da giovanissimo sviluppò un forte interesse per la poesia, per la letteratura, per il cinema e l’arte. La sua attività contraddistinse il periodo tra gli Anni Cinquanta e Settanta durante il quale prese a volte posizioni scomode nei confronti degli eventi storici e politici. Disposto a sfidare il potere si schierò contro la rivoluzione del ‘68, contro la società del consumismo, contro gli industriali, il capitalismo e la distruzione dei valori autentici della civiltà popolare e a favore dei diritti degli omosessuali e delle donne. Scrittore, saggista, poeta, regista, sceneggiatore, pittore, Pasolini è un autore a tutto tondo, ancora oggi attualissimo per le sue idee e le sue visioni che hanno denunciato i soprusi e gli orrori di una società fondata sullo strapotere della borghesia e sulla centralità del capitale. Il grido pasoliniano di denuncia si è sollevato dagli stessi mezzi di comunicazione usati dal potere per imporre la propria supremazia sul popolo e ha definito l’attività dell’autore in termini di un impegno che la critica ha definito “corsaro”. #clinamen #clinamenperiodico #2022 #pasolini #pasolini100 #ppp #pierpaolopasolini #ppp100 #novecento #italia #pasolini100roma #oltreilconfine #letteratura #cinema #poesia #arte #cultura #instapasolini #instaitalia #postoftheday #instapost #instaletteratura #instalike #likeforfollow #likeforlikes #letteraturaitaliana @_pierpaolopasolini @pierpaolopasolini_official @officinapasolini @p.pasolini @pppasolini_100 @roma

12/31/2022, 3:23:57 PM

Il tempo è uno dei grandi temi della letteratura occidentale sul quale riflette anche la penna di uno dei più grandi scrittori del secolo scorso, Jorge Luis Borges. A questo tema lo scrittore argentino ha dedicato una delle sue più belle poesie, “Il tempo”. In essa Borges riflette proprio sul tempo che scorre scandendo la vita dell’essere umano: se l’uomo lascia al tempo di divorare i suoi giorni, questo diventerà suo nemico, ma se si ricorda di essere anch’egli protagonista della vita allora può diventare complice di quella forza nemica e distruttrice. La realtà è talmente evidente da condurre pertanto il poeta ad arrendersi ad una partecipazione sentita dell’azione logorante del tempo (“il mondo è disgraziatamente reale”): i giorni quindi passano, le persone invecchiano, i fiori appassiscono senza che l’uomo possa fare nient’altro se non prendere coscienza disgraziatamente della sua condizione (“io disgraziatamente sono Borges”). #borges #poesia #argentina #tempo #letteratura #postoftheday #clinamenperiodico #oltreilconfine #cultura #reading #likeforlikes #instaborges #jorgeluisborges #books #instabooks #instaletteratura #instacultura #instalibri #libridaleggere #librisulibri #librichepassione #poetry #poesiacontemporanea #novecento #instalike

12/7/2022, 11:30:47 AM

Il nuovo numero di Clinamen è online! Scarica la tua copia gratuita, la trovi al link in Bio! ✏️ Copertina a cura di Ilaria Scaffidi @_imaginesomething - - #clinamenperiodico #new

10/30/2022, 6:23:36 PM

La citazione di oggi è tratta da un intenso dialogo tra Bruto e Cassio che anima la II scena del I atto del Julius Caesar di William Shakespeare. Nei due personaggi comincia ad annidarsi un forte senso di invidia verso colui che Roma acclama, il generale invitto Giulio Cesare che, tornato vittorioso da tutte le sue campagne, si appresta a concentrare ogni potere nelle sue mani. Con un forte appiglio retorico Cassio cerca di guadagnare Bruto alla sua causa, riaccendendo la nobiltà d’animo del suo interlocutore: Roma osanna Cesare, ma cosa ha Cesare che Bruto non possiede? Nella tragedia di Shakespeare Bruto e Cassio oscurano il personaggio che dà il titolo all’opera, relegandolo alla mera funzione di vittima sacrificale nel cui sangue lavare i propri desideri mimetici. Ma è proprio nel loro ergersi a personaggi principali che Cassio e Bruto dialogano con gli spettatori e i lettori, lasciando irrisolti interrogativi esistenziali dinanzi ai quali gli uomini - incarnati proprio dai due aristocratici romani - si pongono in maniera diametralmente opposta: è il destino a schiavizzare l’uomo o è l’uomo stesso che masochisticamente gode nel soccombere al suo destino? In qualche modo l’uomo può farsi fabbro del suo destino? #shakespeare #juliuscaesar #tragedy #cassius #brutus #fate #life #books #england #literature #reading #theatre #clinamenperiodico #clinamen #oltreilconfine #follow #instalike #instafollow #likesforlike #instagood #instalitterature #instabooks #instatheatre #instaculture #instamoments

10/26/2022, 11:53:50 AM

Arthur Rimbaud è stato uno dei grandi simbolisti francesi che ha contribuito alla trasformazione del linguaggio della poesia contemporanea. Nato a Charleville nel 1854, Rimbaud è considerato per il suo carattere impulsivo e per la sua vita dissoluta un emblema della ribellione. Tutta la sua opera poetica prende forma negli anni dell’adolescenza, contraddistinta dalla relazione con Verlaine e dalle numerose traversie per il mondo. Tra i suoi capolavori si ricordano il poemetto “Bateau ivre” e le raccolte “Illuminations” e “Une saison en enfer”. Rimbaud è un poeta visionario: egli crede che l’autentica lucidità, prerogativa del poeta veggente, può essere raggiunta solo superando i limiti imposi dalla coscienza chiara delle cose attraverso “un long, immense et raisonné dérèglement de tous les sens”. Tale procedimento, che comporta la sperimentazione di tutte le tecniche allucinatorie compresi alcool e droga, condanna il poeta a una posizione sociale di marginalità ma gli evita di cadere nei luoghi comuni, consentendogli di trovare invece la misteriosa chiave della realtà. 🎨 Illustrazione di Francesco Ruggero Vercesi #rimbaud #arthurrimbaud #bateauivre #illuminations #simbolismo #unsaisonenenfer #france #ottocento #letteratura #letteraturafrancese #postoftheday #jeestunautre #clinamenperiodico #follow #instamoments #clinamen #cultura #book #instalike #oltreilconfine #instafrancia #likeforlikes #instagood #instasimbolismo #instapost #rimbaudverlaine #rimbaudstudies

10/19/2022, 10:45:16 AM

Annie Ernaux è la scrittrice che è stata insignita del Nobel per la letteratura 2022. Nella motivazione del premio si legge la seguente motivazione: “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui rivela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. Nata in Normandia nel 1940, la Ernaux è conosciuta per alcuni suoi romanzi quali “Il posto”, “Gli anni”, “Memoria di ragazza” “L’altra figlia”, “Una donna” e “L’evento”. Nei suoi scritti l’autrice francese esamina con coerenza e da diverse angolazioni una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe. La sua poetica è sempre stata orientata a catturare l’essenza più intima dell’umano e a risaltare quell’epica della quotidianità, nella quale biografia e autobiografia si confondono nella vita di ognuno. Eppure un sostrato autobiografico si cela sempre nei libri della Ernaux. Molti personaggi – in particolare quelli femminili- rievocano le esperienze biografiche della scrittrice e aprono ai grandi temi della sociologia e della contemporaneità: la vita della sua famiglia si materializza in “Il posto” e ne “L’onta”; una sessualità sofferta e la tragedia dell’aborto vissuta in prima persona prendono forma in “Passone semplice” e “L’evento”; la morte della madre colpita dall’Alzheimer viene rievocata in “Non sono più uscita dalla mia notte…”; la solitudine e la disillusione di un amore vissuto sotto gli stereotipi del pregiudizio sociale sono alla base di “La donna gelata”. 🎨 Illustration by @niklaselmehed #annieernaux #sweden #nobel #swedishacademy #litterature #nobelliteratureprize #letteratura #france #cultura #books #letture #postoftheday #clinamen #gallimard #oltreilconfine # #clinamenperiodico #instalike #instamoments #likeforlike #instart #instalibri #instabooks #instaculture #instanobel @editions_gallimard @lormaeditore

10/12/2022, 10:17:34 AM

Vissuto sotto gli imperatori della dinastia giulio-claudia Lucio Giunio Moderato Columella è solitamente annoverato tra gli autori minori del I secolo d.C. Completata la carriera militare con il grado di tribuno in Siria e svolte numerose attività di funzionario in varie parti dell’impero, Columella si dedicò alla cura dei suoi possedimenti terrieri in Italia e alla composizione di un trattato sull’agricoltura. Il suo ‘De rustica’ ci è pervenuto in maniera integrale grazie all’assemblaggio delle sue varie parti, raccolte nei monasteri europei dall’umanista Poggio Bracciolini. I dodici libri del trattato, insieme a quello intitolato ‘De arboribus’, costituiscono oggi la maggiore fonte di conoscenza sull’agricoltura romana, insieme ai precedenti lavori di Catone il Censore e di Varrone, e ci danno testimonianza di alcuni frammenti di opere a noi non pervenute quali quelle dell’enciclopedista latino Cornelio Celso, dell’agronomo punico Magone, dello scrittore romano Tremellio Scrofa e di altre più antiche fonti greche. Ammiratore di Virgilio, Columella si cimentò nella composizione in esametri del suo X libro incentrato sulla cura dei giardini e modellato sulle ‘Georgiche’ virgiliane. Tuttavia, come dichiara lo stesso autore, all’origine della sua passione per l’agricoltura vi è la figura dello zio Marco Columella che aveva condotto esperimenti zoologici e botonici, ricorrendo all’incrocio delle specie. Il ‘De rustica’ raccoglie tutto lo scibile della latinità sul lavoro dei campi, fornendo informazioni sulle conoscenze tecniche agrarie e indicazioni sulla concimazione, sulla piantagione, sulla cura degli alberi, sul modo di gestire razionalmente le proprietà. #columella #anticaroma #letteraturalatina #authors #latinculture #roma #letteratura #clinamen #agricola #agricoltura #clinamenperiodico #storiaromana #oltreilconfine #postoftheday #philology #instaroma #italia #instaletteratura #instabook #instaitalia #instapost #likeforlikes #instalike #instacultura #instastoria

