O longa húngaro conta a história de Saul Auslander, um judeu no campo de concentração de Auschwitz em 1944. Saul foi obrigado a trabalhar no local limpando as câmaras de gás sempre que dezenas de outros judeus eram mortos no local. Durante o serviço, Saul acaba descobrindo um corpo que identifica como sendo do seu filho e passa a assumir a missão de enterrá-lo. Na condução da história, o diretor László Nemes adotou o ponto de vista do seu protagonista com uma câmera que o acompanha durante toda a narrativa, não oferecendo para o espectador nada além daquilo que o próprio personagem testemunhava. Na execução, o diretor assumiu algumas regras do movimento "dogma", entre elas a de que o filme não deveria parecer "bonito". O FILHO DE SAUL venceu muitos prêmios durante sua trajetória nos cinemas de todo mundo em 2016: o Oscar de melhor longa internacional, o BAFTA de melhor filme em língua não inglesa e o grande prêmio do júri no Festival de Cannes. #ofilhodesaul #max #hbo #streaming #laszlonemes #cinema #streaming
"Una Shoah senza conflitti" - Arturo Mazzarella Ancora una volta la Shoah è riuscita nel compito – oggi sempre più difficile – di coagulare in un epicentro comune suggestioni storiche e tensioni emotive dalla provenienza disparata. Fin dalla sua uscita nelle sale il film di Jonathan Glazer, 'La zona d’interesse', è stato accolto, infatti, da un incondizionato consenso generale. Il Gran Premio della Giuria ottenuto all’ultimo Festival di Cannes e i recenti premi Oscar attribuitogli in qualità di miglior film internazionale e per il miglior sonoro ne hanno decretato, poi, una circolazione e un successo destinati a durare nel tempo. [...] La Shoah si ripropone, insomma, come un dispositivo scenico dotato di una trascinante attrazione collettiva: a patto, però, di allentare, fino a sciogliere, il groviglio di contraddizioni e conflitti che vanno al di là dell’opposizione tra vittime e carnefici, tanto ovvia da non consentire alcuna integrazione. 📷 1, 3, 5. Jonathan Glazer, 'La zona d'interesse', 2023 2. Jean-Luc Godard, 'Histoire (s) du cinéma', 1988-1998 4. Alain Resnais, 'Nuit et brouillard', 1956 👉 leggi sul sito: https://antinomie.it/index.php/2024/03/29/una-shoah-senza-conflitti/ @arturomazzarella #jonathanglazer #thezoneofinterest #martinamis #jeanlucgodard #alainresnais #laszlonemes #arturomazzarella #shoah #cinema #antinomie #sandrahüller
𝗦𝗢𝗡 𝗢𝗙 𝗦𝗔𝗨𝗟 | '𝑺𝒂𝒖𝒍 𝒇𝒊𝒂' (2015) dir. by László Nemes *in the horror of 1944 Auschwitz, a prisoner forced to burn the corpses of his own people finds moral survival trying to save from the flames the body of a boy he takes for his son. #sonofsaul #sonofsaulfilm #saulfia #laszlonemes #gezarohrig #cannesfilmfestival #cannes #academyawards #goldenglobes #graphicart #graphicdesign #posterdesign #posterart #posterspy #cinemaposter #alternativemovieposter #movieposter #baftaawards #movies #oscars #grandprix #keyart #hungaryfilm
I like Nemes's movie. Pity that he's clearly a vicious racist. No one with a platform should be silent in the face of a genocide. #AntiZionismIsNotAntisemitism #Islamophobia #CeasefireNOW #StopTheGenocideInGaza #ApartheidIsrael #USImperialism #GenocideJoe #JonathanGlazer #LaszloNemes
Dal mio blog sul sito della Gazzetta dello Sport “Diversamente affabile” 🔥“Zone of interest”, il film di Jonathan Glazer candidato a svariati Oscar non mi è piaciuto. Tratto dall’omonimo romanzo di Martin Amis (2014), è il racconto della vita quotidiana e familiare del comandante di Aushwitz che vive con moglie e figli in una graziosa villetta con giardino a ridosso del lager. In quel piccolo paradiso di tutto ci si occupa, a tutto si pensa, giardinaggio, gite, giochi, biancheria da stendere, cene e pellicce (trafugate alle ebree deportate), tranne che alla sofferenza, alla tragedia al di là del muro. Lo spettatore, quindi, non vede l’orrore ma lo immagina attraverso il rumore di spari, urla e abbaiar di ordini e di cani, una narrazione lontana, per esempio, dall’iperrealista “Son