10/5/2022, 10:41:37 AM

Percepire un libro come opera d’arte è oggi assai arduo, ma ci fu un tempo nel quale libroni e volumi di letteratura e di testi sacri erano riccamente decorati con illustrazioni miniate che impreziosivano le pagine realizzate dagli amanuensi, noti non solo come abili scrittori ma anche come capaci decoratori. L’amanuense aveva, infatti, il compito di abbellire il libro miniato con decorazioni e illustrazioni che trovavano spazio tra le righe del testo scritto o negli spazi bianchi. Eccezionale a tal punto da suscitare ancora lo stupore di archivisti, paleografi e amanti del libro è l’intreccio tra scrittura, decorazione ed immagine che ha dato vita alla lettera iniziale (capitale) come forma autonoma rispetto al testo, carica di significati pratici ed estetici. A partire dall’VIII secolo si diffonde un nuovo gusto che coniuga lettere geometriche con vorticose spirali e sinuosi movimenti di linee o che dà vita, nei risultati più raffinati, a capitali zoomorfe dove animali terrestri convivono perfettamente con animali marini sino a ricostruire la struttura stessa delle lettere. Il fenomeno dilagò e andò a impreziosire i manuali di età carolingia sino a coinvolgere anche la prestigiosa Bibbia che entrò nell’arte miniata nel XII secolo. Il testo sacro per eccellenza iniziò ad essere abbellito con un mix di immagini esilaranti raccolte in cornice, illustrazioni di scenografie e personaggi tratti dalla storia, disegni di spirali e tralci di vite ornamentali in grado di conferire quella preziosità segna di quello che era volumen più eccezionale del Medioevo. #middleages #books #culture #litterature #art #lovebook #medioevo #arte #miniatura #libriminiati #medioevo #amanuense #clinamen #clinamenperiodico #oltreilconfine #instalike #instafollow #instabooks #instaread #instapost

7/6/2022, 1:48:02 PM

“Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. È bella una tale certezza ma l’incertezza è più bella”. Amore a prima vista. Conosciuta in Italia dopo essere stata insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, Maria Wislawa Szymborska (1923-2012) è oggi considerata una delle “grandi voci poetiche attuali”. A buon ragione la critica la ritiene la poetessa più rappresentativa della Polonia che con la sua poesia ironica e profonda è stata capace di tendere verso una lirica filosofica (Reich-Ranicki) dove a dominare sono gli argomenti etici che riflettono sulla condizione umana, sia come individui sia come membri della società. La Szymborska individua l’origine della sua poesia intellettuale e introspettiva nel silenzio: come ella stessa dichiarò in occasione del conferimento del Nobel “non so” sono le due “paroline alate” fonte di ispirazione per i poeti, gli scienziati e gli artisti. La consapevolezza di non sapere, il dubbio, l’irrequietezza animano la riflessione e l’incessante ricerca di risposte. L’incanto è, invece, il tratto più significativo dei suoi versi (Marchesani) che si interrogano sul senso dell’esistenza partendo dal mistero degli oggetti e del quotidiano. Tra le sue raccolte si ricordano “Per questo viviamo” (1948), “Domande poste a me stessa” (1954), “Vista con granello di sabbia” (1996), “Due Punti” (2005). #szymborska #poetry #poland #novecento #letteratura #oltreilconfine #cultura #life #love #poesia #clinamen #clinamenperiodico #instaletteratura #instacultura #instamoment #instaclinamen #instalike #likeforlikes #likeforfollow #instapoesia #instafollow

5/13/2022, 6:54:54 PM

Giungiamo al traguardo del percorso fittizio che abbiamo voluto percorrere con questi post danteschi. Dante è il nostro Poeta per eccellenza, eppure come abbiamo visto in queste prime 10 tappe egli non si è mai definito tale. La parola ‘poeta’ ritorna nella Commedia circa una trentina di volte e ogni volta che s’incontra porta con sé un significato particolare. Per Dante ad essere degno del titolo di ‘poeta’ è innanzitutto Virgilio, per il quale il termine ritorna più volte. Ma Virgilio riconosce a sua volta la superiorità di un altro poeta che definisce ‘sovrano’, Omero, e a sua volta è riconosciuto come mediatore e modello da un altro ancora che è Stazio. E Dante? Dante è un’ombra di Virgilio, deve tutto al suo ‘maestro’, ma per tutto l’Inferno, il Purgatorio e buona parte del Paradiso non si è mai ritenuto degno di definirsi ‘poeta’. È solo dopo esser stato al fianco dal poeta latino pagano Virgilio, dopo aver conosciuto il poeta latino cristiano Stazio, essersi confrontato con i provenzali e gli stilnovisti, essersi cimentato a descrivere l’indescrivibile che Dante diventa il poeta volgare cristiano e può finalmente assumersi il peso dell’essere ‘poeta’. Paradiso XXV è il canto della speranza, il canto dove Dante si augura, seppur anziano e diverso da quell’uomo che aveva dovuto lasciare Firenze, di ritornare nella sua patria da ‘poeta’ e ricevere la corona di alloro nei pressi del Battistero di San Giovanni. Dante ha ormai raggiunto una convinzione: è un poeta e con orgoglio non lo cela a nessuno. 🎨 Nicola Canova, Puro e disposto a rivedere le stelle, 2021. #dantealighieri #dante #dante700 #paradiso #virgilio #stazio #omero #beatrice #poeta #firenze #italia #letteratura #poesia #clinamen #clinamenperiodico #instalife #instaculture #postoftheday #instagood #instamood #divinacommedia #likeforlikes #inviaggiocondante #art #arivederelestelle #books

12/17/2021, 10:17:30 AM

All’ostacolo costituito dalle tre fiere in Inf. I s’oppongono le “tre donne benedette” di Inf. II: alla lussuria, alla superbia e all’avarizia fanno fronte la carità, la speranza e la fede di cui sono allegoria Maria, S. Lucia e Beatrice, figure sante e mistiche che simbolicamente incarnano anche il potere della Grazia che previene, che illumina e che opera. A ricordare a Dante lo scopo del viaggio e chi lo ha permesso è Virgilio che esorta il poeta a non farsi schiacciare dal timore e a confidare nel disegno divino che queste tre donne hanno tracciato per lui, distogliendo lo stesso mantovano dalla sospensione del Limbo. Nella Commedia Maria è una figura silente, ma degna di profonda venerazione e contemplazione dato il profondo significato religioso e storico che incarna. Nel Purgatorio ella è un esempio di virtù, ricordata all’ingresso di ogni cornice (umiltà, carità, mansuetudine, sollecitudine, povertà, liberalità, frugalità e castità). Nel Paradiso la Vergine è più volte invocata, ma compare soltanto nel XXXI Canto dopo il congedo di Beatrice e l’incontro con s. Bernardo. Di fronte alla rosa dei beati, Bernardo mostra a Dante il seggio della Vergine che supera in luminosità tutti gli altri, costringendo chi guarda a tenere fisso lo sguardo su di lei (Par. XXXII). All’incipit di Par. XXXIII appartiene, invece, la famosissima preghiera che Bernardo rivolge a Maria affinché interceda presso Dio per consentire a Dante di assistere al trionfo di Cristo e di avere il privilegio di fissare il suo sguardo nella mente divina. 🎨 Antonello da Messina, Annunziata di Palermo, 1475 ca. #dante #divinacommedia #paradiso #maria #beatrice #lucia #virgilio #clinamenperiodico #postoftheday #december #likeforlikes #salireallestelle #inviaggiocondante #arivederelestelle #oltreilconfine #letteratura #medioevo #instalitterature #instadante #instacommedia #instabook #instalettura #likeforfollow #culture #books #woman #instafollow

12/8/2021, 9:37:33 AM

Alla base della leggenda del dottor Faust vi è quella lotta tra bene e male, tra Dio e demonio che a detta del critico Francesco De Sanctis corrisponde alla battaglia insita nell’animo umano tra vizio e virtù. La storia già popolare nel Medioevo trovò una prima consacrazione nel Rinascimento con l’opera “The Tragical History of Life and Death of Doctor Faustus” di Christopher Marlowe e poi con il “Faust” di Goethe. Goethe lavorò al suo dramma di consacrazione per buona parte della vita, costruendo un’opera monumentale di oltre 12.000 versi, capace di attraversare le due principali correnti letterarie di fine Settecento e inizi Ottocento: lo Sturm und Drang e il classicismo. Il prototipo del “Faust”, rappresentato dall’”Urfaust” risente dell’influenza di Marlowe e si muove in uno spirito prettamente preromantico. Diversa è la concezione delle due parti del “Faust” dove a dominare sono i canoni del classicismo che fanno da contorno al patto tra il protagonista e Mefistofele. Faust possiede una brama smisurata di azione e conoscenza che lo spinge a vendere la propria anima al diavolo in cambio di un attimo infinito, destinato a non finire mai. Il suo desiderio è quello dell’umanista appassionato che vuole accedere a tutto lo scibile umano, ma è destinato alla fine a soccombere sotto il peso della materia e del piacere tanto ricercato. La scommessa è stata vinta da Mefistofele che reclama l’anima di Faust verso “il vuoto eterno”, ma la grazia di Dio ribalta la situazione e consente la salvezza del protagonista grazie alla sua continua aspirazione verso l’infinito. 🎨 A. Kaulbach, Faust und Mefisto. #faust #goethe #marlowe #letteratura #sturmunddrang #classicismo #settecento #ottocento #drama #theatre #culture #life #deustchland #romanticismo #oltreilconfine #clinamenperiodico #instalike #postoftheday #likeforlikealways #likeforlikes #reading #books

12/1/2021, 11:58:26 AM

Nata a Amherst nel 1830, Emily Dickinson è oggi considerata una dei principali lirici moderni, la cui fortuna poetica è arrivata successivamente alla sua morte avvenuta nel 1886. Quando era in vita la poetessa pubblicò solo sette poesie e non riscosse grandi riconoscimenti da parte degli editori. In circostanze fortuite fu la sorella Vinnie a scoprire nella camera di Emily un raccoglitore contenente circa un centinaio di bigliettini ricuciti con ago e filo sul quale erano scritti diversi componimenti poetici. La pubblicazione dell'intero corpus poetico avvenne in più momenti tra il 1890 e il 1935 proprio grazie all'impegno della sorella, dell'amante del fratello Mabel e della nipote Martha. Alle circa cento poesie rinvenute nella stanza della Dickinson se ne aggiunsero altre trecento che la poetessa aveva affidato quando era in vita alla cognata Susan e un altro innumerevole numero recuperato da lettere e bigliettini destinati a parenti e amici. La prima pubblicazione critica (Johnson) del 1955 contava ben 1775 poesie che arrivarono a 1799 nella più recente edizione di riferimento in tre volumi (Franklin) del 1998. Emily Dickinson non ebbe alcun riconoscimento in vita, dal momento che preferì un'esistenza solitaria e poco allineata con i gusti ricercati e ufficiali della cultura tradizionale del suo tempo. La sua poesia anticonformistica, recuperando temi romantici e anticipando la poesia novecentesca, è stata rivalutata nel corso del XX secolo, sino a far divenire la Dickinson una delle principali figure letterarie della cultura statunitense, nonché una delle più sensibili e importanti poetesse del panorama internazionale. #letteratura #emilydickinson #poesia #usa #ottocento #dickinson #life #culture #clinamen #words #poetry #clinamenperiodico #oltreilconfine #likeforlikes #likeforfollow #likeforlikealways #instalike #instalitterature #postoftheday

11/17/2021, 9:29:57 AM

La terza cantica si apre con un proemio, nel quale Dante alla pari dei grandi poeti epici dell’antichità, invoca l’aiuto delle Muse e di Apollo per poter cantare la sublimità e solennità del Paradiso. L’atmosfera che dà avvio alla parte finale del viaggio dantesco è la stessa che conclude il Purgatorio ed è rappresentata dal Paradiso Terrestre, da dove Beatrice e Dante fissano il sole a tal punto da vedere brillare in cielo un fuoco incandescente. “Trasumanar” (v. 70), cioè percepire la propria condizione ai limiti dell’umano, è la parola-chiave che rappresenta nella sua totalità l’essenza del I Canto del Paradiso. Ma il “trasumanar” è prima di tutto un fenomeno che si realizza nell’economia della narrazione nel momento in cui Dante non riesce più a sostenere la vista del sole e d’istinto si rivolge all’amata Beatrice, cogliendo la luce divina riflessa nei suoi occhi. Solo dopo aver ottenuto il conforto dalla donna, Dante può nuovamente essere attirato dalla bellezza delle sfere celesti, udirne la melodia e vederne la luminosità, inaccessibili a chi ha i piedi sulla terra. Il mistero è svelato: Dante e Beatrice si sono destati, stanno volando velocissimi verso il Paradiso. La loro ascesa è cominciata! Il corpo non è più un limite: Dante ha ormai preso coscienza del suo libero arbitrio, può mettere a frutto il suo istinto e tendere verso il fine dell’uomo che, come spiega Beatrice, è rappresentato dalla felicità. Libertà è ancora la parola che ritorna nella Commedia, dopo le eco catoniane: Dante è libero dal peccato ed è naturale che ora si alzi verso il cielo. 🎨 William Dyce, Dante e Beatrice, 1840-1850. #dante #dante700 #dante2021 #divinacommedia #commedia #beatrice #paradiso #clinamen #clinamenperiodico #postoftheday #cultura #letteratura #italia #poesia #instagood #instalitterature #instaculture #instaitalia #instadante #instalove #instaread #linguaitaliana #inviaggiocondante #salireallestelle #oltreilconfine

9/29/2021, 10:52:08 AM

La fondazione della Société des observateurs de l’homme a Parigi nel 1799 da parte dei tardo-illuministi lanciò dei nuovi programmi di ricerca che contenevano alcuni importanti punti, adottati poi dalla successiva e nascente antropologia. Eredi dell’universalismo e del razionalismo illuminista di enciclopedisti come D’Albert, Diderot e Rousseau, gli “osservatori dell’uomo” miravano a promuovere ricerche sulle istituzioni politiche, sociali, morali e sulle lingue e le arti dei diversi popoli della Terra, partendo dall’osservazione diretta e dallo studio comparato e rigettando la tradizionale speculazione filosofica che aveva contraddistinto i secoli precedenti. Gli “osservatori” furono i primi studiosi e dotti a comprendere che per studiare il genere umano scientificamente occorreva viaggiare ed entrare in diretto contatto con i popoli che vivevano lontano dall’Europa. Jean Jaques Rousseau fu una figura poliedrica che seppe dare un nuovo volto non solo alla pedagogia, alla politica, alla filosofia e alla letteratura, ma fu anche tra i primi a notare il grande difetto della cultura europea, abituata sin dagli albori a speculare su ogni cosa, avendo la propria realtà contingente come unico e indistinto punto di riferimento e metro di giudizio. Al philosophe iniziava ad essere evidente che per conoscere mondi lontani, non era più sufficiente la società di partenza, ma occorreva approcciarsi al diverso, entrarvi in contatto, capirne i meccanismi e viverci all’interno. #antropologia #rousseau #philosophe #ottocento #cultura #clinamen #clinamenperiodico #postoftheday #instalike #instaphilosophy #instafollow #instaculture #instabook #instamoments #likeforlikes #followus #knowledge #men #culture #world #europe #humanity

9/22/2021, 2:07:27 PM

Il nuovo numero di "Clinamen- Un passo oltre il confine" è da oggi disponibile sul nostro sito ufficiale, scaricabile gratuitamente al seguente link: https://www.periodicoclinamen.it/periodico/periodico-n20-luglio-agosto/ La copertina è a cura di Roby Il Pettirosso. Al prossimo numero! #clinamen #clinamenperiodico #unpassoltreilconfine #robyilpettirosso #literature

9/15/2021, 9:24:09 PM

Nulla si conosce di certo della vita del filosofo Luciano (120-192) se non quello egli stesso dice di sé nelle sue opere. Nato in una famiglia di classe popolare, crebbe nel villaggio di Samosata lungo le rive dell’Eufrate. Tentata la fallimentare vita da scultore, decise di abbandonare la Siria in cerca di istruzione. Questo desiderio lo portò prima in Ionia e poi in giro presso le principali scuole dell’Impero Romano. La sua produzione risale principalmente agli anni del soggiorno ad Atene. Sebbene la sua lingua madre fosse il siriaco, Luciano compose tutte le sue opere in dialetto attico. Politicamente vicino alla dinastia antonina e agli imperatori Antonino Pio e Marco Aurelio, Luciano fu uno dei principali esponenti della Seconda Sofistica, anche se non mancò di mostrare degli interessi verso l’epicureismo. La sua filosofia è contraddistinta da un tono satirico e corrosivo e da un’ironia che spesso rende difficile l’interpretazione del suo pensiero, incentrato su argomenti differenti di natura morale, filosofico e religioso. Celebri sono i suoi dialoghi, le critiche verso le scuole retoriche ufficiali e la storiografia di adulazione e le raccolte di storie e leggende della tradizione greca. 🎨 Allegoria dell’Ignoranza, Seminario di Venafro (Isernia), 1860(?). #filosofia #filosofiagreca #sofistica #luciano #imperoromano #grecia #anticagrecia #philosophy #culture #knowledge #clinamen #clinamenperiodico #postoftheday #likeforlikes #likeforculture #instalike #instafollow #antichità #instaphilosophy #instagreece

9/15/2021, 11:22:53 AM

... la giovane donna [...] si copriva il volto di cipria, evitando accuratamente di metterne sugli zigomi. Ma, quando il principe disse che, se fosse andata a cantare a Londra, tutta l'Inghilterra si sarebbe precipitata ad applaudirla, ebbe un sorriso cortese e si voltò un momento, con la guancia sinistra bianchissima, in mezzo a una nuvola di cipria. Poi ridiventò immediatamente molto seria: era giunto il momento del rossetto. Col volto vicinissimo allo specchio, immergeva il dito in un vasetto, si applicava il rossetto sotto gli occhi, lo spalmava con delicatezza, fino alle tempie. I signori tacevano rispettosamente”. ("Nana",1880, Emile Zola). Sono queste le parole da cui molto probabilmente trasse ispirazione l’impressionista francese Manet per la realizzazione della sua tela ‘Nanà’. Zola e Manet erano legati da una profonda amicizia e non sorprende che il pittore abbia voluto immortalare con la sua arte uno dei tanti protagonisti del ciclo de ‘Les Rougon-Μacquart’ sotto il quale lo scrittore francese raccolse tutti i suoi più importanti romanzi sperimentali, con l’obiettivo di fornire oggettivamente uno spaccato della società francese sotto il regime bonapartista di Napoleone III. Zola è il padre del Naturalismo che, raccogliendo la lezione dei maestri del Realismo come Balzac, Stendhal e Flaubert e accettando le novità introdotte dalla filosofia positivista, dall’evoluzionismo darwiniano e dallo sviluppo delle scienze naturali, seppe dare forma ad un nuovo romanzo, ormai definitivamente svincolato dai residui romantici delle generazioni precedenti… (CONTINUA NEI COMMENTI).