of Saul” di László Nemes (2015) dove la soggettiva di un ebreo del Sonderkommando trascina lo spettatore fin dentro le camere a gas. Qui Glazer inserisce, oltretutto, elementi dal significato poco immediato (immagini in negativo di una bambina che porta cibo). La Shoah non ha bisogno di ghirigori artistici, si racconta da sola. Il film mi è sembrato, piuttosto, una metafora dell’oggi: non viviamo forse immersi fra i fronzoli delle nostre case, tra cose e cosucce, viaggi, viaggetti, vacanze, ricettine, aperitivi, problemi, problemucci, selfie e vanità mentre poco distante guerra, bombe, sangue, morte, dolore, perdite, disperazioni, distruzioni, persecuzioni e feroce razzismo rimangono al di là del muro della nostra indifferenza? Quella famigliola siamo noi?🔥🔥🔥 #zoneofinterest #jonathanglazer #auschiwitz #martinamis #lager #shoah #sonofsaul #laszlonemes #indifferenza #famigliola #war #guerra #racism #oscars #cinema
Dal nostro "Frame by frame" sul cinema di Jonathan Glazer, pubblichiamo un estratto della riflessione di Alberto Libera sul capolavoro "La zona d'interesse" (2023), uscito in sala in questi giorni grazie a @iwonderpictures. Come al solito, trovate il link all'articolo completo nelle storie e in evidenza nella cartella "Frame by frame" «Passato in sordina, il sottogenere di film sull’Olocausto ha intensificato la sua presenza su schermi e piattaforme negli ultimi tre lustri: si va dallo splatter filorusso di "Sobibór – La grande fuga" al mélo ricattatorio di "Quando le mani si sfiorano" fino a operazioni ben più nobili come "Il figlio di Saul" o "Austerlitz". Il risultato, in soldoni, è la proliferazione di rappresentazioni, ben lontane dall’idea lanzmanniana per cui l’orrore della Shoah non si possa rappresentare ma solamente documentare. A molti verrà subito in mente la seconda parte di "Immagini malgrado tutto" di Georges Didi-Huberman e la polemica sollevata contro di lui su "Les Temps modernes" da Gérard Wajcman ed Elisabeth Pagnoux, convinti che una simile tragedia non possa essere nemmeno immaginata. In altre parole, che non esistano immagine adeguate a esprimerla, nemmeno quelle d’archivio e testimoniali. È questo il brodo di coltura in cui nasce un film come "La zona d’interesse", ma con uno scarto significativo. Prima che sulla Shoah, sull’orrore, su Auschwitz, sulla Storia o sul nazismo, il film di Glazer riflette non tanto su ciò che è rappresentabile ma sui limiti di quello che è filmabile.» @zoneofinterest #lazonadinteresse #thezoneofinterest #jonathanglazer #jonathanglazerfilm #lospecchioscuro #cinemadautore #cinemaitalia #memoria #olocausto #shoah #austerlitz #ilfigliodisaul #laszlonemes
Esta es la historia de del sonderkommando Saúl, en Auschwitz, quien al ver un niño morir decide encontrar un rabino para darle un entierro judío adecuado. Los Sonderkommando son el grupo de trabajadores judíos de los campos de exterminio, con la tarea de manipular los cadáveres desde las cámaras de gas, a los hornos y luego esparcir las cenizas en el río Vístula. La cámara nunca deja a Saúl pasando por todo el horror que significa un exterminio masivo. Sin ocultar nada, "El hijo de Saúl" es muestra del absoluto terror, donde todo el proceso de aniquilación estaba extremadamente organizado, con los Sonderkommando con clave para hacer todo el trabajo sucio. Vista en: @enfilmin #sonofsaul #sonderkommandoauschwitz #hungary #laszlonemes #cine