9/8/2021, 11:23:51 AM

Nel luglio del 2019 si spegneva Luciano De Crescenzo, autore di successo, volto della televisione e grande divulgatore che approdò nel mondo della letteratura, della filosofia e dello spettacolo, dopo aver svolto la professione di ingegnere. Napoletano di nascita, conseguì la laurea in ingegneria idraulica che nonostante i vari sbocchi lavorativi non gli consentì di trovare un'adeguata sistemazione. Dopo aver svolto attività differenti come il venditore di tappeti e il cronometrista alle Olimpiadi di Roma 60, si trasferì a Milano dove divenne dirigente di una nota azienda statunitense. In questi stessi anni capì la sua vera vocazione, quella di scrittore divulgatore. L'anno della svolta fu il 1979 quando abbandona il lavoro per dedicarsi alla scrittura e pubblica il suo primo romanzo "Così parlò Bellavista" con il quale ottiene un successo internazionale. L'autore immerge il lettore in quello che definisce "habitat partenopeo", facendogli vivere intensamente la quotidianità del capoluogo campano e spingendo i vari personaggi verso quelli che sono i due fini dell'essere umano, l'amore e la libertà. A questo romanzo seguono altre opere come "Oi dialogoi", i volumi della "Storia della filosofia", "Socrate e compagnia bella" e "Il caffè sospeso" nel quale raccoglie tutto il suo pensiero, intriso di filosofia greca, alla quale dedicò gran parte del suo impegno divulgativo che gli valse il conferimento della cittadinanza onoraria di Atene nel 1994. #lucianodecrescenzo #italia #napoli #milano #letteratura #filosofia #novecento #grecia #filosofiagreca #tv #cinema #decrescenzo #clinamen #clinamenperiodico #postoftheday #instapost #instaculture #instalike #instafollow #likeforlikes #likeforfollow #instaletteratura #instafilosofia

7/21/2021, 12:25:13 PM

Status symbol dell'aristocrazia, il banchetto nella Roma imperiale offriva ai commensali una grande varietà di cibarie. Al primo posto il consumo di carne, soprattutto di suini che, secondo Plinio, avevano la carne più buona. A questi si aggiungevano caprini, ovini e volatili da cortile come anatre, piccioni e oche. A completare il quadro la selvaggina tra cui lepre, capriolo e cinghiale. La preparazione prevedeva una bollitura della carne nell'acqua o nel latte per ammorbidirla. Poi, per renderla più appetitosa, si aggiungevano sale, spezie e condimenti. Particolarmente apprezzata era la carne di pavone, presentato cotto intero e ornato con le sue bellissime piume, a cui si affiancavano particolarità quali la lingua di fenicottero, il cervello di struzzo e i talloni del cammello. Il consumo di pesce si diffuse piuttosto velocemente, con anguille, cefali, orate, spigole, crostacei e molluschi. L'espansione militare di Roma nel Mediterraneo portò nuovi sapori sulle tavole romane: pesche e limoni dalla Persia, albicocche dalla Cina, il melograno conosciuto in tutto l'Oriente e i datteri dall'Africa. I frutti esotici erano in genere molto cari, come ricorda Marziale raccontando di un anfitrione che non offriva frutta ai commensali per risparmiare. L'utilizzo della neve era di moda soprattutto tra i più ricchi. Veniva utilizzata per raffreddare le vivande e un bicchiere d'acqua refrigerata poteva arrivare a costare più di una coppa di buon vino. Se poi alla neve si aggiungevano latte, uova e miele, era possibile gustare un vero e proprio sorbetto! L'utilizzo della neve non era tuttavia completamente accettato dai medici dell'epoca, data la sporcizia che accumulava nel corso del suo viaggio fino alla tavola. ____________________ #archaeology #storia #romaimperiale #cibo #tavola #carne #archeologia #fruttaesotica #banchetto #clinamenperiodico

7/2/2021, 6:16:41 PM

La scalata della montagna del Purgatorio prosegue. Dante e Virgilio giungono nella II cornice dove espiano i peccati le anime invidiose, tra le quali avanzano meravigliate quelle di Guido del Duca e di Rinieri da Calboli. L’incontro con i due nobili romagnoli fornice ancora una volta a Dante il pretesto per inveire contro “li abitator de la misera valle” d’Arno, tra cui i Fiorentini, condannare i tempi presenti e tessere le lodi del glorioso passato e delle antiche nobiltà impregnate di virtù e cortesia. È noto quanto il legame tra Dante e la sua Firenze fu turbolento e il poeta non si esime dal sottolinearlo in più punti delle sue opere (incontri con Ciacco, Farinata, Cacciaguida). Tutta la civiltà comunale diventa in Purg. XIV bestialità irrazionale e caotica barbaria. La ferinità di Pisa e Pistoia, incarnate nell’Inferno da Vanni Fucci e Ugolino, abbraccia qui tutto il corso dell’Arno, i cui abitanti sono paragonati a porci, volpi e botoli. A Firenze si vedono “can farsi lupi” con trasformazione dell’animale del veltro di Inf. I. nel suo opposto violento, il lupo, presente tra le ferie sempre di Inf. I. I Fiorentini sono lupi famelici che da paladini della giustizia ed eredi dei Romani sono diventati bestie tra le più feroci di tutta la Toscana, il nome della cui città non merita nemmeno di essere nominato per la sua indegnità. Passato e presente si scontrano qui come nelle parole di Marco Lombardo (Purg. XVI), facendo eco alla posizione etica e politica di Dante: l’anima semplicetta insegue i piaceri e per indirizzarsi al bene ha bisogno di “guida” e “freno”, ma se tale “guida” mira al male anche l’umanità è corrotta dalla “mala condotta”. Guido ammonisce “o gente umana, perché poni ‘l core/ là ‘v’è mestier di consorte divieto?”, perché, uomini, vi concentrate sui beni terreni?; Virgilio rammenta negli ultimi versi di Purg. XIV che c’è un “duro camo/ che dovria l’uom tener dentro sua meta”, ma gli uomini preferiscono abboccare all’esca demoniaca della mondanità, dimenticandosi di tutte le bellezze che li circondano e di cui li ha resi partecipi Dio. 🎨 S. Dalì, Dante tra le anime degli invidiosi. #dante #dante700 #dantealighieri #commedia #purgatorio

6/30/2021, 1:32:05 PM

Il quartetto di Manchester, composto da ragazzi di poco più di 20 anni, al primo tentativo ufficiale nel 1979 entrano di diritto nella storia della musica dalla porta principale, quella che garantisce l’eternità grazie all’eredità artistica: Unknown Pleasures diviene il monumento del post punk, ci si affaccia a contaminazioni elettroniche o non propriamente usuali al rock con testi pregni di influenze letterarie ed ambientali. Ambiente, quello della Manchester industriale e fredda che si ritrova nel sound grezzo ma meticoloso. I riff di chitarra di Bernard Sumner, il basso di Peter Hook, la batteria di Stephen Morris sono come rumori di macchinari e strumenti di precisione in una fonderia. Il tessuto perfetto, limpido e sinistro viene completato dalla voce cupa e cavernosa di Ian Curtis che canta delle sfaccettature dell’uomo e della sua disordinata esistenza. La band suona come dall’oltretomba per indirizzare l’ascoltatore verso nuovi orizzonti musicali forse spiacevoli ma necessari. E i Joy Division hanno dalla loro il pieno appoggio di Factory Records, un’etichetta indipendente che li asseconda nella ricerca di un sound particolare e fuori dai canoni più “fracassoni” della scena punk arrivata agli sgoccioli. #musica #joydivision #unknownpleasures #postpunk #clinamenperiodico

6/28/2021, 9:29:41 PM

Creato durante la Seconda Guerra Mondiale, il manifesto mostra una ragazza, popolarmente conosciuta come "Rosie The Riveter" (Rosie la Rivettatrice), che si rimbocca le maniche della camicia per mostrare il braccio in tensione come simbolo di forza. Ma chi era davvero questa ragazza? Si chiamava Naomi Parker Fraley e lavorava in una fabbrica di ricambio di pezzi aerei. Nel 2019 è deceduta all'età di 96 anni. Dopo l'attacco del Giappone a Pearl Harbour, gli Stati Uniti entrarono definitivamente in guerra, e molti cittadini dovettero abbandonare le proprie famiglie per combattere. Le donne, di conseguenza, entrarono nel mercato del lavoro per far fronte alla mancanza di manodopera. Naomi Parker e la sorella facevano parte delle migliaia di donne americane divenute forza motrice del Paese. Il manifesto, realizzato da J. Howard Miller, ispirato da queste donne, era un simbolo di questo processo. Terminata la guerra, furono molte le donne a sostenere di essere la Rosie del manifesto; solo recentemente uno studio ha associato definitivamente Rosie The Riveter a Naomi Parker. #storia #rosietheriveter #secondaguerramondiale #america #manifesto #wecandoit #clinamenperiodico

6/18/2021, 6:43:50 PM

Dario Fo (Sangiano, 1926 – Milano 13 ottobre 2016) è stato una poliedrica figura della cultura italiana del Novecento. Attore, regista, drammaturgo, illustratore, pittore, comico e scrittore Fo è stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1997 per aver ironizzato sul potere e dato dignità agli oppressi recuperando la tradizione dei giullari medievali. Nel corso della sua molto longeva attività artistica, Fo è stato definito il “giullare” del teatro italiano. Il suo moderno eccletismo si impregna dei principi della Commedia italiana e del carattere della sua maschera prediletta, quella di Arlecchino. Il teatro di Fo non aspira al futuro, ma all’immediato e al presente, rifiutando l’uso di maschere di scena e prediligendo la maschera facciale con tutte le sue sfumature e mimiche. La centralità dell’istante si manifesta nell’arte dell’improvvisazione che gestiva da grande maestro del palcoscenico. La sua produzione è molto ampia e conta più di quaranta opere, molte delle quali portate in scena dallo stesso autore insieme alla moglie Franca Rame. Attivista e militante, Fo sceglie il teatro e la satira come arma contro la guerra, il fascismo, l’oppressione dello Stato e dei governi e a sostegno delle classi subalterne e della cultura di massa. Questo atteggiamento si tramuta in una critica verso il teatro borghese e un recupero delle origini popolari e della valenza sociale del teatro, da portare in scena nelle piazze, nelle fabbriche e nelle case popolari. Tra le opere più famose si devono ricordare “Mistero Buffo” con la sua peculiare lingua buffonesca definita “grammelot”, “Morte accidentale di un anarchico”, “Il papa e la strega, “Ubu rois, ubu bas”. #dariofo #italia #novecento #letteratura #teatro #commedia #commediaitaliana #aforism #cultura #books #nobelprize #theatre #postoftheday #clinamen #clinamenperiodico #oltreilconfine #instalike #instafollow #instapost

6/16/2021, 2:40:51 PM

Zipcy, artista 29enne di Seul, con le sue illustrazioni ha deciso di esplorare e ritrarre il lato sensuale dell'amore. Sebbene i personaggi non siano perfettamente simili a lei e a suo marito, l'artista prende spunto dalla sua vita di coppia. Disegnando quei piccoli gesti e momenti intimi che racchiudono e rappresentano la quotidianità. "Attraverso le mie illustrazioni, voglio che le persone rivivano momenti che conoscono, catturando ogni singolo dettaglio. Mi piace immortalare le sensazioni che si provano toccandosi." Per vedere altre illustrazioni simili, potete seguire l'artista sul suo profilo personale instagram: @zipcy ________________________ #arte #clinamenperiodico #instagram #illustrazioni #cultura #amore #couple #seul #love

5/9/2021, 10:01:28 PM

Membro della Magnum Photos, Steve McCurry inizia a lavorare come freelance alla fine degli anni '70, realizzando reportage dall'India e dall'Afghanistan, paesi con cui maggiormente si indentifica il suo lavoro. I suoi scatti a colori combinano al meglio l'arte del reportage, della fotografia di viaggio e dell'indagine sociale. Sebbene le sue immagine siano state condivise e diffuse in tutto il mondo, il suo nome rimane particolarmente legato al National Geographic, di cui realizzò la copertina più famosa di tutti i tempi: il ritratto della "Ragazza afgana". Le sue foto sono caratterizzate dalla forza e dalla vivacità del colore, nonostante ogni scatto celi dietro di sé una storia particolare ed il più delle volte drammatica. Povertà, sradicamento, fame e disperazione: le immagini di Steve McCurry sono il frutto di un approccio prevalentemente antropologico e di una scrupolosa ricerca, realizzata attraverso lunghi viaggi ed estenuanti attese. In ogni scatto si percepisce la cultura e le tradizioni del Paese visitato ed ogni foto è collocata in un contesto preciso e suggestivo. "La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l'anima genuina, in cui l'esperienza s'imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell'essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità". ___________________________ #stevemccurry #photography #art #foto #reportage #ragazzaafgana #nationalgeographic #viaggiare #clinamenperiodico #cultura #tradizioni #world #fotografia

4/18/2021, 7:51:35 PM

“Colour removes a level of abstraction that usually distances ourselves from the past. All of a sudden, the photo feels real, more visceral.” Jordan J. Lloyd @jordanjlloydhq è uno storico fotografico britannico, collaboratore di The Times, BBC e TIME LIFE, specializzato nella colorazione di fotografie in bianco e nero. Leggi l'articolo integrale di Lucia Vitale per Clinamen al link in Bio. 📷 Unsplash #unsplash #unseenhistories #jordanjlloyd #movimento #movimenti #diritticivili #storia #fotografia #clinamenperiodico #colore #colori

4/13/2021, 6:10:03 PM

Da frontiera fantascientifica a realtà in continua evoluzione: robot simili all’uomo dotati di braccia, gambe e capacità sensoriali ed intellettive. La robotica umanoide è un campo di ricerca emergente destinato a catalizzare nei prossimi decenni l’attenzione e gli sforzi di tutti i Paesi del mondo. Ad esempio, Sophia (seconda immagine) è un androide capace di vedere attraverso due microcamere installate negli occhi, che le consentono di stabilire un contatto visivo con l’interlocutore e di coglierne lo stato d’animo. Grazie a un software di intelligenza artificiale è perfettamente in grado di dialogare come un vero essere umano: le sue capacità dialettiche migliorano con l’interazione e riesce a ricordare il contenuto delle conversazioni precedenti. Si tratta di macchine antropomorfe in grado di interagire con le persone e di adattarsi all’ambiente circostante, sempre più somiglianti agli esseri umani e in alcuni casi capaci addirittura di farne le veci: come il clone robotico giapponese realizzati dallo scienziato Hiroshi Ishiguro (terza immagine). Viene spontaneo chiedersi se tra qualche decennio esisteranno effettivamente differenze tra queste intelligenze artificiali e le persone. Il futuro che si prospetta sarà quello di una società umanoide? _________________________ #clinamenperiodico #intelligenzaartificiale #robot #umanoide #sosia #hiroshisghiguro #science #robotics #clinamen #future

4/5/2021, 6:16:43 PM

Il nuovo numero di "Clinamen- Un passo oltre il confine" è da oggi disponibile sul nostro sito ufficiale, scaricabile gratuitamente al link in Bio. La copertina si intitola "White House" e, questa volta, ci è stata concessa da un illustratore australiano pluripremiato, @ilyamilstein, i cui lavori sono stati commissionati da clienti prestigiosi come The New Yorker, The New York Times e Apple. Ti ringraziamo di vero cuore per il tuo contributo! Non perdetevi l'intervista a @ilyamilstein che troverete all'interno del periodico! ____ The last issue of "Clinamen-Un passo oltre il Confine" is now available on our official website! Free download at the link in Bio. The cover, "White House", was granted us by the award-winning Australian illustrator, @ilyamilstein, whose works have been commissioned by prestigious clients such as The New Yorker, The New York Times and Apple. We want to sincerely thank you for your contribution to "Clinamen"! Don't miss the interview with @ilyamilstein inside the magazine!

4/1/2021, 7:00:50 PM

Alda Merini è una delle voci più profonde della poesia italiana del Novecento. Di lei, negli ultimi anni, si è detto e scritto un po’ di tutto, alcuni l’hanno definita una pazza, un’autrice psicologicamente complicata ma dalla poesia semplice. In pochi hanno saputo riconoscere la profondità dei suoi versi alimentati da parole vive e rare, capaci di ritagliarsi spazi sempre più importanti nella complessità del mondo e dell’esistenza. Tanti sono i poeti antichi e moderni con cui ha dialogato da Saffo a Plath, da Quasimodo a Pasolini, da Spagnoletti a Luzi e tante sono le anime che si annidano in lei da quella della santa a quella della meretrice e dell’isterica. Proprio l’esperienza della pazzia e dell’internamento nel “caos infernale” del manicomio costituiscono una tappa fondamentale della sua poesia, intesa come rifugio e rimedio per superare quel trauma interiore di cui la poetessa fu vittima. Originalità e genialità, uniti ad una semplice e comune complessità, hanno consentito in questi primi dieci anni dalla sua scomparsa, a far guadagnare ad Alda Merini sempre maggiore spazio nel variegato panorama letterario contemporaneo italiano. #clinamen #oltreilconfine #letteratura #poesia #aldamerini #novecento #freedom #litterature #book #love #woman #spring #art #clinamenperiodico #merini #poetry #amazing #instabook #instapoetry #instamoment #instart #instagood #instalikes #postoftheday

3/31/2021, 4:44:00 PM

"Radici. Evidenza della storia, enigma della bellezza", questo il titolo della mostra dedicata a Josef Koudelka. Il grande fotografo ceco ha deciso di intraprendere quella che è stata definita un'Odissea in panoramica di oltre 200 siti archeologici del Mediterraneo. Koudelka ha visitato e studiato negli ultimi 20 anni queste rovine, selezionando oltre 100 foto per il suo progetto, con l'intendo di far conoscere le radici e la bellezza della nostra storia. Con la sue fotografie ha creato un viaggio senza tempo, catturando tali panorami dominati da una solitaria maestosità, di fronte ai quali è facile sentirsi piccoli e insignificanti. Koudelka è riuscito ad esaltare tutto il fascino di questi posti grazie alle sue prospettive particolari e ad un'elegante illustrazione in bianco e nero. "Le rovine non sono il passato, sono il futuro che ci invita all'attenzione e a godere del presente". ____________________ #clinamenperiodico #koudelkashootingholyland #koudelka #photography #art #cultura #arte #fotografia #mostra #clinamenperiodico #clinamen #archeologia #mediterraneo

3/28/2021, 1:40:09 PM

CANZONE DI VIAGGIO Sole, brilla adesso dentro al cuore, vento, porta via da me fatiche e cure! Gioia più profonda non conosco sulla terra, che l’essere per via nell’ampia vastità. Verso la pianura inizio il mio cammino, sole mi fiammeggi, acqua mi rinfreschi; per sentire la vita della nostra terra apro tutti i sensi in festa. Mi mostrerà ogni giorno nuovo, fratelli nuovi e nuovi amici, finché senza dolore ogni forza loderò, e di ogni stella sarò ospite e amico. ~ Herman Hesse Anche "Clinamen - un passo oltre il confine" si unisce a celebrare la "Giornata Mondiale della Poesia" creata dall' Unesco nel 1999. Nella ferma convinzione che la Poesia possa aprire strade e farsi spazio tra i confini e le distanze; imprimere , con un breve tratto, la forza evocativa della parola, che ci conduce a scoprire il senso nascosto delle cose. _______________________________ #clinamenperiodico #giornatamondialedellapoesia #hermanhesse #williamturner #cultura #poesia #arte #clinamen

3/21/2021, 3:47:03 PM

Per quasi 40 anni, Lee Hadwin ha realizzato complesse opere d'arte mentre era sonnambulo. Di giorno l'artista non ha un vero talento creativo, mentre di notte, quando è profondamente addormentato, crea disegni e dipinti elaborati. Ha di fatto realizzato centinaia di opere notturne: a volte sono solo schizzi figurativi, altre volte si tratta di opere più astratte e col tempo ha imparato a prepararsi materiali artistici vicino al letto, prima di andare a dormire. I disegni e le opere sorgono nella sua mente nello stesso modo in cui tutti noi elaboriamo i sogni: grazie ad un mix inesplicabile di esperienza vissuta e immaginazione. ___________________ #artecontemporanea #art #clinamen #cultura #clinamenperiodico #arte #hadwinlee