Saul fia Dir. László Nemes 2015 Еще один способ показать что происходило в концлагерях. Венгерский еврей-заключенный Саул состоит в зондеркоманде – специальной группе узников, которым нацисты поручали сопровождать смертников в газовые камеры, после чего они должны были уничтожить труп и его одежду. В один из дней в этой газовой камере оказывается его сын. Саул хочет его похоронить и поэтому крадет труп и ищет раввина. Фильм полностью снят на ручную камеру и как будто смонтирован из всего пары десятков кадров. Непрерывная маята, нестабильность обстановки и пространства, обыденность убийства - всё это спутники жизни и, в частности, последних нескольких дней Саула – блуждание по аду. Здесь нет страдания и боли персонажа, нет сожаления или вины, есть только смирение, упорство и чувство долга перед сыном. Именно поэтому при просмотре даже не хочется заплакать, ты просто впадаешь в оцепенение до самого конца. Но от этого он совсем не уступает другим. К слову, оценен он по достоинству: Оскар, Глобус и Гран-при в Каннах. #sonyacinema #cinema #кино #сериал #рецензии_на_кино #фильм #ялюблюкино #блогокино #рецензия #кинорецензия #рецензиянакино #киноотзыв #киноблог #чтопосмотреть #🎬 #сынсаула #sonofsaul #ласлонемеш #laszlonemes #gezarohrig #гезарёриг
« LE FILS DE SAUL » de László NEMES avec Géza Röhrig (2015) C’est le premier film de Laszlo Nemes, jeune cinéaste hongrois, qui livre un choc cinématographique d’une puissance démente ! On a déjà vu beaucoup de films sur le sujet, mais jamais aucun traité de cette façon. C’est assez déstabilisant car il n’y a pas vraiment d’émotions.. Bouleversant et effrayant à la fois, il dit tout, explique tout sans presque rien montrer tant on s’immerge totalement dans l’horreur absolue vécue par ces millions d’êtres humains. Le cinéaste nous plonge sans détour dans le cauchemar des camps de concentration par une vision singulière ; c’est du jamais vu ! L’acteur principal Géra Röhrig, qui est un poète hongrois, et qui joue ici son premier rôle est magnifique. Il est d’une sobriété désarmante et hallucinante. On sort sonné de ce film, en grande partie à cause de son traitement : la caméra portée, quasi tout le temps en gros plan sur l’acteur principal, la violence alentour perçue plus que vue car elle est floutée.. On a aucun répit pendant deux heures, on en sort complètement ébahi ! On est dedans, dans les camps de concentration, on vit le quotidien de ce prisonnier. Si le long métrage est original sur le fond, il l’est aussi sur la forme avec une mise en scène exceptionnelle tant Nemes filme l’horreur des camps avec beaucoup de pudeur, suggérant la violence plus qu’il ne la montre. On peut dire que c’est un coup de maître même si le traitement apporté au sujet ne plaira pas à tout le monde. Et vous, l’avez vous vu ? Qu’en avez-vous pensé ? Ma note : 17/20 #lefilsdesaul #saulfia #laszlonemes #advitam #festivaldecannes #grandprix #prixfipriesci #filmhongrois #premierfilm #secondeguerremondiale #mort #famille #campsdeconcentration #pologne #guerre #gézarohrig #pausecinéphile #movielover #movieaddict #moviereview #cinéma #film
De nuevo el Holocausto. ¿Es posible volver a un tema que se ha tratado tantas veces y aportar algo novedoso y, sobre todo, relevante? 'La zona de interés' consigue eso tan difícil: un nuevo enfoque. Sí, es una adaptación, pero también en lo fílmico la propuesta alcanza un planteamiento único; aupándose a hombros de Laszlo Nemes y, quizá de Kubrick, asistimos a un nuevo tipo de película de terror. Y es que, como nos transmite Jonathan Glazer en su película, es preciso seguir recordando, cuidar la memoria. "Aquellos que no conocen la historia están condenados a repetirla" es la frase de Goethe que te encuentras nada más acceder al memorial de Auschwitz-Birkenau. Por eso quizá es necesario no dejar de volver al mismo tema cada cierto tiempo, mediante tratamientos que destaquen sobre el ruido audiovisual diario, para seguir recordando, como ya consiguieron Shoah, La Lista de Schindler y El Hijo de Saul. Y sí, muchas otras lo intentaron, pero a eso me refiero. Nada que ver. . . . . #lazonadeinterés #jonathanglazer #laszlonemes #stevenspielberg #claudelanzmann #elhijodesaul #lalistadeschindler #shoah #holocausto #memoria #auschwitz #auschwitzbirkenau #memorial #goethe