2/28/2021, 7:50:21 PM

JOHN KEATS (Londra, 31 ottobre 1975 – Roma, 23 febbraio 1821) è uno dei più celebri poeti del Secondo Romanticismo inglese. Nonostante le modeste origini, Keats studiò presso la scuola privata del reverendo Clarke dove manifestò i suoi primi entusiasmi per la poesia e la letteratura. La prematura scomparsa dei genitori e l’affido alla nonna materna lo spinsero verso gli studi e la professione medica, che abbandonò per dedicarsi completamente alla poesia. Al biennio mirabile (1818-1819) del soggiorno presso l’amico Charles Brown a Wentworth Place appartengono la relazione con l’amata Fanny Brawne e i suoi principali capolavori: Poems, Endymion, Hyperion e le Odi. La ricerca di un clima più salubre e le precarie condizioni di salute costrinsero Keats a trasferirsi a Roma, dove morì di tubercolosi all’età di soli 25 anni. Nonostante il continuo confronto con i suoi modelli, Keats manifestò il suo genio attraverso l’originalità e la capacità di cogliere la bellezza delle cose e della più intima sensibilità romantica. Peculiarità del suo stile sono l’attenzione riservata ai suoni e il ricorso a immagini reali, riprodotti da una fitta rete di assonanze e dalla contaminazione di sfere sensoriali differenti che spingono l’immaginazione a fisicizzarsi e a divenire parte della vita umana. Per Keats, l’immaginazione è la fonte primaria della poesia che scaturisce dall’anima, consentendo al poeta di vivere in eterno. Davanti alle tragedie biografiche e all’incombere della morte, il poeta brama la bellezza e aspira all’immortalità attraverso l’arte. La bellezza fisica è percepita attraverso i cinque sensi e produce una profonda gioia che conduce sino alla bellezza spirituale (“Una cosa bella è una gioia per sempre”). Bellezza fisica e bellezza spirituale sono tra loro legate, ma la prima è soggetta al tempo e destinata alla morte con l’artista; la seconda è eterna e immortale come ciò che è stato creato. La bellezza è l’unico sapere, in quanto in essa si annida la verità (“La bellezza è la verità, la verità è bellezza, questo è tutto ciò che sai sulla terra, tutto ciò che hai bisogno di sapere”).

2/24/2021, 2:50:22 PM

Alcuni dei principali obiettivi dell’Agenda 2030 dell‘ ONU, a cui tutte le parti della comunità europea devono aderire, riguardano lo sviluppo di energia pulita accessibile e consumo e produzione responsabili, includendo l’equo-solidarietà in città e comunità sostenibili.  Le comunità energetiche sono delle realtà presenti da diversi anni, ma poche persone ancora le conoscono. Si sviluppano sull’iniziativa europea intitolata “Clean Energy for all Europeans” e si basano sulla proposta di legge “Renewable Energy Directive” (RED). Alla base di questa iniziativa vi è una produzione e consumo di energia elettrica democratica e responsabile, che abbatta il rapporto centralizzato tra produttore-consumatore, a favore del concetto di “disaccoppiamento”. L’attuale rapporto con l’energia si basa su una concezione consumistica, per cui “più consumo più sono ricco”, sviluppatasi a partire dagli anni ’90, ma che ha dimostrato una notevole decrescita della ricchezza nonostante l’aumento dei consumi.  Il PROSUMER è invece il produttore responsabile che conta su un consumo collettivizzato, in un sistema in cui ognuno produce e immette nel sistema energia per se stesso e per gli altri. Ad oggi esistono due categorie riconosciute di PROSUMERS dalla Comunità Europea: Comunità di energie rinnovabili, ovvero “Renewable Energy Communities” (REC) from the Renewables Directive” 2018/2001 (RED II); Comunità di energie dei cittadini (anche non rinnovabili), ovvero “Citizens Energy Communities” (CEC) from the Electricity Market Directive 2019/944 (IEM). La prima conta su un sistema a partecipazione volontaria in cui possono rientrare cittadini e autorità locali; può essere quindi pubblica, privata o mista. Lo scopo principale è fornire benefici in termini ambientali, economici e sociali, sminuendo il profitto economico. La seconda è sempre su base volontaria, basata sul crowdfunding. I cittadini partecipano alla società tramite il versamento di una quota e ricevono i benefici della società, anche economici. Gli scopi principali non sono quelli ambientali e le energie non è detto che siano rinnovabili. Le aggregazioni possono offrire pacchetti di energia basandosi sulla domanda.

2/19/2021, 11:23:11 AM

L’uomo è un animale sociale. Siamo abituati a vivere a contatto con gli altri, in città rumorose e caotiche, in cui ansia e stress fanno da padroni di casa. Ma fino a che punto siamo in grado di far parte di questa realtà? Nel 2018 la scrittrice Karen Rosenkranz ha raccolto in un libro dal titolo "City Quitters: An Exploration of Post Urban Life" alcune delle informazioni chiave riguardanti una recente categoria umana, i city quitters. Un city quitter è colui che sceglie di fare le valigie e fuggire dal caotico tessuto urbano di cui fa parte a favore di una vita più tranquilla in ampi spazi naturali. In realtà, se ci soffermiamo un momento sul passato, non è del tutto corretto affermare che tale categoria sia recente: per gli antichi romani, le ville di campagna erano un’occasione per staccarsi dalla vita pubblica in città e dedicarsi all’otium (attività letteraria e cura della casa); artisti e poeti si immergevano spesso nella natura, uno spazio di pace e silenzio in cui poter riflettere e dar sfogo ai propri sentimenti e alla propria creatività. Questo fenomeno oggi si ripete: nel 2021, ancora una volta la città è messa in discussione. Leggi l'articolo di @robygianni cliccando sul link in Bio. ________________________________ #cityquitters #natura #città #fuggire #caos #postoftheday #clinamenperiodico

2/16/2021, 6:13:46 PM

La street artist Laika ha realizzato 4 opere per portare l'attenzione sulla vita dei migranti e sull'emergenza umanitaria che ormai caratterizza da tempo la nostra società. Come un monito per l'Unione Europea, che porta con sé una richiesta precisa: accogliere queste persone e consentire loro uno stile e delle condizioni di vita umane. In particolare l'artista afferma: "noi cittadini europei non possiamo accettare che questa violazione dei diritti umani accada deliberamente." #laika #streetartist #clinamenperiodico #artecontemporanea #cultura #emergenzaumanitaria #europe #clinamen

2/7/2021, 4:53:16 PM

Oltre a essere stato uno dei più importanti registi del secolo scorso, Stanley Kubrick è stato anche un talentuoso fotografo. Prima di 2001: Odissea nello spazio, prima di Arancia Meccanica o Shining, tra gli occhi di Kubrick e la realtà c'era sempre un filtro, una lente attraverso cui guardare il mondo, l'obiettivo della macchina fotografica. La fotografia gli offriva un mezzo per mettere in pratica, nel mondo reale, le sue abilità di messa in scena e il talento per la composizione dell’immagine. _________________________________ #clinamenperiodico #stanleykubrick #fotografia #photography #art #cultura #cinema #regista #clinamen

1/31/2021, 1:10:09 PM

Scritta nel 1915 in Inghilterra, "The Road Not Taken" è una delle poesie più note di Robert Frost. Anche se comunemente interpretata come una celebrazione dell'aspro individualismo, la poesia in realtà contiene molteplici significati. Il narratore della poesia, di fronte alla scelta tra due strade da percorrere, prende quella "meno battuta", una decisione che lui o lei suppone "abbia fatto la differenza". Continua a leggere l'articolo di @_camillarusso cliccando sul link in bio, lo trovi nella sezione Oltre il Confine. ____________________________________ #clinamenperiodico #clinamen #robertfrost #theroadnottaken #poesia #article

1/26/2021, 9:11:42 PM

Ancora oggi, attraverso le varie testimonianze scritte ed orali, si continua a tenere vivo il ricordo della Shoah. Durante la seconda guerra mondiale artisti e non solo, hanno creato opere che costituiscono un memoriale "fotografico" della loro esperienza nei campi di concentramento o a seguito di tragedie e distruzioni quotidiane. Quelle di Felix Nussbaum, Ben Shahn e David Olere, sono opere nate da esperienze dirette, che devono servire a ricordare che "l'Olocausto è una pagina del libro dell'umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria." (Primo Levi) _________________________________ #shoah #olocausto #giornatadellamemoria #clinamen #arte #cultura #auschwitz #clinamenperiodico #primolevi

1/24/2021, 4:01:59 PM

In Europa e in Nord America, nove individui adulti su dieci navigano giornalmente su Internet. Il Web ha da tempo ampliato gli orizzonti della ricerca di notizie e informazioni, accompagnato dalla crescita parallela dei social media, che nel corso della giornata ci aggiornano su ogni singolo aspetto della società in cui viviamo. La possibilità di ottenere qualsiasi tipo di risultato a seguito di una ricerca online in merito a qualunque questione di nostro interesse ha però fatto sì che nella grande macchina della comunicazione si accendesse una spia rossa: quella del rischio di disinformazione. C’è da chiedersi perciò quanto la disinformazione influenzi la nostra quotidianità e che ruolo ricopriamo noi all’interno della grande macchina del fake. Anzitutto, facciamo chiarezza. Per disinformazione si intende la diffusione di false informazioni con il chiaro intento di ledere. Diversa è la misinformazione, ovvero la diffusione di false informazioni in maniera del tutto involontaria. Consideriamo l'ambiente in cui ci muoviamo ogni giorno. Viviamo a contatto con la nostra famiglia, insegnanti e amici, e la maggior parte delle idee che sviluppiamo le traiamo proprio da loro, in quanto "persone fidate"; il nostro è un apprendimento sociale ed è alla base della generica trasmissione di informazioni. È a questo punto che dobbiamo considerare un dettaglio importante: il fatto che le informazioni che acquisiamo dall'ambiente sociale circostante e che a nostra volta diffondiamo, possono essere false o errate. Dunque, come comportarci? Continua a leggere l'articolo di @robygianni cliccando sul link in Bio, lo trovi nella sezione Lo Scenario.