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. Géza Röhrig ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #gezarohrig #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not forget. Levente Molnár e Géza Röhrig ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #leventemolnár #gezarohrig #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. Géza Röhrig e Levente Molnár ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #gezarohrig #leventemolnár #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. Géza Röhrig ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #gezarohrig #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. Géza Röhrig e Levente Molnár ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #leventemolnár #gezarohrig #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
27 gennaio, giornata della memoria. Per non dimenticare. January 27th, memory day. Not to forget. Géza Röhrig ne "Il figlio di Saul" ("Saul fia"), László Nemes 2015 Screenplay: Clara Royer, László Nemes DoP: Mátyás Erdély Editing: Matthieu Taponier Designers: László Raik, Dorka Kiss, Judit Varga, Edit Szücs Composer: László Melis #theartofcinema #movies #screenplay #photography #cinematographer #editing #designers #music #seventhart #cinema #film #sceneggiatura #fotografia #montaggio #scenografia #costumi #musica #settimaarte #gezarohrig #27gennaio #giornatadellamemoria #ilfigliodisaul #saulfia #laszlonemes #clararoyer #matyaserdely #matthieutaponier #laszloraik #laszlomelis
Oggi 27 gennaio è il giorno della memoria che commemora le vittime dell'Olocausto. Alcune delle pagine più toccanti su questo tragico tema le ha scritte il cinema. Tra i tanti film tratti da storie vere mi piace ricordare "Schindler's List" (Spielberg, 1993), vincitore di 7 Oscar, che narra la vicenda realmente accaduta di Oskar Schindler (interpretato da Liam Neeson), industriale tedesco che salvò un migliaio di Ebrei dall'orrore di Auschwitz. Un altro film imperdibile è "Il figlio di Saul" dell'ungherese Laszlo Nemes, vincitore dell'Oscar come miglior film straniero. La vicenda racconta la rivolta nel campo di Birkenau. Alcune indovinate scelte di regia lo rendeno una delle opere più realiste mai girate. Attualmente in sala "One Life", con Anthony Hopkins che interpreta Nicholas Winton, un agente di cambio che si adoperò a salvare numerosi bambini Ebrei dal baratro dello sterminio nella Cecoslovacchia di fine anni '30. Giustamente ricordato come lo Schindler britannico. #giornatadellamemoria #olocausto #stevenspielberg #schindlerlist #laszlonemes #ilfigliodisaul #nicholaswinton #anthonyhopkins
#ilfigliodisaul #hungarianmovie #ilgiornodellamemoria #pernondimenticaremai #memoryday #holocaustmovie #laszlonemes #cinemaungherese IL CINEMA E IL GIORNO DELLA MEMORIA...IL FIGLIO DI SAUL di LASZLO NEMES 2015
Questo mese 𝑳𝒂 𝒄𝒊𝒏𝒆𝒕𝒆𝒄𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂...film per non dimenticare. 🎬 Il film di oggi 𝐈𝐥 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐮𝐥 di László Nemes. 🎥 Il prigioniero di un campo di concentramento, costretto ad assistere i nazisti nei loro piani di sterminio, intraprende una missione impossibile allo scopo di redimersi. 💡 Lo sapevi che… Il regista László Nemes si è ispirato al film Va’ e vedi di Elem Klimov. 📍Il film è disponibile per il prestito presso la Cineteca Comunale di Via D. Corsini, 7. Buona visione! ✨ #cineteca #rubrica #ilfigliodisaul #laszlonemes #giornatadellamemoria #cinetecacomunaledicecina #cinetecadicecina #biliotecacomunale
It is my birthday, and I decided to share my 10 favourite hungarian films (in random order): Time Stands Still, Sunset, Twilight, Werckmeister Harmonies, Story of my Wife, the Diary trilogy, Explanation for Everything, Cold Days, Evolution, Fabian Balint Meets God. • #hungariancinema #hungarianfilm #hungary #hungarianmovie #magyarfilm #laszlonemes #belatarr #lajoskoltai #ildikoenyedi #kornelmundruczo #arthouse #arthousecinema #arthousefilm #filmstagram