1/19/2021, 3:15:41 PM

Quali ruoli hanno Russia e Cina intorno a questo nuovo scenario di guerra e come si comporterà il neo eletto Presidente Joe Biden? Ci sarà una differenza tra la sua strategia e quella del suo predecessore, Donald Trump? Potrete informarvi leggendo l'articolo di @nicoloerrico. Cliccate sul link in Bio e guardate nella sezione Esplorazione! In foto: #GoranTomasevic - Reuters Un bambino si rivolge a soldati francesi dopo la repressione di una protesta a Bambari, Repubblica Centrafricana. #CAR #Repubblicacentrafricana #guerra #cina #russia #notizie #news #notiziadelgiorno #nowar #imperialismo #egemonia #controllo #clinamenperiodico #clinamen

1/17/2021, 1:06:28 PM

Nel 2021 ricorre il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel corso di questo anno dantesco Clinamen vuole proporre ai suoi lettori un sintetico viaggio tra alcune meravigliose terzine della Divina Commedia. Ci immergeremo tra i versi delle tre cantiche attraverso 12 tappe che scandiranno il percorso di Dante nei regni ultraterreni. Prima di addentrarci nei gironi infernali vogliamo però dare uno sguardo alla produzione giovanile di Dante, in particolare al suo primo capolavoro, la Vita Nova. Composta dopo la morte di Beatrice, tra il 1293 e il 1295, l’opera comincia con un breve proemio dove l’autore sottolinea l’importanza della memoria come magazzino di ricordi in grado di ricostruire una realtà generalizzata. La vicenda ruota attorno all’amore del giovane Dante per Beatrice, scandito da una serie di tappe evolutive. Il saluto che la donna concede al poeta nove anni dopo il primo incontro diventa l’incipit di quella tirannia d’Amore che porterà Dante prima a cercare rifugio nelle “donne dello schermo” e poi a divenire succube di quell’atroce logoramento interiore, scaturito dal venir meno dello stesso saluto. Non potendo più godere del saluto salvifico di Beatrice, Dante si affida prima allo “stilo de la loda” e dopo la morte della stessa amata ad una forma di amore mistico, rivolto non più alla carne, ma all’anima della “gentilissima Beatrice”. La Vita Nova è emblema di una vita rinnovata e purificata dall’ amore, ma anche di una vita giovanile dedita alla maturazione dei sentimenti e all’iniziazione spirituale. Nel momento in cui Dante si congeda da Beatrice, riconosce la gloria celeste che si annida in lei e si proietta verso il luogo dove “più degnamente trattare di lei”, cioè la Commedia. #InViaggioConDante #salireallestelle #clinamen #clinamenperiodico #unpassoltreilconfine #annodantesco #dante

1/13/2021, 10:57:20 AM

Nata a New York nel febbraio del 1926 e scomparsa nel 2009, Vivian Maier, di fatto rimase sconosciuta al pubblico fino al 2007. La prima mostra personale si tenne nel 2010, incoronandola come una delle antesignane degli street photographer. I suoi scatti sono come delle finestre aperte sulla New York e Chicago dello scorso secolo, stralci di una società ormai così distante dalla nostra, catturano la libertà e l'emancipazione tipicamente americane. I soggetti delle sue fotografie sono persone che l’artista incontrava nei quartieri degradati delle città, frammenti di una realtà caotica che pullulava di vita, instanti catturati nella loro semplice spontaneità.  _________________________________ #clinamen #arteefotografia #vivianmaier #cultura #clinamenperiodico #foto #streetart #americanculture #clinamenperiodico

1/10/2021, 10:59:25 AM

Alla fine di ogni campionato NBA viene nominato l’MVP (most valuable player), ovvero il giocatore più decisivo durante tutto l’arco della stagione; se dovessimo riproporre questo premio in ambito cinematografico, non si potrebbe lasciar fuori dai ballottaggi Daniel Day Lewis, attore capace di calarsi nella parte come pochi e l’unico ad aver vinto tre premi Oscar come miglior attore protagonista. Il primo arriva sotto la regia di Jim Sheridan ne "Il mio piede sinistro" (1989), il secondo per la magistrale interpretazione ne "Il Petroliere" (2007) di Paul Thomas Anderson e l’ultimo per "Lincoln" (2012), in cui recita la parte dell’omonimo presidente americano nella pellicola diretta da Steven Spielberg. Lewis fa parte di quello che viene definito il Brit Pack, ovvero un gruppo di giovani attori inglesi che alla fine degli anni 80 ha iniziato a prendere piede sulle scene. Nel dream team rientravano Gary Oldman, Colin Firth e Tim Roth. Dopo il suo primo Oscar, molti grandi registi decisero di lavorare con l’attore inglese: Michael Mann lo contattò per "L’ultimo dei Mohicani" (1992), l’anno successivo interpretò per Martin Scorsese il protagonista del dramma in costume "L’età dell’innocenza" e la parte di Gerry Conlon per Jim Sheridan in "Nel nome del Padre", per la quale ottenne una nomination come miglior attore protagonista agli Oscar. Nel 2000 torna a lavorare con Scorsese per "Gangs of New York", in un cast che lo vede affiancato da un giovane Leonardo di Caprio e Liam Neeson, mentre nel 2007 inizia la già citata collaborazione con P.T.Anderson con "Il Petroliere" e che continuerà dieci anni dopo con "Il Filo Nascosto", in cui interpreta uno stilista londinese degli anni Cinquanta coinvolto in una relazione molto particolare con una modella. Per calarsi meglio nella parte, Lewis ha osservato vecchie sfilate degli anni Quaranta e Cinquanta e imparato a cucire. Nel giugno 2017, Lewis annuncia di voler smettere di fare film, volontà che aveva già espresso nel 1989 per quel che riguarda il mondo del teatro, il quale l’ha reso protagonista di opere come "Amleto", "Romeo e Giulietta" e "Dracula".

1/7/2021, 2:35:59 PM

Lo Yoga della risata (Hasyayoga) è una pratica nata da un'idea del medico indiano Madan Katarina, dalla quale nel 1995 ha avuto origine il primo Club della risata, a Mumbay. Praticato inizialmente da un ristretto numero di membri, perlopiù anziani, in un parco pubblico, oggi si contano circa 6000 clubs in 72 paesi diversi. La risata, inizialmente simulata, supportata dalla complicità del gruppo, dal contatto visivo e dai giochi diventa presto spontanea, apportando maggiore ossigeno al corpo e al cervello, perché ingloba la respirazione yoga, profonda e diaframmatica. Il medico Katarina spiega meglio questo processo nel suo libro "Ridere senza motivo". Nel video: Tiziano Terzani, uno dei più grandi reporter di guerra del ventesimo secolo. Nasce nel 1938 e si trasferisce a Singapore all'età di 34 anni, come corrispondente per il giornale tedesco Der Spiegel. Vive in Asia trent'anni assistendo alla guerra del Vietnam e all'olocausto cambogiano, oltre a vivere l'atmosfera sociale e politica del comunismo cinese. Si ritira in India in seguito a un tumore all'intestino, in cui approfondisce la conoscenza della medicina alternativa orientale, che descrive nel libro "Un altro giro di giostra". Accetta alla fine la malattia e la morte, spegnendosi sull'Appennino Pistoiese nel 2004.

1/6/2021, 2:56:45 PM

Kara Walker mescola nella sue creazioni storia, politica, sociologia e costume. L' artista elabora gli stereotipi attraverso i quali i bianchi usavano rappresentare gli schiavi alla fine del XIX secolo, usando quindi la stessa retorica “bianca” ma rovesciandone il significato intrinseco. "Spesso mi sento come una schiava ai tempi prima della Guerra di Secessione. Appena liberata cerco di raccontare con l’arte tutto il dolore e le umiliazioni che ho provato quando ero nelle mani dei bianchi. " _______________________________________ #clinamenperiodico #karawalker #blacklivesmatter #art #artecontemporanea #racism #cultura #arteefotografia #razzismo #clinamen

1/3/2021, 11:36:00 AM

Nel film del 1995 "Heat", Michael Mann riesce per la prima volta a unire nella stessa scena due grandi del Cinema: Al Pacino e Robert De Niro, attraverso un espediente che ha sicuramente sfruttato l'hype del pubblico, ovvero l'incontro tra lo sbirro e il criminale, faccia a faccia, allo stesso tavolo. I due attori, proprio come i due protagonisti, non si erano mai ritrovati in questa situazione e infatti, per girare la scena del ristorante, De Niro suggerì a Michael Mann di non effettuare prove, proprio per rendere più genuina la mancanza di familiarità tra i due. Mann si disse d'accordo e la scena fu girata immediatamente. La celebre scena dell’incontro tra il detective e il rapinatore si ispira comunque a due film illustri: "Tutte le ore feriscono… l’ultima uccide" di Jean-Pierre Melville (incontro tra Lino Ventura e Paul Meurisse) e "Gli scassinatori" di Henri Verneuil (incontro tra Omar Sharif e Jean - Paul Belmondo).  Prima di "Heat" De Niro e Pacino avevano già condiviso il set ne "Il padrino – Parte II", ma non erano mai stati presenti contemporaneamente nella stessa scena. Hanno recitato nuovamente insieme nel 2008, nel film di Jon Avnet "Sfida senza regole", e nel film di Scorsese "The Irishman", uscito nel 2019. Il film per le sale italiane ha visto anche la collaborazione di due grandi doppiatori, quali Giancarlo Giannini (Al Pacino) e Ferruccio Amendola (Robert De Niro).

1/1/2021, 9:25:25 PM

Carissimi lettori, all’esordio di questo nuovissimo anno 2021 non potevano mancare i nostri più sinceri ringraziamenti a voi che ci leggete. Il 2020 è stato un anno di importanti sviluppi per il nostro periodico online e siamo davvero soddisfatti per i piccoli traguardi raggiunti. È anche grazie al vostro appoggio se ci siamo spinti a compiere quel passo oltre il confine e vi promettiamo che questa voglia di migliorarsi non verrà a mancare. Non ci resta che auspicare a tutti voi un BUON ANNO e vi lasciamo con la classifica degli articoli più letti nel 2020 disponibili al link in Bio! #2021 #buonanno #happynewyear #magazine #magazines #clinamenperiodico #classifica #dante #letteratura #madre #novecento #poesia #storia #augusto #arte #1985 #attualità #nickdrake #music #ingmarbergman #cinema

1/1/2021, 12:37:26 PM

Il 1968 è stato un anno significativo della storia italiana, ricordato per i moti rivoluzionari che ha visto scendere in piazza studenti, operai e intellettuali, tutti uniti contro la classe politica del tempo. Tra gli eventi che hanno riempito le cronache di quei giorni, è possibile citare la storia di Giorgio Rosa, ingegnere bolognese che è riuscito a creare un’isola sulla riviera romagnola, con l’obiettivo di renderla indipendente dallo stato italiano, arrivando a contattare la corte di Strasburgo e l’ONU. Ed è questa la storia che mette in scena Sydney Sibilia, regista dell’apprezzata trilogia di "Smetto quando voglio". Nel cast figurano Elio Germano nella parte del protagonista e Matilda de Angelis che interpreta Gabriella, avvocatessa molto vicina a Giorgio. La pellicola si apre con Giorgio impegnato alla corte di Strasburgo, con una sequenza caratterizzata dalla neve e che trasmette allo spettatore il freddo provato dal protagonista durante l’attesa del presidente della commissione, interpretato da François Cluzet (Quasi Amici). Durante la scena, il regista passa rapidamente dal registro drammatico al comico grazie al dialogo tra i due personaggi, una caratteristica che si presenterà per tutta la durata del film. Con l’inizio del dialogo lo spettatore viene proiettato a Bologna, di cui si percepisce il calore grazie alle tonalità più tenui che la rappresentano, pur non essendo al centro della storia. Elio Germano riesce a calarsi in maniera impeccabile nella parte, grazie a un accento bolognese talmente marcato da far concorrenza a una bolognese doc come la de Angelis. Giorgio è un sognatore, un uomo che non può essere etichettato, come dimostra la sequenza che vede lui e Gabriella girare per le strade del capoluogo emiliano di notte su una macchina costruita da lui, con un divano al posto dei sedili e dall’aspetto decisamente insolito. Questo tratto della personalità viene soltanto abbozzato da Sibilia, il quale si focalizza maggiormente sulla costruzione dell’isola e sul rapporto tra Giorgio e Gabriella, che ricalca in maniera abbastanza stereotipata le love story dei film americani. L’isola è sicuramente l’elemento più interessante della storia.

12/31/2020, 2:43:28 PM

Tra il 1969 e il 1985 l'Italia è stata certamente la più colpita dall'attività terroristica. L'attività terroristica internazionale si concentrò perlopiù nell'area metropolitana di Roma e nell'aeroporto di Fiumicino "Leonardo Da Vinci", in cui avvenne "l'attacco di Settembre Nero" il 17 dicembre. Ricordata come la prima vera strage internazionale nella storia della Repubblica. Ma la data che segna l'apice della violenza, e forse la più difficile da ricordare, è il 27 dicembre 1985, in cui, nell'aeroporto "Leonardo Da Vinci", i terroristi aprirono il fuoco delle mitragliatrici da tre direzioni e lanciarono bombe a mano contro i passeggeri di El-Al dal bar di fronte ai banchi della compagnia aerea. Tredici persone furono uccise nell’attacco e settantasei furono ferite. Lo stesso giorno anche le biglietterie di El-Al all’aeroporto internazionale di Vienna furono attaccate dai terroristi. Tre passeggeri (due austriaci e un israeliano) rimasero uccisi e quarantaquattro furono feriti. Un terrorista venne ucciso e due catturati. Gli “attacchi gemelli”, come vennero ribattezzati, sconvolsero l’Occidente, e portarono il governo Craxi ad una pericolosa crisi di governo che riuscì abilmente ad aggirare. ✍🏻👇🏻 Puoi leggere maggiori approfondimenti nell'articolo di @nicoloerrico sul nostro sito, cliccando sul link in Bio. 🔝

12/27/2020, 11:31:15 AM

Scarica il nuovo numero di Clinamen gratuitamente seguendo il Link in Bio! 🎨 In copertina: Le sofferenze della regina rana di Karolina Mašková (@karol.kajous) #magazine #rivista #cultura #clinamenperiodico #arte #film #fotografia #internazionale #letteratura #cinemania #cinema #articoli

12/26/2020, 4:33:38 PM

1903 –1950 Pseudonimo di Eric Arthur Blair, George Orwell prima che come scrittore di romanzi è stato conosciuto in vita come giornalista e opinionista politico e culturale. La ricerca della verità attraverso la scrittura è stata probabilmente la sua più grande aspirazione, che è riuscito a realizzare attraverso racconti fortemente allegorici come ad esempio “La fattoria degli animali” (1945) e “1984” (1949). Iniziato a scrivere nel 1948, quest’ultimo romanzo è la visione distopica della realtà totalitarista che era nata in quell’epoca in diverse regioni del mondo, e che nel racconto viene esagerata, e quindi estesa potenzialmente per stimolare la sensibilità del lettore a cogliere certi aspetti, sicuramente più subdoli e nascosti, di cui non riusciva ad accorgersi nel presente. Affamato di vita fin da giovane, sapeva che prima di cercare la verità attraverso la scrittura avrebbe dovuto vivere in modo vero, e quindi attraverso le più disparate realtà che gli offriva la contemporaneità. Nel 1922 lasciò pertanto gli studi per arruolarsi nella Polizia Imperiale in Birmania. L'esperienza si rivelò però traumatica e il giovane Eric, diviso fra il crescente disgusto per l'arroganza imperialista e la funzione repressiva che il suo ruolo gli imponeva, il 1º gennaio 1928 si dimise. Nello stesso anno si trasferì a Parigi, dove aveva intenzione di osservare con i propri occhi i bassifondi delle grandi metropoli europee. In questo periodo iniziò a scrivere mentre si cimentava in lavori da sguattero (plongeur), sperimentando ampi periodi di povertà e digiuno, per poi tornare in patria e vivere per un periodo da senzatetto nelle diverse “spikes” londinesi. Esperienza che pubblicherà nel 1933 in “Senza un soldo a Parigi e Londra”. Nel 1938 pubblicò “Omaggio alla Catalogna” dopo aver preso parte, come altri intellettuali del suo tempo, alla guerra civile spagnola, sul fronte aragonese, durante la quale fu ferito gravemente alla gola da un cecchino. Dopo aver lasciato clandestinamente la Spagna con la moglie a seguito delle tribolazioni politiche all’interno delle file antifranchiste, partì per il Marocco e al suo ritorno scrisse “Una boccata d’aria” (1939).

12/26/2020, 4:10:06 PM

La scena cult del film "The Goodfellas" in cui il suscettibile e ultraviolento Tommy DeVito se la prende per un commento su una sua storia, è una scena improvvisata. L'attore Joe Pesci aveva infatti raccontato a Martin Scorsese che quando era un giovane cameriere aveva fatto un commento simile a un cliente, dicendogli: "You are funny!". Il commento non fece molto piacere a quel cliente, che, guarda caso, apparteneva a una famiglia mafiosa. Il regista scelse quindi di inserire la scena all'interno del film, ma si raccomandò a Pesci e Ray Liotta (nel film Henry Hill) di mantenerlo segreto, così le reazioni degli attori secondari sarebbero state spontanee.

12/26/2020, 3:56:17 PM

In Cina un medico non è legalmente obbligato a riferire la diagnosi di un tumore direttamente al paziente; egli infatti può decidere di riferirla prima alla sua famiglia, che prenderà la decisione di informarlo o meno, a seconda della gravità della malattia e del suo stato psicologico. Il motivo risiede infatti nella credenza che la coscienza da parte del paziente di avere il cancro potrebbe portare ad una velocizzazione della sua dipartita oppure a un aggravarsi della malattia stessa. Questo non vuol dire che al paziente non venga somministrato alcun farmaco, ma la cura può essere dissimulata attraverso l'uso di farmaci che servono a gestire il cancro piuttosto che a curare la finta diagnosi. Alcuni studi supportati dallo Shandong Nature Science Grant dimostrano che il 98% degli oncologi discutono la diagnosi di cancro prima con i parenti del paziente e che l'82% di questi non gli riferiscono nulla senza il loro consenso. Questa usanza affonda le radici nella cultura tradizionale del Confucianesimo, basato sulla prevalenza dei rapporti umani sui diritti dell'individuo. La nozione di famiglia (Jiā in cinese) è concepita come unità autonoma. Pertanto se a un malato viene diagnosticato un tumore, la sua famiglia si assume la piena responsabilità della sua vita, incluse quindi le decisioni mediche. Se si ritiene troppo doloroso informare il paziente della malattia, allora la famiglia può chiedere al medico di edulcorare la notizia oppure di evitarla. Il tema è trattato nel film " #TheFarewell - Una bugia buona", basato sull'esperienza della regista @LuluWang. Billy, una ragazza cinese naturalizzata americana, dovrà gestire le contraddizioni che è costretta a vivere tra l'etica occidentale la cultura orientale quando saprà che alla cara nonna Nai Nai restano tre mesi di vita ma la famiglia non ha intenzione di dirglielo. Con la scusante del matrimonio del cugino, Billy e la famiglia torneranno in Cina per vivere gli ultimi momenti felici con Nai Nai. La regista racconta, attraverso questo primo grande tema, le differenze culturali tra occidente e oriente, in un piccolo commovente e divertente affresco della Cina contemporanea e del suo ricambio generazionale.

12/15/2020, 5:07:05 PM