🎞️ ＣＩＮＥ－ＣＬＵＢ ：ＹＩＤＤＩＳＨ ＰＯＵＲ ＴＯＵＳ 🎬 𝐋𝐄 𝐅𝐈𝐋𝐒 𝐃𝐄 𝐒𝐀𝐔𝐋 de László Nemes ✨ Prélude musical de Lloica Czackis, accompagnée par Alexis Kune @alexiskune. Et brunch participatif. 🥯 📆 DIMANCHE 14 JANVIER À 11H 📍 @majesticpassy_cinema – Octobre 1944, Auschwitz-Birkenau. Saul Ausländer est membre du Sonderkommando, ce groupe de prisonniers juifs isolé du reste du camp et forcé d’assister les nazis dans leur plan d’extermination. Il travaille dans l’un des crématoriums quand il découvre le cadavre d’un garçon dans les traits duquel il reconnaît son fils. Alors que le Sonderkommando prépare une révolte, il décide d’accomplir l’impossible : sauver le corps de l’enfant des flammes et lui offrir une véritable sépulture. – 🎫 Billetterie disponible sur dulaccinemas.com ou en bio – #cinema #film #movie #movies #yiddish #yiddishpourtous #jewish #jewishmovie #jewishfood #majesticpassy #drame #yiddishsongs #beimirbistdushein #lefilsdesaul #laszlonemes #lloicaczackis #alexiskune
DRAMA Napszállta (2018) A young girl grows up to become a strong and fearless woman in Budapest before World War I. Rating: 60/100 142 minutes 🇺🇲 Unfortunately, the sun doesn't shine enough with this film. The film has a lot of trouble filling its long running time with enough compelling drama, but it does show the experiences of a woman who experiences how a society can break down so quickly, with very beautiful camera work and well-filled images. Still, that's not enough for me and I found myself looking away from the film more often than being completely involved in it. 🇳🇱 Het zonnetje schijnt helaas niet genoeg bij deze film. De film heeft namelijk heel veel moeite om de lange speelduur te vullen met genoeg meeslepend drama, maar laat dan wel weer goed de ervaringen van een vrouw zien die meemaakt hoe een samenleving zo snel kapot kan gaan, met heel mooi camerawerk en goedgevulde beelden. Toch is dat niet genoeg voor mij en zat ik juist vaker weg te kijken bij de film, dan er helemaal in te zitten. . . . . . #internet #filmreview #moviereview #review #cinephile #napszállta #sunset #2018 #drama #laszlonemes #susannewuest #vladivanov #hungarian #german #young #girl #strong #fearless #woman #budapest #worldwar1 #longtake #laokoonfilmgroup
Son of Saul (Saul fia, 2015.) Director: László Nemes Cinematography: Mátyás Erdély ❤️ European Eastern Movies 👀 #hungariancinema #laszlonemes #europeancinema #sonofsaul Notes to myself: > study the relationship between an actor and a cinematographer and how it can shape/impact the visual storytelling
Près de 2 heures de grand cinéma en courts ! Jeudi 26 octobre 2023 à 19:00 au Cinéma Aventure à Bruxelles ! #andreaarnold #parkchanwook #jeanpierrejeunet #spikejonze #martinmcdonagh #laszlonemes #christophernolan #rubenöstlund #cinemaaventure #brendangleeson #dominiquepinon
Dica de filme para hoje!🎬🔥 Acabou de chegar no catálogo da Reserva @imovision o genial e premiadíssimo drama de guerra húngaro "Son of Saul", dirigido por László Nemes e vencedor na categoria melhor filme estrangeiro no Oscar de 2016. Ambientado durante a Segunda Guerra Mundial, o longa segue um trabalhador judeu no campo de concentração de Auschwitz que tenta encontrar um rabino para dar um enterro adequado a uma criança.🎥🇭🇺 #sonofsaul #laszlonemes #oscars #oscar2016 #imovision #reservaimovision #dicadefilme
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I am delighted to introduce the gripping masterpiece, "Son of Saul" (2015), directed by László Nemes. This haunting Hungarian film, set in the heart of Auschwitz during World War II, offers an unparalleled perspective on the Holocaust. Portraying the emotional journey of Saul Ausländer, brilliantly played by Géza Röhrig, as he discovers a glimmer of hope amidst the horrors of the concentration camp, this extraordinary narrative showcases the raw talent and exceptional storytelling that the cast and crew bring to the screen. With an IMDb score of 7.5, this poignant film gives us a profound insight into the strength and resilience of the human spirit. #sonofsaul #laszlonemes #gezarohrig #worldwarII #holocaust #hungary #mustwatch #powerful #emotion #imdb
László Nemes es un director de cine húngaro. Es mejor conocido por su película de 2015 Son of Saul, que ganó el Gran Premio del Jurado en el Festival de Cine de Cannes y el Premio de la Academia a la Mejor Película en Lengua Extranjera. Nemes nació en Budapest, Hungría, en 1977. Estudió cine en la Escuela de Cine y Televisión de la Academia de Artes de Budapest. Su primer cortometraje, Szirmai fiú (2004), ganó el Premio FIPRESCI en el Festival Internacional de Cine de Locarno. Su primer largometraje, Son of Saul, se estrenó en 2015 y fue un éxito crítico y comercial. La película fue elogiada por su cinematografía, su dirección y su actuación. Nemes es un director de cine talentoso que ha creado dos películas poderosas y memorables. Su trabajo ha sido elogiado por su realismo, su humanidad y su capacidad para retratar el horror del Holocausto. #fredcamps #laszlonemes #sonofsaul
A few east european films I haven't included in my previous post but are among my favourites • #theturinhorse #belatarr #kieslowski #krzysztofkieslowski #sonofsaul #laszlonemes #twilight #hungariancinema #hungarianfilm #cinephiles #cinephilecommunity #criterion #elemklimov
Yönetmen Sineması Saul Fia (Son of Saul) László Nemes 2015 Nazi Almanyasındaki toplama kamplarında "Sonderkommando" ismindeki özel mahkumların görevi ağırdır: Gaz odalarında öldürülen insanların cesetlerini krematoryuma sürüklemek, çıkan külleri toplamak ve suya savurmak. Bu mahkumlar özel sartlarda görev yapar ve dört ay sonra öldürülürler. Bir sonderkommando olan Saul genç bir çocuk cesedinin oğlu olduguna inanır ve onu dini usullere uygun olarak gomebilmek için bir haham aramaya başlar. * 2015'te En İyi Yabancı Film oscarini ve Grand Prix'yi alan film daha çok ilginç kamera açılarıyla diğer soykırım/savaş filmlerinden ayriliyor: Neredeyse tüm filmi Saul'un omzunun arkasından izliyoruz- bu izleyenlerin çoğunu bunaltma amacıyla yapılmış gibi duruyor ama benim çok hoşuma gitti açıkçası, çünkü filmi tam anlamıyla bir deneyime dönüştürdü olanları Saul'un ensesinden takip etmek. Filmde bir mantık aramak istedim hep, Saul'un inadına bir açıklama getirmek için uğraştım ama aklıma gelen tek açıklama yönetmenin bir zıtlık yaratmak istemesiydi: İnsanlığın olmadığı bir ortamda robotlasmis ve ölümü bekleyen bir adamın insanca bir şey yapma çabasıydı aslında izlediğimiz. Açıkçası çocuğun Saul'un oğlu olup olmamasının bile bir anlamı kalmıyor olaya böyle bakınca. #spoiler Filmde iki ayrı hikaye dönüyor aslında, biri Saul'un çocuğu gömüp gomemeyecegi/yakalanacak mi gerilimi; diğeri ise ölümün geldiğini bilen adamların kaçma planı. Bana kalırsa yönetmen sadece bir hikayeye odaklanmali ve kaçış planını ölü çocuk hikayesinin arka planı yapmamaliydi- yine de film bu haliyle de akici. Çekimlerde omuz kamerasının kullanılması bizim de Saul'la beraber kampın o utanç verici, tekinsiz ve korkunç ortamında bir o ise bir bu işe kosturmamizi sağliyor: Tam bir ortam ve his filmi; kaçış hikayesi Saul'un hikayesine arka plan olmuş; Saul'un hikayesiyse o ortamı göstermek için bir araç olarak kullanılmış. Bittiğinde korkunç bir kabustan uyanmış gibi oluyor insan. Mubi'de varken izlenmeli bana kalırsa. İyi seyirler!
Son of Saul (2015) Directed by László Nemes - - - - - - - - - - - - - - #movie #film #cinema #movielover #moviestills #cinemalover #moviescenes #cinephile #actress #actor #cinematography #explore #explorepage #sonofsaul #war #drama #gezarohrig #foreignfilm #hungary #2015 #laszlonemes
12 giugno: Tramonto, 2018 Regia: László Nemes
Le Fils de Saul, Grand Prix au Festival de Cannes (2016). Pour raconter l'horreur des camps de concentration, le réalisateur, Laszlo Nemes, a mis en place une sorte de charte avec son équipe avant même de tourner la moindre image du film : interdiction de succomber à la tentation esthétique de "faire beau" ou de rendre le film formellement séduisant. Pas question non plus de se rapprocher des codes du cinéma de genre, et bien sûr le principe clé : le spectateur devra rester dans le périmètre de vision ou d’audition du personnage principal. Nouveau dans l'abonnement, à retrouver dans notre collection cinéma Hongrois. #laszlonemes #lefilsdesaul